SANTENA – 23 gennaio 2009 – “Scioglimento e liquidazione”: questo succede al Centro Lavaggio Terreni srl, che ha sede in Fossano. Dal 1° settembre il sindaco Benedetto Nicotra, dopo avere rinunciato all’aspettativa era tornato al suo lavoro da dirigente proprio presso questa ditta. L’atto di scioglimento e liquidazione è del 30 ottobre 2008.
E’ utile ripercorrere l’intera vicenda. Nel consiglio comunale del 26 settembre scorso il sindaco ha annunciato di volere rinunciare all’aspettativa e alla richiesta di far versare al Comune i contributi previdenziali. La rinuncia, retroattiva, è partita dal 1° settembre. Qualche giorno dopo il consiglio comunale, in data 29 settembre 2008, il sindaco ha comunicato di aver ripreso a tempo pieno il proprio lavoro presso la ditta Centro lavaggio terreni, proprio a partire dal 1° settembre. Il lavoro di dirigente del sindaco in questa realtà produttiva non deve essere durato molto; con una visura ordinaria – banale strumento d’investigazione – si apprende che l’atto di scioglimento e liquidazione di questa ditta è datato 30 ottobre 2008.
Il Centro lavaggio terreni è stato costituito il 24 aprile 2008, forte di un capitale sociale dichiarato di 30mila euro, con tre proprietari: Guido Negro con una quota di 7.500 euro; Marcello Negro, con una quota di 7.500 euro e la ditta Rosso srl, con una quota nominale di 15mila euro. La data di inizio attività della ditta è il 16 giugno 2008. Amministratore unico della ditta è Piero Molino. Benny Nicotra viene assunto da questa ditta il 16 giugno, con l’inquadramento di dirigente di azienda. In giugno Benny lavora due settimane e porta a casa una busta paga con un netto di euro 5.362. Il 1° luglio il sindaco si colloca in aspettativa e chiede al Comune di Santena di procedere al versamento dei contributi in sostituzione del datore di lavoro.
Da una comunicazione di uno studio di commercialisti si apprende che, per il mese di luglio 2008, la retribuzione del dirigente in aspettativa per cariche amministrative è fissata in euro 17.800,77 euro e che l’aliquota contributiva a carico del Comune è del 36,15 per cento. Il Comune, per due mesi, versa i contributi previdenziali, che ammontano a oltre 6.000 euro mensili. Poi – come ricordato all’inizio – il sindaco, nel consiglio comunale di fine settembre, annuncia di rinunciare all’aspettativa.
Dunque da inizio settembre, come si apprende dalla documentazione consegnata ai capigruppo della minoranza, il primo cittadino ha ripreso a tempo pieno il proprio lavoro presso la ditta di Fossano. Questa realtà produttiva, forte di un amministratore unico, un dirigente e un addetto indipendente, ha chiuso i battenti in data 30 ottobre 2008. Liquidatore è l’amministratore unico Piero Molino.
Sin qui i dati contenuti della visura ordinaria di questa società che suscita la curiosità di un bel po’ di santenesi. Una visura camerale è un genere letterario ostico, ma in questo caso è perfettamente in grado di orientare il lettore nelle conclusioni più varie…
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