Lettera pubblicata dal settimanale il Mercoledì il giorno 1° ottobre 2008
Egregio direttore,
le chiediamo di dar voce anche a noi, cittadini di Santena, poiché dopo aver letto l’intervento da parte del Comune in merito al fenomeno dell’usura in città, ci sentiamo in dovere di intervenire per sostenere il nostro parroco, don Nino Olivero, e tutte le famiglie che, come noi, questa terribile piaga non solo la “vedono” ma purtroppo la vivono.
La situazione è davvero grave e preoccupante: questo fenomeno esiste e dilaga da molti, troppi anni. Noi vittime ci sentiamo abbandonate, sfiduciate e senza aiuti, specialmente da parte di coloro che, pur ricoprendo un ruolo di potere ed avendo i mezzi per cambiare la situazione scelgono di negare l’evidenza. E ci dispiace che il nostro primo cittadino dice: “…a me non risulta l’esistenza nella nostra città del fenomeno dell’usura. Infatti sulla scrivania del sindaco non sono mai arrivate segnalazioni in tal senso…” e a tal proposito, la domanda nasce spontanea: PERCHE’?.
Questa nostra missiva vuole essere un appello! Augurandoci che queste nostre parole possano scuotere le coscienze di tutti e soprattutto di coloro che in qualche modo sanno di potersi attivare di fronte a tali episodi che costituiscono una vera e propria emergenza collettiva. La comunità di Santena ha bisogno di essere aiutata …numerose vite sono in gioco, troppi bambini, ragazzi, uomini e donne sono devastati dall’usura. E’ una tragedia che dobbiamo assolutamente fermare e questo è possibile solo grazie all’aiuto di tutti …è l’unico modo per sostenere e motivare noi vittime a denunciare.
Vittime disperate