SANTENA – 5 novembre 2008 – Terzo giorno di sciopero per i lavoratori dell’Ages che presidiano i cancelli dello stabilimento, sito alle porte della città, al confine con Villastellone.
Dagli incontri che Rsu e sindacati hanno avuto nello stabilimento di Asti con la proprietà è giunta la notizia che, entro il 7 novembre, dovrebbe arrivare il pagamento del restante trenta per cento del salario di ottobre. Alcuni sindacalisti, provenienti dallo stabilimento Ages di Asti, hanno informato i lavoratori santenesi dell’esito dell’incontro avuto con la proprietà e i dirigenti.
A Santena, dopo lunga trattativa, oggi i lavoratori hanno accettato di far entrare nello stabilimento due impiegati amministrativi e un addetto al personale, per espletare gli impegni d’ufficio ed effettuare i pagamenti. Nessuna altra persona ha varcato la porta d’ingresso. Oltre il cancello, come avviene ormai da lunedì, sono presenti solamente gli addetti alla vigilanza.
Nella giornata di oggi è stato abbassato dagli operai il drappo rosso che bloccava l’entrata dei mezzi. In tutto il giorno i lavoratori hanno lasciato transitare tre o quattro camion che hanno consegnato nello stabilimento materie prime: stampi e rotoli di metallo.
Nella notte tra martedì e mercoledì il presidio è stato garantito da una ventina di lavoratori che si sono riparati dalla pioggia sotto i gazebi montati nel piazzale, davanti allo stabilimento.
Secondo le Rsu, durante l’intera giornata, davanti allo stabilimento oggi sono transitate 200-250 persone. L’umore degli scioperanti – complice anche il tempo senza pioggia, caduta leggera solo attorno alle 18 – appare un po’ migliore rispetto a ieri.
I lavoratori spiegano: “L’impegno del completamento del salario di ottobre è un primo, significativo, passo in avanti, ma certo non risolve i tanti nostri problemi. Dopo il pagamento ci attendiamo risposte concrete anche su tutte le altre questioni che sono in sospeso e che hanno portato allo sciopero e all’assemblea informativa permanente”.
Poco dopo le 18 arriva un altro camioncino, ma non punta il cancello della fabbrica; sul cassone ha un carico di legna, servirà a scaldare i lavoratori che presidieranno lo stabilimento fino alle sei del mattino, quando è previsto il cambio.
Davanti al piazzale si preparano i fuochi che riscalderanno i lavoratori durante la notte. Nel frattempo altri operai sono alle prese con i fornelli; l’ora di cena si avvicina.