Quello che segue è quanto riferito dal candidato a sindaco Benedetto Nicotra, durante un incontro dibattito, organizzato in città, al teatro Elios, dalla redazione dello Specchio, con la presenza dei candidati a sindaco della città. Siamo nel 1994, a pochi giorni dalle elezioni amministrative che consegneranno nelle sue mani la città.
“Quando vengo al cinema è per rilassarmi – ha esordito Benny Nicotra — questa sera di rilassamento ne ho ben poco. Vengo per presentarmi; si sono dette troppe cose nei miei riguardi, soprattutto perché non sono di Santena. Sono nato a Catania. Da trent’anni vivo a Torino. Sono arrivato a Torino in un momento di grande discriminazione. Quando avevo dieci anni non riuscivo a proteggermi, oggi mi proteggo, molto, molto bene”.
“Ho iniziato a lavorare a 14 anni, in una multinazionale che si chiama Zust Ambrosetti – ha aggiunto Nicotra — e dato che volevo raggiungere determinati obiettivi, sono diventato lavoratore studente e mi sono diplomato in ragioneria, lavorando e studiando. Dopo dieci anni sono uscito dall’Ambrosetti con la qualifica di responsabile del servizio del personale. Mi sono poi messo a fare lo ‘schiavo’, ossia l’imprenditore. Faccio parte della presidenza della Pmi, Piccola e media industria, sono stato il primo presidente dei giovani industriali dell’area di Torino. Di questo ne sono fiero”.
Nicotra ha quindi aggiunto: “Faccio parte di una categoria che si chiama Unionfidi, una cooperativa parabancaria, che aiuta le aziende che hanno bisogno di fondi e non hanno nulla da mettere al sole, immobili, allora interviene l’Unionfidi, faccio parte della vicepresidenza. Sono anche membro di giunta a livello confederativo della Confapi. Sono responsabile dei contratti nazionali dei lavoratori metalmeccanici. E in più sono anche presidente di croce rossa da quattro anni e mezzo”.
Nicotra ha così continuato: “noi la nostra lista la lasciamo aperta a tutti, perché Forza Italia aveva già una sua figura da mettere come sindaco. Forza Italia aveva già il suo sindaco da mettere a Santena. Abbiamo selezionato tutte le varie categorie, perché è una sinergia di categorie che può far crescere una città. Se mettiamo tutti professionisti la lista diventa una torre di Babele. Abbiamo messo dagli artigiani, ai commercianti, agli agricoltori, ai giovani soprattutto, categoria alla quale io tengo moltissimo e anche persone con età avanzata. Tutte queste figure rappresentano la nostra lista. Ci sono anche le casalinghe, che sono sempre figure molto importanti”.
Poi Nicotra spiega il programma della sua lista: “Primo punto è l’economia e l’occupazione; questo è un problema vitale, se uno dà occupazione rafforza l’economia. Secondo punto è la riduzione dei costi. Nei giorni in cui mi sono trovato a Santena ho vissuto molto di notte. Mi sono accorto di uno spreco di energia spaventosa, una piazza illuminata a giorno. Non dico che bisogna spegnere le luci ma si possono limitare. L’amministrazione pubblica deve essere come un’azienda, anzi è un’azienda, se uno non fa attenzione va a finire che deve recuperare determinati costi e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Terzo punto: il rifacimento delle rete fognaria e il manto stradale, è in una situazione disastrosa. Dai tombini, dopo alcuni giorni di pioggia, invece di assorbire l’acqua usciva melma. Rifacimento del manto stradale, ci sono continue buche, per girare ci vuole il fuoristrada. Non si può neanche andare in bici. Queste sono cose importanti, sono cose di estrema vitalità”.
Nicotra aggiunge: “Ogni tanto ci si lamenta dell’amministrazione pubblica che non funziona. Una struttura pubblica è come un’azienda, basta saperla amministrare. Il pesce puzza dalla testa. Occupazione: mi occupo di piccola aziende e contratti di lavoro, parlando di occupazione intendevo a 360 gradi”.
Poi Nicotra presenta il suo programma per i primi cento giorni: “La prima cosa da fare è quella dell’occupazione, ci sono 800 persone disoccupate, 270 donne in fascia di età 25-35 anni, 110 persone sono in lista di mobilità, poi ci sono anche i non iscritti. Cosa fare: prima cosa ubicare immediatamente la clinica francese, perché questo è fattibile. Ed io non sono qua per ubicare un grosso centro commerciale in quella zona come qualcuno ha illazionato nei giorni scorsi. Questo lo voglio dire pubblicamente”.
Nicotra continua: “L’azienda comunale deve essere gestita come un’azienda. Non sono un politico, non sono qua a raccontare delle frottole. Sono una persona trasparente. Il mio compito è trasferire agli altri quello che si può trasferire. Io vi sto trasferendo ricchezza”.
Dalla sala si alza un battibecco e lui dice: “non mi arrabbio, perché non c’é da arrabbiarsi. Le persone che hanno dei valori essenziali non si arrabbiano. Mi sono sentito un frustrato solo perché arrivavo da fuori; sono una persona come voi. Ne più e ne meno, parlo l’italiano, corretto. Nei primi cento giorni i problemi sono tanti. Ci sono strade in parte asfaltate e in parte no, idem per le luci. Sono cose che ho notato io senza essere di Santena. Di conseguenza queste cose vanno fatte e messe a posto”.
Nicotra continua: “Centro sportivo: c’è ma mancano delle attrezzature e i giovani dicono che non c’è più nulla. La città sta diventando un dormitorio. Hanno richiesto la piscina, perché non farla. Ci sono Comuni vicini che sono senza e ne potrebbero usufruire. Cinema: ve ne sono due, ora apre l’oratorio, il Comune deve collaborare attivamente con la chiesa”.
Prima dell’appello agli elettori dice: “A Santena, ci verrò ogni giorno, tutte le mattine” poi arriva l’appello ai santenesi: “C’è stata una vera trasformazione nelle elezioni politiche, Forza Italia ringrazia. Per poter completare questo bellissimo mosaico, che è incompleto, bisogna lavorare sulle amministrative, e sulle europee, a voi elettori spetta la risposta”.