SANTENA – 29 ottobre 2008 – Ogni mese il sindaco, oltre all’indennità di funzione, riceve un rimborso per le spese di viaggio. La spesa per la collettività va da un minimo di 300 euro fino a oltre 500 euro. Ecco come nascono e cosa c’è dietro ai rimborsi di Benny.
Il prospetto del rimborso mensile viene preparato dagli uffici in base all’agenda degli impegni del sindaco. Qui sopra è riportata una immagine di un rimborso mensile, si tratta di quello presentato per il mese di ottobre 2007. E’ stato scelto a caso e la sua funzione è solamente quella di spiegare il meccanismo che porta a formare il rimborso.
Come punto di partenza per i conteggi chilometrici viene preso il Comune di Torino, luogo indicato come domicilio dal primo cittadino. Il prospetto indica in 40 chilometri il viaggio di andata e ritorno.
Nel mese di ottobre 2007 risultano: tre riunioni di giunta; un consiglio comunale; un incontro di maggioranza; ben 23 ricevimenti di pubblico; tre cerimonie di rappresentanza; una intervista in una emittente televisiva torinese che ha gli studi a Borgaro Torinese; tre riunioni presso il Consorzio chierese; tre riunioni presso gli uffici della Provincia; una riunione a Carmagnola; un viaggio a Milano che ha come causale “Milano per Ages”.
Ad esempio nel mese di ottobre 2007 le presenze indicate dal prospetto sono 40. Quando si è discusso della questione in consiglio comunale le minoranze hanno segnalato che il numero di presenze indicate superava il numero di giorni esistenti in un mese. Il sindaco ha ribattuto che spesso gli impegni sono più di uno al giorno.
Facciamo un esempio: se in una giornata il sindaco ha tre impegni: un ricevimento pubblico (40 km), un incontro di maggioranza (altri 40 km) e un incontro in Provincia (altri 40 km), il rimborso per quella giornata totalizzerà 120 chilometri. Formalmente il rimborso è corretto; il buon senso dovrebbe però portare a pensare che i chilometri percorsi siano qualcuno di meno.
Tutti i mesi lo schema di prospetto è sempre uguale, cambia ovviamente la scansione degli impegni. Resta più o meno costante il numero delle presenze che ha come causale “ricevimento pubblico”, che indicano gli appuntamenti con i cittadini.
Dall’inizio del suo mandato ogni mese vengono indicati una ventina di “ricevimenti pubblici” e ogni ricevimento sono 40 chilometri che la collettività santenese paga. Anche qui, il buon senso porterebbe a pensare che i ricevimenti non possano superare il numero dei giorni lavorativi. E invece in un anno vengono indicati circa 250 “ricevimenti pubblici”, corrispondenti a un totale di 10mila chilometri percorsi. Se si ipotizza che per ogni “ricevimento pubblico” il primo cittadino incontri quattro persone, in un anno ne dovrebbe incontrare mille e, per ognuna, i chilometri da rimborsare sono dieci. In quattro anni, sempre secondo questi rimborsi mensili, il sindaco dovrebbe incontrare quattromila persone, con un totale di chilometri rimborsati pari a 40mila, pari alla circonferenza della Terra. Niente da dire …una bella percorrenza. E poi, non è da tutti i sindaci fare il giro del mondo con un semplice mandato amministrativo.
Dei rimborsi di Nicotra si è discusso a lungo in consiglio comunale, ma le cose non sono cambiate. Anzi, l’unico effetto che ha portato il dibattito è che il dettaglio della causale dei viaggi con i chilometri percorsi ora non viene più allegato alle determine che riportano solamente la somma totale dovuta al sindaco.
Nelle determine del rimborso affisse all’albo – come su tutte le altre – è scritto “Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tar Piemonte entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6/12/1971, numero 1034, oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Dpr 24 novembre 1971, numero 1199”.
Sinora i rimborsi del sindaco hanno suscitato un po’ di indignazione in qualche cittadino e un po’ di critiche da parte delle minoranze, ma nulla di più. E del resto in tema di rimborsi il sindaco la sa lunga. Negli anni indietro, dal giugno 2001 e per sette mesi, oltre all’indennità da onorevole aveva ricevuto anche quella da sindaco. Siccome per legge non è possibile cumulare le due indennità, il sindaco era stato chiamato a restituire al Comune poco più di 11mila euro. Piuttosto che restituire l’indennità da sindaco, nell’aprile 2002 Nicotra fatto preparare agli uffici i rimborsi spesa mensili riferiti agli ultimi cinque anni. E, casualmente, il totale chiesto dal sindaco, con il rimborso quinquennale retroattivo, corrispondeva a quanto doveva restituire.
E, una volta capito che il gioco funzionava, da allora, la strada dei rimborsi non l’ha più abbandonata…
filippo.tesio@tin.it