SANTENA – 28 novembre 2008 – Assemblea permanente in saletta sindacale, 24 ore su 24. Questa è la risposta dei lavoratori dell’Ages di Santena a fronte di quanto deciso oggi dalla proprietà che ha deciso di fermare la fabbrica.
Il primo fatto negativo è arrivato con il mancato pagamento dei salari di novembre. Secondo convenzione, quando l’ultimo giorno del mese cade di domenica, le buste paga vengono accreditate il venerdì. Oggi questo non è successo, nonostante che ieri, in Tribunale ad Asti, gli avvocati della Fiat avessero informato del pagamento di alcune fatture all’Ages da parte di aziende collegate con la casa automobilistica per consentire il pagamento dei salari.
Un altro fatto negativo è arrivato con l’inizio del secondo turno. I responsabili del personale hanno bloccato l’entrata nello stabilimento dei lavoratori affermando che non c’era il materiale necessario per le produzioni. Oltre a tenere fuori i lavoratori del secondo turno sono stati messi fuori anche impiegati e lavoratori indiretti: 150 lavoratori in tutto sono stati messi in libertà. E la fabbrica si è svuotata. A fronte di queste due decisioni prese dalla proprietà – l’imprenditore Egidio di Sora – i lavoratori, le Rsu e i sindacati hanno indetto un’assemblea permanente che si tiene nella saletta sindacale, sita vicino ai locali dei sorveglianti, a pochi metri dai cancelli.
Oltre a garantire la presenza nella saletta, fuori dallo stabilimento, sotto alcuni gazebi, i lavoratori continuano il presidio, notte e giorno. I tendoni hanno retto la neve arrivata sin dalle prime ore del mattino. Una stufa a legna e alcuni ventilatori elettrici scaldano i gazebi che sono adibiti a cucina, a refettorio, locali per riunione e a sala di intrattenimento, dove è posizionato un calcio balilla. Fuori dai gazebo continuano a funzionare le stufe ricavate dalle botti in metallo che, dall’inizio di novembre, inceneriscono il legno dei bancali.
I lavoratori che partecipano al presidio considerano le decisioni prese oggi dall’imprenditore una azione di ritorsione e ripicca per l’imminente arrivo del commissariamento e si augurano che, quanto prima, il tribunale di Asti decida per l’avvio del commissariamento, allontanando così Egidio di Sora dal gruppo industriale formato tre anni fa, mettendo insieme realtà produttive diverse.
Oggi gli operai hanno anche appreso che, dopo i legali della Fiat e quelli del sindacato, anche la Procura della Repubblica di Asti ha chiesto il commissariamento dell’Ages; l’istanza è stata depositata la scorsa settimana.
Dopo aver lottato contro la neve stanotte e stamattina, il pomeriggio è trascorso tra riunioni e assemblee. Alle 18 si prepara la cena e si definiscono i turni per garantire la presenza davanti ai cancelli per tutta la notte e la mattinata di domani. Intanto l’assemblea permanente ragiona sulle iniziative di lotta da attuare domattina, sabato 29 novembre 2008, a 26 giorni di distanza dall’avvio della mobilitazione. L’appuntamento per tutti i lavoratori è fissato alle 10 di domani mattina. Tutti insieme si deciderà quali iniziative intraprendere per continuare a porre al centro dell’attenzione dei mezzi di informazione la vicenda del gruppo Ages. Nella speranza che, dal Tribunale di Asti, oggi chiuso per neve, arrivi la notizia dell’avvio del commissariamento.