SANTENA – sabato 18 ottobre 2008 – E’ stata inaugurata la nuova cucina della casa di riposo Forchino. Dopo il taglio del nastro, ad opera del sindaco, circondato da alcuni anziani, il parroco don Nino Olivero ha benedetto la struttura e le persone che vi lavorano.
Dopo una breve visita delle stanze al piano semininterrato del servizio cucina Forchino i partecipanti si sono ritrovati nel salone per i discorsi ufficiali. Ad attenderli i tanti ospiti della casa di riposo di via Milite Ignoto.
Il primo che ha preso la parola è stato Domenico Trimboli, presidente del cda del Forchino e vicesindaco nella giunta Nicotra.
Di seguito l’intervento di Domenico Trimboli.
Il sindaco lo vorrei qui vicino a me. Allora, gentili presenti, porgo il benvenuto mio e del consiglio di amministrazione a voi che siete intervenuti a questa inaugurazione. E desidero ringraziare in primis il comune di Santena, nella persona del sindaco, che ci ha fatto da garante nell’operazione economica, il progettista ing. Falabella, la ditta esecutrice dei lavori, la Tecnosistemi – non so se è presente in sala – e tutti coloro che si sono adoperati per raggiungere l’importante obiettivo di realizzazione della nuova cucina della casa di riposo.
Si tratta di un’importante traguardo che, dopo 15 anni di discussione e progetti, giunge oggi a conclusione, per migliorare i servizi erogati agli ospiti della casa di riposo, offrendo loro migliori garanzie in termini di sicurezza alimentare e qualità del servizio. Abbiamo voluto costruire la nuova cucina al piano terra per ottimizzare gli spazi, finora inutilizzati e recuperandone altrettanti al primo piano, che saranno finalizzati ad ampliare i servizi erogati come la palestra, la fisioterapia e altro… Da qualche giorno è partito il servizio di ristorazione gestito dalla società Onama, che è risultata aggiudicataria della gara di evidenza pubblica indetta dall’ente e che ringrazio per avere offerto il rinfresco di oggi. (ndr applauso) Tale appalto durerà tre anni più altri tre anni, con investimenti in attrezzature fatta dalla società Onama pari a 25-30mila euro e che rimarranno alla casa di riposo Forchino quando scadrà l’appalto.
L’esternalizzazione parziale di alcune fasi della ristorazione si è resa necessaria in quanto le normative in materia di ristorazione richiedono sempre maggiore professionalità e solo coloro che operano quotidianamente in tale campo riescono a garantire. Da quando ho accettato di ricoprire la carica di presidente, insieme al consiglio di amministrazione, mi sono impegnato a perseguire politiche di qualità e miglioramento dei servizi, senza incrementare i costi di gestione. Posso dire oggi che tali obiettivi sono stati raggiunti. Sul piano finanziario il bilancio della casa di riposo oggi chiude con un avanzo di amministrazione di 120mila euro, a fronte di un disavanzo di qualche anno fa ammontante a 150mila euro. Questo importante traguardo economico è stato possibile raggiungerlo poiché, oltre a contenere la spese, sono state avviate e conclusi positivamente una serie di procedimenti finalizzati al conseguimento di contributi pubblici e finanziamenti privati
La nuova cucina è uno degli interventi che il Forchino ha potuto realizzare per mezzo di contributi dei privati. Va ringraziata quindi la Fondazione Cassa di risparmio di Torino, che ha erogato un contributo di 50mila euro, consentendo di realizzare l’opera. Farei un applauso alla Cassa di risparmio. (ndr applauso) Sul versante dei servizi, l’obiettivo più importante e significativo è stato l’accreditamento della casa di riposo presso il Consorzio socio assistenziale e l’Asl, azienda sanitaria locale. Il Forchino è oggi una struttura convenzionata con le Aziende sanitarie locali della Regione Piemonte.
Sul piano degli investimenti, ricordo soltanto tutti gli interventi realizzati per la messa a norma e in sicurezza degli immobili, quali le compartimentazioni antincendio e l’adeguamento degli impianti termici ed elettrici. Pur essendo complessivamente soddisfatto dei risultati raggiunti molto resta ancora da portare a termine, e con ciò mi riferisco alle opere che sono state appaltate in questi giorni, finalizzate al recupero funzionale dei locali posti al piano seminterrato per destinarli ad ospitare gli uffici del Consorzio socio assistenziale e l’ampliamento della sala di attesa per le prenotazioni Asl.
Non ritengo opportuno dilungarmi ulteriormente, ma desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti i dipendenti dell’ente, alla Cooperativa New Cip 1, ai volontari dell’Avo e a tutti coloro che, in generale, hanno contribuito a valorizzare il ricco patrimonio santenese rappresentato dalla casa di riposo Forchino. Passo ora la parola al sindaco per un saluto.
Il microfono è passato a Benedetto Nicotra. Di seguito l’intervento del sindaco.
Grazie Domenico, grazie presidente. Io volevo… volevo dire che tutto quello che è stato fatto è merito soprattutto dell’attenzione che il direttivo, il cda, ha nei vostri riguardi. Amici, carissimi, carissismi nonnini, perché se nell’insieme non c’è attenzione in coloro che …effettivamente un domani diventiamo anche noi, …auguriamoci perché poi dipende sempre da Lui, che è lassù, se diventiamo, vecchi o meno. Ma se diventiamo vecchi automaticamente dobbiamo pensare che – oggi pensiamo ad altro, ma un domani anche noi vogliamo diventare anziani come voi. Per cui, io ringrazio a nome della città che rappresento, per la sensibilità e l’attenzione da parte del presidente e del suo direttivo e nonché degli uffici, perché anche qui hanno contributo gli uffici per far sì che questa opera si compiesse. Perché avevamo bisogno che la cucina venisse rifatta, venisse ristrutturata perché così come era non era più a norma. Abbiamo deciso di portarla avanti. Siamo stati veramente contenti a deliberare l’attenzione su quello che è stato oggi inaugurato.
Per cui io dico grazie all’intero direttivo, il presidente Trimboli con il direttore Pasino, ai vari consiglieri, non li voglio nominare perché non vorrei dimenticarne qualcuno. Dico grazie a nome della città che rappresento. Il comune è stato vicino. Il comune è stato attento in tutto ciò che avete portato avanti. Perché in fin dei conti parte dalla struttura pubblica l’attenzione maggiore, per cui vi dico di continuare. Di continuare perche questo è un passaggio. Abbiamo iniziato con la cucina, perché come diceva prima il nostro padre spirituale, il nostro don Nino diceva –da qui parte l’attenzione per quello che mangiamo, per cui ci ha fatto dire la preghiera del Padre nostro. Di conseguenza dico che da qui parte quello che ingeriamo, ma poi andando in su, salendo agli altri piani, c’è qualcos’altro che va messo a posto.
Anche questa sala (ndr il salone del Forchino) va messo a posto, per cui daremo attenzione anche a questa sala. Perché questo possa dare anche a voi la tranquillità di essere in una sala anche più colorita. Per cui, diamogli anche un’altro colore, oltre all’azzurro del cielo. Diamogli un colore anche più vivace: magari lo faremo scegliere ai bambini. Visto e considerato che io dico –mi fido sempre di più dei bambini e di voi anziani. Di quelli della mia età mi fido un po’ di meno. Come dico sempre. Allora di conseguenza dei bambini mi fido di più sulla scelta dei colori.
Allora dico grazie anche all’Avo per tutto quello che fate in quella casa, non so mai come potervi ringraziare. Ringrazio la ditta Onama per avere preso l’appalto per cui il giorno che voi non mangerete bene …chiamerei vicino a me colui che dovrà gestire la parte culinaria, il cibo e il mangiare. Perché quando qualcosa non andrà bene qui c’è la persona responsabile. Se per caso voi avete i cibi poco cotti, i cibi salati. Attenzione che troppo sale fa male alla pressione, all’arteriosclerosi, e a tante altre cose. A me piace salato; vuol dire che darò i numeri prima del tempo. Qualcuno mi dice che li sto già dando. Allora, per cui vi dico che se vi dovete lamentare, quel signore lì alto, giovane e con gli occhiali, è lui che avrà la responsabilità del servizio cucina. Che è un reparto, vi assicuro, delicatissimo. La parte del cibo è una delle più delicate. Onama è una ditta che non abbiamo già provato. L’abbiamo già provata con i bambini, i bambini delle scuole. Dove già loro questo servizio ce lo danno già. Dove i bambini sono contenti della qualità del prodotto. Dove i genitori sono contenti della qualità del prodotto che viene dato. Per cui ve lo dico a chiare lettere, chi meglio di loro poteva non aggiudicarsi questo appalto? Mi auguro che la durata dell’appalto non sia solo tre anni più tre anni, ma sia ben di più, un moltiplicatore di tre: Dico questo rivolgendomi al direttore della ditta che è laggiù in fondo al salone. Non mi dilungo oltre perché quello che ha detto il presidente Trimboli è stato ben incisivo e io avallo tutto quello che ha detto perché lo condivido pienamente, per cui grazie, grazie e grazie.
L’inaugurazione della nuova cucina del Forchino si è conclusa con l’invito del presidente del cda del Forchino Domenico Trimboli a approfittare “del magnifico buffet preparato in fondo alla sala. Grazie”.
filippo.tesio@tin.it