SANTENA – 16 gennaio 2009 – Il primo commento al decreto del tribunale di Asti, che il 14 gennaio scorso ha dichiarato aperta la procedura di amministrazione straordinaria, è quello di Enrico de Paolo, della Filcem Cgil.
«Si tratta di una decisione da noi auspicata quando abbiamo chiesto la dichiarazione dello stato di insolvenza – dice Enrico de Paolo –. L’obiettivo nostro era evitare la capitolazione e cioè il fallimento del gruppo Ages. Dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza ai fini dell’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria gli scenari possibili erano tre: il fallimento, il recupero delle attività del gruppo attraverso un programma di ristrutturazione e il riequilibrio tramite la cessione dei complessi aziendali».
Enrico de Paolo aggiunge: «Leggendo il decreto la buona notizia per i lavoratori c’è: è stata scongiurata la soluzione più drastica. E questo ci conforta. Non era affatto scontato che si arrivasse a questo primo risultato. Considerata l’attuale situazione del gruppo la strada della cessione dei complessi aziendali entro dodici mesi è un primo obiettivo che i lavoratori hanno raggiunto anche con 36 giorni di mobilitazione e dunque questo rappresenta la materializzazione di quella che fino a ieri era solo una nostra speranza».
«Nel decreto – conclude l’esponente della Filcem Cgil – i magistrati affermano di condividere la relazione prodotta dal commissario giudiziale dove afferma che, a fronte del deficit finanziario creatosi, non sia più percorribile la strada del programma di ristrutturazione ma si debba conseguire l’obiettivo del riequilibrio tramite la cessione dei complessi aziendali. Noi ci auguriamo che questo obiettivo possa essere raggiunto attraverso il prosieguo dell’attività produttiva e che gli interventi di razionalizzazione e di adeguamento della struttura produttiva salvaguardino gli attuali livelli occupazionale».