Quello che segue è l’intervento del sindaco Benedetto Nicotra, tenuto alla fine della processione nella festività del santo patrono santenese, venerdì mattina, 10 agosto 2007, davanti al castello cavouriano. In linea di massima il testo è la fedele sbobinatura della registrazione di quanto detto dal sindaco. Sono stati operati brevi e limitati aggiustamenti, con l’unico scopo di agevolare la comprensione.
Grazie don Nino. Grazie a tutti voi presenti oggi in questa festa. E’ la festa del nostro patrono di Santena san Lorenzo. E ringrazio non solo don Nino, ma anche don Francesco e don Lio, presente alla celebrazione eucaristica. Grazie anche per la presenza di tutte le associazioni, l’arma dei carabinieri, i nostri assessori, il nostro consiglio comunale, nella sua completezza, anche la minoranza.
Ringrazio innanzitutto voi, per la vostra presenza. Rivolgo un caloroso augurio a tutti i Lorenzo e alle Lorenze. Credo che ve ne siano tanti a Santena. A tutti auguro veramente un buon onomastico, in questa splendida giornata di sole. Nei giorni scorsi abbiamo avuto pioggia e freddo. Anche al mare fa freddo e piove. E questo a prescindere dal colore di Nicotra. La gente vedendo il mio colore dice “tant’eva a l’ha nen piala” (traduzione: tanta acqua non l’ha presa). Mi trovo questo colore perché sono stato a Riace. Vi porto anche i saluti del vicesindaco Domenico Trimboli e di alcuni consiglieri che sono in Calabria che è la loro terra natia, dove loro stanno trascorrendo le vacanze, con i propri cari. Le sante vacanze, perché oggi è solo con l’aiuto di dio che si possono fare le vacanze. Nei giorni scorsi sono stato a Riace perché nel prossimo mese celebreremo la festività dei santi Cosma e Damiano. Anche se io ho sempre detto che i santi non sono né settentrionali né meridionali. I santi sono tali e di conseguenza come tali bisogna rispettarli e pregarli.
Don Nino ha parlato di Brusson. Io ringrazio pubblicamente tutti i volontari, dai giovani ai meno giovani, per tutto quello che hanno fatto, perché ho constatato una presenza attiva e massiccia presso questa bellissima casa alpina che finalmente abbiamo aperto per tutti noi, per tutti voi, per poter trascorrere con serenità delle vacanze. E lì, quella casa bisogna usarla, perché è la casa di tutti noi. E una casa che con tanta pazienza e generosità, con tanto aiuto di tanti di voi, abbiamo potuto tirare sù. E chi è stato lì presso questa casa alpina ha potuto constatare l’abitabilità, la tranquillità, i colori… E almeno quel giorno dell’inaugurazione, credo che sia stato un giorno bello e in allegria. L’estate ragazzi ha funzionato. Mi dicono che ci sono molte prenotazioni per Brusson, che la struttura è tutta completa. E questo credo che sia il frutto di un’attenzione veramente di noi concittadini di Santena.
Brusson è stata una prima tappa del nostro percorso, come sindaco al terzo mandato. Io vi devo dire grazie di avermi legittimato a poter continuare il mio cammino, qui a Santena, come vostro sindaco. E, lo ripeto, come vostro sindaco, perché il sindaco, in genere, è sindaco di tutti. Non è da una parte o dall’altra.
A san Lorenzo dico sempre, prega che non cadano calamità, prega che non succeda nulla nella nostra città. A san Lorenzo dico ti prego di togliere la cattiveria alle persone che hanno più facilità di linguaggio, di linguaccia lunga e di criticare, illazionare, e spettegolare. Chiedo a san Lorenzo fa che usino invece parole gentili, delle parole serene, della parole di cordialità. Perché usare dei termini impropri poi è una cosa inutile e dannosa. Le calamità si riparano ma quando si toglie la dignità di una persona e si illaziona su di essa, poi togliere le illazioni diventa faticoso. E’ come quando uno è una persona seria, onesta e purtroppo viene fatta oggetto di maldicenza: capita che una parola tira un’altra. Allora io prego san Lorenzo che si tolgano tutte queste illazioni e mancanze di rispetto nelle persone. Tutti debbono avere rispetto, sia dei piccoli che dei grandi. Non conta avere un diploma o una laurea, ma dal più ignorante fino al più istruito. L’educazione è una cosa innata. E il rispetto degli altri è una cosa importante.
Durante le recenti amministrative si è fatta una campagna elettorale diffamatoria, che ha fatto vedere Santena, al di fuori di questa bellissima comunità, attraverso ovviamente la disinformazione, perché tale io la intendo, in un modo volgare. E questo non mi è piaciuto niente. Denunce, contro-denunce: sono cose antipatiche e io ripristinerò la dignità e l’educazione. Chi mancherà di questo dovrà cambiare registro: forse qualcuno che è appena arrivato non mi conosce. Io rispetto tutti ma voglio che venga rispettata l’istituzione che rappresento. Voglio che vengano rispettati i bambini e gli anziani, che vengano rispettati tutti, qualsiasi ceto sociale, perché il comportamento che si è verificato durante le recenti elezioni amministrative non si dovrà più verificare.
Mi sto adoperando per chiudere la vicenda del palazzetto dello sport, che don Nino ha citato durante la messa. E vi devo dire che abbiamo vinto la causa: stiamo recuperando 75mila euro attraverso l’escussione (ndr escutere: avviare un’azione legale contro un debitore), perché quando si fa un appalto ci sono fideiussioni. C’era un processo in atto e non si potevano toccare queste risorse. Nel settore privato si può fare qualunque cosa e se un’azienda fallisce io cambio ditta. Nel settore pubblico in caso di fallimento i tempi sono dilatati: bisogna aspettare gli atti e la procedura della Magistratura. Purtroppo, anche se sono un garantista, vi assicuro che sono molto lunghi. E di conseguenza ora che abbiamo vinto la causa contro l’azienda che era fallita, abbiamo bloccato la fideiussione e incasseremo 75mila euro. Su questa vicenda come su molte altre, invece di spettegolare sarebbe meglio informarsi correttamente. C’è un’informazione che è pubblica. Il Comune è di tutti. Chiunque può entrare nelle pratiche della struttura pubblica e le può visionare. Gli atti non sono soltanto per pochi intimi, sindaco, assessore e consiglieri, ma sono per tutti voi. Chiunque può visionare questi atti e forse conviene farlo prima di andare a dire delle cose che non sono poi veritiere.
Io volevo ringraziare innanzitutto anche alcune banche, alle quali sto chiedendo degli aiuti economici, perché in questo modo non devo sempre spillare i miei cittadini ma uso un sistema che deriva dalla mia preparazione economica e finanziaria. E dico che le banche, che sono quelle che ovviamente hanno le mani corte e credo che qui tutti acconsentite a quello che dico, le banche hanno le mani corte, a prendere prendono ma a dare non danno. Comunque ad alcune banche io ho chiesto un aiuto per completare alcuni percorsi del mio programma. E già una prima banca si è fatta sentire. E’ la Cassa di risparmio di…, di…, ve lo dico subito, di Savigliano. Per cui ringrazio il suo direttore, che è un caro amico, diciamo che lo conosciamo quasi tutti e vi dico che sono ben contento del contributo, misero, che mi ha dato. Ma io dico che tante miseri cinquemila euro alla fine sono una ricchezza. Io credo in queste cose qua per cui io ringrazio la cassa di risparmio.
Per don Nino è arrivato un bel contributo della regione Piemonte di 42.864 euro. Don, Te l’annuncio perché così almeno è un’altra entrata. Don Nino è preoccupato dei debiti che ovviamente ha fatto per la casa di Brusson. Il mutuo per Brusson scade ogni trimestre o semestrale? Ah, è mensile? per cui è ancora peggio. Se fosse ogni tre mesi uno ha un po’ di respiro, se le rate sono ogni mese la preoccupazione è giornaliera.
Comunico che continueremo la convenzione con la scuola materna san Giuseppe. E’ stata iniziativa dell’allora sindaco Nicotra, continuata dall’amico Gianni Ghio e che io continuerò, perché trovo giusto che i bambini non vengano sballottolati fuori da Santena ma che rimangano in Santena, anche se poi è una scuola privata. Tanto la scuola pubblica allo Stato costa un po’ di più della scuola privata. Delle volte queste cose non si dicono, e io che sono stato seduto lì (ndr in Parlamento) queste cose le conosco e le dico e di conseguenza è bene saperle.
Io ringrazio i miei cantonieri e l’ufficio tecnico. A loro ho detto: mi raccomando, vorrei vedere il parco Cavour rasato, ordinato e pulito. Grazie. Perché non l’ha chiesto Nicotra ma l’ha chiesto tutta la città. Mi dispiace per coloro che ovviamente ho dovuto un attimo dialogare per quanto riguarda i cani. I cani li ho anch’io e li amo, come i miei figli, ma quando li porto a spasso vi assicuro che viaggio con il guinzaglio e la paletta. (…) I nostri vigili saranno molto severi: a qualcuno può anche non piacere, ma vi assicurò che sarò rigido, perché voglio il rispetto, l’ho detto prima, lo voglio nel riguardo di tutti e di tutto, a 360 gradi. Al parco entrano i cani solo al guinzaglio e i padroni devono avere la paletta. Noi abbiamo un parco, amici miei e lo dico io che risiedo a Torino, è invidiabile. Ne parlavo prima con il comandante dei carabinieri. Abbiamo qualcosa di bello nel centro della nostra città. Io ho visto che tanti di voi vanno nel parco a correre. I cani non al guinzaglio mettono paura a chi corre: la gente teme di essere morsa. Queste persone mi hanno chiesto di fare qualcosa in modo che i cani vengano tenuti al guinzaglio.
Stiamo appaltando un lavoro di nuova illuminazione nonché anche di controllo della città. E’ una cosa interessante. Vi ho già detto che nel mio programma vi era la prevenzione per quanto riguarda gli atti vandalici, la microcriminalità. Per tutto quello che ci tocca sotto il profilo della sicurezza. Le forze dell’ordine mi sono vicino e sono molto attente a quello che abbiamo programmato, anche sotto un profilo di convenzione che ho fatto con Villastellone per avere anche un servizio di vigilanza notturna attuato dai nostri vigili e da quelli di Villastellone. E ringrazio il comandante della polizia municipale di Villastellone presente oggi. Ringrazio anche l’arma dei carabinieri, presente nella nostra città. I carabinieri, vi assicuro stanno cercando di debellare quello che, purtroppo, si verifica in tutte le città. Non è solo Santena che viene toccata da un sistema di killeraggio e di microcriminalità. Perché vi parlavo di questa nuova illuminazione, con video sorveglianza all’interno. Perché oltre a quello, ci saranno telecamere a circuito chiuso, in alcune zone a rischio, come il cimitero, che è ad altissimo rischio, il parco, le zone centrali, le zone periferiche, la zona della Trinità. Tutte zone che noi sappiamo che c’è un sistema ovviamente di delinquenza.
In più metteremo il sistema internet integrato. Significa che ognuno di voi, visto che paghiamo e abbiamo un sito. Abbiamo un sistema talmente all’avanguardia che ognuno di voi, con il proprio computer portatile, può sedersi in una panchina del parco e collegarsi via internet, senza alcun cavo. La tecnologia, amici miei, fa passi da gigante, fra un po’ andiamo sulla luna, pagando un biglietto aereo. Le tecnologie sono all’avanguardia e noi stiamo predisponendo queste attenzioni per tutti voi.
Sono contento di quanto abbiamo chiuso nei riguardi del distretto dell’Asl 8 al Forchino: non ho più avuto lamentele dei cittadini. Dal 1° di settembre avremo il secondo pomeriggio di apertura dell’ufficio. Di recente sono andato a fare un sopralluogo, all’improvviso, senza dire nulla. Non ci sono più le code che avevano dato vita a tutta quella lamentela, giusta e giustificata al 110 per cento. Per cui ringrazio anche l’Asl 8 di Chieri che ha mantenuto gli impegni presi col sottoscritto nell’incontro tenuto nell’ufficio del Comune
Un’altra cosa: ho avviato un censimento – anche se ancora devo ricevere i dati dalla Cri, che ringrazio della presenza, con vigili del fuoco – di tutte le persone che sono veramente sole. Delle volte si sparano dei numeri, 60, 70 150: noi stiamo facendo censimento degli anziani soli, abbandonati da tutti, che non hanno più nessuno. Stiamo cercando di fare questo censimento in modo molto attento, per arrivare ad aiutare. Visto che tra un po’ inaugureremo la nuova cucina del Forchino, con il presidente e vicesindaco Domenico Trimboli, abbiamo pensato di avviare una convenzione con il Consorzio socio assistenziale del Chierese e con la Sorico (ndr ditta di servizi di ristorazione). Potremo mandare i pasti a casa di queste persone sole. Porteremo alle persone sole e povere un pasto caldo. Credo che questo sia una cosa importante per l’intera comunità di Santena. Spesso tutti ignorano queste persone sole, oppure la loro esistenza viene scoperta solamente il sindaco e il parroco. Nella nostra comunità c’è il povero che chiede, ma c’è anche il povero che ha l’umiltà di non chiedere.
Direi di avervi detto tutto. Ho un qualcosa in gola, perché si sono dette tante cose. Nicotra è il sindaco di 10.596 cittadini residenti, anche se poi sono molti di più coloro che vivono in città, qualche migliaio in più. Nell’insieme Nicotra deve rispettare tutti. Deve parlare con tutti. Nicotra è amico di tutti ma frequenta la sua famiglia. Il signor D’Alcalà è un cittadino santenese. Che abbia avuto problemi con la giustizia, io sono un garantista e di conseguenza dico, a me non riguarda. Ci ha pensato un giudice a giudicarlo. Ci ha pensato un sistema a metterlo fuori. Se lui colpirà di nuovo, pagherà, in una forma molto più pesante. Perché poi le leggi, vi ripeto, bisogna leggerle e non solo interpretarle. E vi dico che il signor D’Alcalà non è amico mio, ma è un cittadino di Santena. Con gli amici ci si frequenta, si va a casa insieme. Gli amici sono una cosa seria. Io non manco di rispetto a nessuno. Nell’insieme, anche se mi vedete con il signor D’Alcalà che ci salutiamo, ed io che sono Benedetto, perché è il mio nome, ho l’uso di abbracciare e baciare tutti. Io non la faccio per affievolire… Io lo faccio perché è il mio metodo. E’ una mia forma. E’ una mia cultura. E l’ho voluto dire così pubblicamente. Perché tanto se lo dico ai giornali, questi mettono in prima pagina che sono l’amico del delinquente. Almeno lo dico qui. Mi auguro che Filippo Tesio scriva che Nicotra è l’amico di tutti i santenesi perchè è il sindaco di tutti. E allora, maresciallo, lei quando parla con D’Alcalà faccia attenzione eh, perché la battuta verrebbe fuori anche in questa forma.
Per cui concludo. Vi dico ancora grazie, ma ve lo dico di vero cuore. Per stasera abbiamo organizzato una grigliata ed è una novità per la città. La si fa in piazza, insieme a voi. Sarò presente perché la grigliata è un momento di attenzione, di cordialità, non è la classica cena dove tu ti siedi e stai seduto lì e non ti puoi muovere tutta la sera. Invece, con il piatto e la costina, uno si sposta e può dialogare, in amicizia e tirare fuori questi valori che sono per me importanti, insieme a tanti di voi. Perché noi dobbiamo dare un esempio ai nostri bambini e ai nostri ragazzi. Lo dicevo a don Nino, se noi parliamo bene degli altri, ne abbiamo soltanto grandi vantaggi. Non aggiungo altro. Vi faccio gli auguri di buon san Lorenzo. Speriamo che stasera cadono delle stelle con tanti pensieri buoni per ognuno di noi. Buon san Lorenzo a tutti.
Santena, 10 agosto 2007
Testo a cura di filippo tesio