SANTENA – 29 settembre 2008 – Come ogni anno la comunità riacese che vive a Santena si conferma in grado di organizzare l’evento capace di calamitare il maggior numero di persone in città.
Nel fine settimana, sabato 27 e domenica 28 settembre 2008, per la 44esima edizione della festa in onore dei santi medici Cosma e Damiano, sono arrivati da tutta l’Italia, dai paesi d’oltralpe come da terre più lontane; presente anche una famiglia arrivata dall’Australia.
Come sempre l’evento clou è stata la processione del pomeriggio di domenica; dopo la messa nella chiesa parrocchiale e la processione per le vie del paese, aperta dalla banda musicale Cral Gtt di Torino, le statue di santi, tra due ali di folla, sono state accompagnate in oratorio, dove si sono tenuti i discorsi delle autorità.
Dopo la benedizione del parroco, don Nino Olivero, ha preso la parola Antonio Cosimo Trimboli, giovane presidente dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano: “Scusate se ho scritto due righe, ma io sono un dilettante del microfono. Carissimi, anche quest’anno è lodevole vedere una così imponente partecipazione alla celebrazione. E’ segno evidente di profonda fede, devozione e senso di appartenenza. Nel tempo in cui viviamo, dove il grigiore della cronaca che ci scoraggia, la luce che emanano i due santi fratelli ci guida e illumina nel nostro cammino. Testimonianza di tutto ciò è rappresentato dalla incondizionata partecipazione di numerosi volontari che, anno dopo anno, con dedizione ed impegno, permettono la realizzazione dei festeggiamenti. Un ricordo particolare va ad alcuni amici che ci hanno lasciato: Giuseppe Panetta e Nicola Curiale, infaticabili collaboratori. Vorrei un applauso per loro perché se lo meritano. Ricorre proprio oggi il primo anniversario per il gemellaggio con il santuario di Riace, importante sodalizio che concretizza il nostro impegno sociale. Un pensiero va inoltre a due bambini del Camerun – Cosma e Damiano li abbiamo chiamati – che grazie al vostro contributo è stato possibile adottare, sempre in nome dei santi fratelli. Un altro ringraziamento particolare va al parroco, al sindaco Benedetto Nicotra, ai collaboratori della parrocchia, all’amministrazione comunale, all’ufficio tecnico comunale e alle forze dell’ordine, civili e militari. Un grazie anche allo sforzo di tutte le associazioni dei volontari di Santena. Grazie a tutte queste persone, perché sono veramente in gamba. Un altro doveroso grazie ai volontari del crocefisso artistico di Genova, che hanno affrontato chilometri e chilometri per portare il crocefisso in processione, con noi. Grazie anche alla banda musicale Cral Gtt di Torino e alla banda musicale di Santena. Grazie anche all’associazione Magna Grecia Millenium, con il presidente Franco Furchì e a tutti coloro che ci permettono di rinnovare questo appuntamento. Ci scusiamo per il disagio, ma stiamo lavorando per onorare i santi Martiri Cosma e Damiano e per la gloria di Dio Padre. Grazie a tutti. Buona festa e arrivederci all’anno prossimo. Passo la parola al signor sindaco Benedetto Nicotra”.
Il sindaco ha detto: “Grazie a tutti voi. Grazie di essere qua a festeggiare una tradizione che risale ormai al 1965, dove all’inizio, tante persone per ben tre anni, non facevano altro di ricordare i santi in una cappelletta, attraverso un quadro. Non possiamo dimenticare questi amici che hanno poi creato l’associazione. Dobbiamo anche ringraziare l’allora parroco don Giuseppe Lisa, perché tutto ciò venisse come tradizione eucaristica. Se pur oggi non sono più tra noi, ringrazio quegli artefici che hanno dato vita all’associazione santi medici: sono i Trimboli, i Gervasi, i Coniglio, i Macrì, i Curiale, Vasile e poi, grazie anche a coloro che si sono aggregati a questo nucleo iniziale: i Rinarelli, i Gallo, i Comito, i Carnà e i Gruttarotti. Per cui, io dico, è grazie a loro se oggi, a distanza di tantissimi anni, noi festeggiamo questa santa, santa, veramente santa terra natia. Io vengo dalla Sicilia, voi venite dalla Calabria, ci divide uno stretto di mare. Poi, nell’insieme, una tradizione che noi abbiamo è il calore nei riguardi dei santi. Io dico sempre che i santi non sono né settentrionali né meridionali. Quando uno ha una devozione la devozione è portata da quello che ognuno di noi sente. Ringrazio don Nino, don Mauro, il viceparroco che celebra con noi questa attenzione eucaristica, il nostro viceparroco appena arrivato ma che si è già inserito benevolmente per tutti noi. C’è stato un passaggio che ho ascoltato con molta attenzione da parte di don Nino, richiamando l’attenzione ai santi medici Cosma e Damiano. Spesso parliamo tanto, lanciando dei giudizi, senza mai conoscere la verità. In questi giorni se ne è parlato tanto di me. Ma io sono come il cinese: mi siedo e so aspettare, perché nell’insieme il tempo è sovrano, molto sovrano, per conoscere sempre la verità. E’ quello che mi aiuta molto sono sempre le persone che mi stanno accanto e, soprattutto, la vera sincerità e trasparenza che in me c’è, che guardo sempre in faccia le persone e non abbasso mai lo sguardo, qualunque persona ci sia davanti a me. Se una persona è inconsapevole di tutto ciò vuol dire che ha la dignità e come dice un grande – oggi non dobbiamo avere paura della delinquenza della bomba atomica, ma dobbiamo avere paura di ipocrisia, di invidia, della gelosia. Quello è il vero male da combattere e loro (ndr: indica le statue dei santi medici) devono pensarci perché noi non riusciamo ad arrivare a tutto ciò. Per cui questo volevo dire. Volevo anche ringraziare Antonio Negro, un uomo che non c’è più. Con il suo camioncino, all’epoca, andò a prendere i santi fatti custoditi nella nostra chiesa bellissima e di conseguenza ringrazio questo uomo che aiutò i nostri amici a poter avere oggi questi santi con noi. Vi porto anche i saluti degli amici di Riace, di padre Battista, Renzo, Silvio, che sono il Comitato vivo del santuario di Riace dei santi Cosma e Damiano. Porto il loro saluto: a Riace oggi è festa grande, perché la festività cade proprio nella stessa giornata, insieme a noi. Potessimo essere in filo diretto, ci ascolterebbero. Per cui porto il loro saluto. Ma un saluto particolare lo voglio portare da un caro amico che non c’è, ma che mi ha scritto e per cui vi do lettura, che è mons. Luigi Antonio Falcone, della segreteria dello Stato vaticano, che qualche anno fa ha celebrati con noi la santa eucaristia della santa messa nei riguardi dei santi”.
Il sindaco ha quindi letto la missiva. “Illustrissimo signor sindaco, on. Benedetto Nicotra. Domenica prossima si terrà la celebrazione dei santi patroni Cosma e Damiano, evidenziando ancora una volta il fascino che la loro santità esercita tuttora sulla devozione e sulla religiosità del popolo della città di Santena e dell’intera comunità calabrese. Impossibilitato a partecipare per improrogabili impegni familiari (ndr: sposava suo nipote, per cui giustifichiamo la sua assenza, ha aggiunto il sindaco) tuttavia vicino con la preghiera nel ricordo affettuoso che ancora conservo della visita fatta a codesta comunità alcuni anni addietro, auspico che la memoria dei santi medici, oltre a rendere ciascuno consapevole delle proprie responsabilità umane e sociali, possa stimolare e intraprendere nuove vie ed iniziative capaci di far conoscere sempre più la spiritualità che la caratterizza uguale alla vostra della piccola famiglia. L’esempio dei santi patroni che con la loro vita hanno proposto in ogni tempo la via per una umanità nuova, fondata sulla morte e risurrezione del Signore, ci aiuti a vivere e a gustare il giorno della festa ormai vicina. Con viva cordialità e sentimenti di gioia e di gratitudine profitto della circostanza per professarvi consensi di distinto ossequio a te Benny e a tutta la città che tu stai rappresentando. Mons. Luigi Falcone”.
Il sindaco Benny ha continuato: “Un ringraziamento va innanzitutto a tutta l’associazione e vi ringrazio ancora per tutto quello che avete fatto in questo giorno. Ringrazio l’arma dei carabinieri, sempre presente, con il suo comandante e i suoi ragazzi. Ringrazio la banda musicale. Ringrazio tutte le associazioni presenti; il corpo dei vigili urbani, la protezione civile. L’associazione nazionale dei carabinieri, i vigili del fuoco, la Cri e – scusatemi se mi sono dimenticato di qualcuno – ma vi ringrazio tutti. Ancora grazie e buona festa e buon Damiano e buon Cosimo. Damiano Trimboli dove sei? Io lo chiamo zii Damiano, come lo chiama il mio vicesindaco, Domenico Trimboli; è una persona che oggi era su una carrozzella, perché è voluto stare in mezzo a noi. Grazie a tutti voi. Buona festa a tutti”.
La parola è passata ad Angelo Auddino consigliere a Palazzo Lascaris: “Grazie a tutti dell’invito e sono qui con molto orgoglio perché sono consigliere della Regione Piemonte, ma sono soprattutto calabrese anch’io, ormai qui da tanti anni, come molti di voi. E noi rappresentiamo qui in Piemonte la Calabria che lavora. La Calabria che veramente vuole emanciparsi e si è emancipata. E, devo dire, che iniziative come queste, grazie all’associazione dei santi Cosmi e Damiano, fondata 44 anni fa da Ugo Trimboli e portata avanti oggi dal figlio, da Antonio Trimboli, è il segno che i calabresi non sono chiusi in se stessi, ma sono aperti ai piemontesi e a tutti gli altri e che insieme abbiamo fatto grande il Piemonte e abbiamo fatto grande l’Italia. E anche questa cittadina di Santena, sicuramente è un segno di come tutte le Regioni di Italia sono rappresentate. È un segno di dove si convive; dove abbiamo vissuto per tanti anni insieme e abbiamo veramente, con il nostro lavoro e con i nostri sacrifici, abbiamo fatto grande anche una città di oltre diecimila abitanti. E grazie anche ai piemontesi e al Piemonte che ci ha accolto. Io devo ringraziare anche Benny Nicotra, che è un sindaco amico. Un sindaco che in questi anni sta dimostrando di dare molto alla città, di fare molto per questa comunità. E io per questo sono orgoglioso di portare a tutti voi, cittadini di Santena, a voi calabresi che siete venuti qui oggi anche da tutto il Piemonte – perché sappiamo che questa è una festa che attrae – vi porto il saluto della Regione e vi dico che la Regione Piemonte è molto attenta e sensibile a questa iniziative. Viva questa festa. Viva Santena. Viva l’associazione dei santi Cosma e Damiano”.
I discorsi si sono chiusi con il saluto di Maria Capece, che il presidente Antonio Trimboli ha presentato così: “E’ una cara amica, paesana, una scrittrice di racconti e poesie”.
Maria Capece ha detto: “E’ inutile dire che sono emozionata, perché tanto si vede. Vorrei ringraziare innanzitutto la città di Santena, tutte le rappresentanze, il sindaco e tutte le autorità e, soprattutto, l’associazione dei santi medici Cosma e Damiano, in rappresentanza del presidente Tonino Trimboli. Vorrei dedicare una pergamena all’associazione con una mia lirica, “Paese mio”, dedicata non solo ai miei concittadini ma a tutti coloro che amano il proprio paese. Spero arrivi nel cuore un po’ a tutti. Grazie, adesso ve la farò sentire con tanta, tanta, emozione e tanto onore”.
La parte ufficiale del fine processione si è chiusa con la lettura della lirica. La pergamena è affissa nella cappella dell’oratorio che ospita le statue dei due santi.