Quella che segue è la trascrizione del discorso che il primo cittadino ha rivolto ai cittadini durante la giornata del 10 agosto 2000, festa di san Lorenzo.
Buona lettura.
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra presenza, sempre più numerosa e calorosa, soprattutto alla nostra festa di san Lorenzo, il nostro patrono. Ringrazio la presenza di tutte le associazioni, la nostra banda, il Centro anziani, che insieme allo Pro loco ha fatto sì che questa festa avesse questo bellissimo riscontro. Perché ogni anno rimango sempre più stupito per la numerosità di ognuno di voi che viene a questa festa, che rientra veramente dalle vacanze. E questa è una cosa, direi molto bella, bellissima.
Vorrei congratularmi con un nuovo gagliardetto che ho visto dietro le fila, la ‘Pallavolo Santenese’. Sono contento per questi giovani che hanno creato questa squadra, che forse esisteva già. Però hanno creato anche loro un gagliardetto, con una loro rappresentanza, che sono presenti qui con noi. E quando ci sono i giovani che rappresentano un’attività sportiva io mi rallegro con loro per svariate ragioni. Perché lo sport distoglie sempre da certi pericoli che noi genitori siamo sempre attenti nei riguardi dei nostri figli.
Ringrazio la presenza di don Matteo alla nostra festa. Non l’avevo conosciuto, me ne scuso, ci siamo incontrati davanti all’entrata della chiesa. Ho avuto l’opportunità, oggi, di poterlo conoscere. La presenza di don Francesco, sempre molto attenta ed attiva. E soprattutto del nostro parroco, don Marino.
Io volevo innanzitutto portarvi i saluti dei nostri concittadini riacesi che sono in vacanza a Riace, dove io sono stato per un paio di giorni, per quanto riguarda poi la festa dei santi Cosma e Damiano. Ed è stato molto bello perché c’è stato un incontro al santuario dei santi. Perché quest’anno ci sarà una donazione da parte dei riacesi, naturalmente dell’associazione, presso il santuario di Riace, si tratta delle aureole che verranno fuse in oro e verranno donate ai santi, a Santena.
E questo atto è un qualcosa che io ho avuto l’opportunità di lanciarvi oggi e questa è una cosa direi molto bella. Io sarò presente dopo la nostra festa che si concluderà lunedì, ma io sarò presente fino a domenica. Perché lunedì dovrò essere presente a Riace con il gonfalone ed un vigile, per rappresentare la città, ovviamente a questo, direi… scambio. Ed è stata una cosa molto bella.
Vi porto i loro saluti. Vi porto i saluti da parte di don Mimmo che fra qualche giorno avremo qui fra di noi e nonché, anche, se non vado errato, verrà anche il vescovo per quanto riguarderà l’inizio della novena. Queste sono le cose che è giusto dire.
Volevo anche portare alcuni risultati che ho potuto constatare. Lavori che sono stati fatti. Voi sapete che questa per me è un’opportunità per dare le notizie delle cose che sono state fatte e di quei piccoli pettegolezzi un po’ stupidi, che io ritengo, ma che siano portati a chiarezza, che ognuno di voi vuole che io dica a questa presenza.
Perché credo che quando si fa un referendum e si dedicano dei nomi di persone note, di persone care che non ci sono più, santi; credo che per un cattolico credente, come sono io, come siete tanti di voi, non esistano i santi meridionali o i santi settentrionali. Questa suddivisione, che qualcuno ha cercato di fare, credo che non ci sia riuscito. Perché i santi Cosma Damiano, che sono i santi della salute, del corpo, della medicina, credo che siano i santi di tutti, perché quando ne abbiamo bisogno, riguardo la salute, li chiamiamo tutti. Chiamiamo sempre dei santi, poi se non sono i santi Cosmi e Damiano, possono essere altri santi, ma loro rappresentano medici e di conseguenza credo che il riferimento sia molto delicato.
Per cui queste cose qua mi andava di dirlo, è una cosa che mi ha stupito. Mi ha lasciato un attimo toccato, come ha toccato ognuno di voi. Ringrazio anche coloro che non sono andati a votare. Direte ma che sta dicendo il sindaco? In fin dei conti l’ha dato lui l’ok per un referendum popolare. Perché credo che su 7.800 persone che hanno diritto al voto, circa trecento sono andati a votare, e di conseguenza hanno fatto la loro scelta e noi, secondo un giusto giudizio, abbiamo dato la scelta che è stata decisa da parte di ognuno di voi. E’ stata dedicata anche una piazza, la quarta piazza, che verrà poi messa a posto, ai santi Cosmo e Damiano.
I lavori che si inizieranno. Abbiamo già iniziato alcuni lavori per quanto riguarda la zona di Tetti Giro in prossimità dell’Aigotta. Credo che qualcuno di voi abbia già visto i lavori iniziare per rafforzare quello che sono, quello che è, il nostro Banna. Cercare, sempre di più, di tutelarsi sempre di più da questo piccolo fiume che quando si arrabbia, che quando si ingrossa, ci crea un attimo dei punti di perplessità e punti di apprensione.
A settembre daremo il via anche alla rete fognaria, cercando di ultimare via Sambuy e via Minocchio. Rifaremo i marciapiedi di via Principe Amedeo. Togliendo quella pista ciclabile e riutilizzando quelle barriere nella zona preposta, quindi quella zona che porta al mercato. Soprattutto a settembre partiranno anche il lavoro per l’abbattimento della casa Balocco su via Cavour per far sì che quella piazza sia dedicata al nostro santo, che oggi stiamo festeggiando. Il nostro patrono, san Lorenzo.
Io vorrei di dirvi tante cose. Una cosa però che voglio dirvi è ringraziare soprattutto tutti i collaboratori dell’amministrazione, tutti i collaboratori del Comune. Alcuni sono presenti, alcuni sono in vacanza. Che vi dico con estrema franchezza è una collaborazione molto attiva e soprattutto di grande impegno da parte di loro. Ed io pubblicamente, a nome di tutta l’amministrazione, li ringrazio, a nome di tutti quanti voi presenti e ringrazio tutti i collaboratori del comune di Santena.
Soprattutto porto anche i saluti – e porto anche i saluti e me ne scuso se non l’ho fatto prima – da parte di tutti i consiglieri e degli amministratori che sono in vacanza e che non sono presenti. E ringrazio la presenza di alcuni che sono qui insieme a me e insieme a voi.
Una cosa che volevo dirvi è che il prossimo anno a giugno vorremmo festeggiare i 141 anni della morte del conte Benso di Cavour. Abbiamo chiesto la possibilità di avere la presenza del Presidente della Repubblica, sia il sottoscritto che il presidente di Asti. Per cui vediamo se riusciamo ad avere per i 141 anni della sua morte del grande statista, quale oggi noi abbiamo qui, abbiamo almeno l’onore di avere qui la sua tomba, nonché la famiglia. E speriamo anche di avere anche la presenza del Presidente della Repubblica.
E’ giusto, come ho detto alla Trinità, richiamare l’attenzione sul marchio doc degli asparagi. Qualcuno ha messo per iscritto, l’avevo detto alla festa della Trinità, lo dico anche a questa festa. Il marchio Doc non è di proprietà di nessuno, è di proprietà della città di Santena. E’ stato deciso dal sottoscritto ed aiutato soprattutto dalla collaborazione dell’amico Carlo Smeriglio. Per cui credo che tutto questo vada grazie a Smeriglio se oggi abbiamo una documentazione burocratica, ovviamente fiscale e legale, per la riconoscenza all’asparago Doc. Per cui gli altri nomi che si sono avvallati attraverso articoli di giornali… Abbiate pazienza, la trasparenza, io dico, è quella che conta sempre di più in ognuno di noi. Ed io dico, da parte di tutti voi, da parte mia, da parte dell’amministrazione, grazie Carlo Smeriglio per quanto hai fatto per dare immagine al nostro asparago, dandogli la denominazione di origine controllata. Credo che un applauso te lo meriti da parte nostra.
Un’ultima chicca, che mi sta qua. Voi sapete che ogni tanto io devo esternare le chicche. Visto che mi faccio la pubblicità con i soldi pubblici, però guarda caso guarda caso io scrivo poi le lettere ai giornali e non me le comunicano. E io sono qua, mi dispiace che nelle altre città non possono leggere quanto io ho risposto a quella pubblicità ‘il sindaco vittima o pubblicità elettorale’.
Perché io credo che io non sia una vittima e tanto meno approfitto del denaro pubblico per crearmi pubblicità: io ho sempre dato informazione. Se ho speso qualcosa, ho sempre speso delle mie tasche ed anche a Riace vado con i miei soldi non con quelli dell’amministrazione pubblica. Tranne che per l’ufficialità che ovviamente dovrò andare per lo scambio di quello che vi ho detto prima: per cui mi duole quanto mi hanno scritto. Perché in genere quando io mando degli articoli che sono articoli informativi mi firmo con nome e cognome. Trincerarsi dietro un’appartenenza politica, io dico che non fa onore alle persone o alla persona scritta. Perché conoscendomi dopo tanti anni credo che siano delle cose poco piacevoli per una persona che, credo, insieme a tutti quanti sia gli amministratori di maggioranza che di minoranza, abbiamo dato lustro e dignità e trasparenza ed onestà a questa città.
E non lo trovo giusto quanto hanno scritto ed io ho risposto e ve la leggo perché è giusto dare lettura di un qualcosa di ufficiale. Perché è protocollata la lettera che io ho risposto al Corriere, così che se qualcuno se lo vuole segnare è il 9383 del 19 luglio.
Lettera al direttore pubblicata sul corriere di Chieri il 14 luglio: “mi spiace che codesto direttivo abbia dato l’articolo di fondo del Mercoledì del 28 giugno 2000 la chiave di lettura palesata con la lettera del direttore pubblicata sul Corriere di Chieri del 14 luglio scorso. Sono amare le conclusioni tratte ma più amaro per me è il dovere constatare che ancora una volta che le lettere che mi riguardano non mi vengono mai inviate direttamente ma in modo tale da essere strumento di comunicazione pubblica non aderente alla realtà e di ciò non posso che prendere atto perché ciascuno agisce come ritiene più opportuno. Il direttivo dei democratici di sinistra di Santena è perfettamente a conoscenza del fatto che tutte le considerazioni svolte nella lettera sono opinabili perché se si basassero su dati reali ed inconvertibili sarebbero state segnalate non al Corriere di Chieri bensì alla Corte dei Conti. Per questa ragione non entro nel merito delle singole accuse ed anche per evitare di innescare quel processo da me ipotizzato nell’articolo incriminato e cioè chi opera nel sistema politico italiano a tutti i livelli di realtà occupa buona parte del suo tempo a disquisire, ragionare, discutere e litigare.
Ed io credo che questo vi era dovuto nei vostri confronti, perché questa roba qua mi ha fatto veramente male, come farebbe male ad ognuno di voi al posto mio. Per cui io mi rammarico per coloro che l’hanno scritta e credo che oggi se di politica loro vogliono parlare credo che l’impoverimento del ricco che il lavoratore dipendente sia arrivato già ad un livello di tale bassezza che non riesce più il lavoratore dipendente ad arrivare alla fine del mese oggi. Ecco questa è politica e la realtà la vediamo tutti quanti noi tutti i giorni. A Santena noi politica non l’abbiamo fatto, abbiamo soltanto amministrato.
Grazie, buona festa a tutti. E vi ringrazio ancora per avermi ascoltato e vi auguro un proseguimento di festa. Ringrazio ancora tutti coloro che sono stati qui presenti e ora lascio la parola al nostro rettore che ha da comunicarvi una bellissima cosa”.
Sin qui il discorso del primo cittadino.
Il rettore, signor Rossi ha poi letto una poesia: “Dalla Spagna originario per i poveri si prodigò/ il 10 agosto sul calendario in agosto sulla graticola bruciò/ patrono dei cuochi e rosticceri/ patrono della nostra città il ricordo al sacrificio di ieri/ per tutta la comunità pane e noci benedetto/ce n’è per ogni detto/ nella notte di luci una scia solca il ciel di cadenti stelle/ il suo pianto par che sia le sue lacrime quelle/ san Lorenzo oggi te preghiamo con tanta riflessione/ il tuo gesto condividiamo perché è stata una buona azione.