SANTENA – 20 febbraio 2009 – Questa settimana si è riunita la conferenza dei capigruppo consiliari. Tre gli argomenti all’ordine del giorno: la discussione su alcune accuse mosse dalla maggioranza filonicotriana di centro destra al presidente del consiglio comunale Santino Cascella; la collocazione in consiglio della sedia che ospita il vicepresidente Massimiliano Miano; la preparazione di una mozione comune – tra maggioranza e minoranze – di sostegno alle vittime di usura.
LE ACCUSE CONTRO CASCELLA La seduta si è aperta con gli esponenti di maggioranza, in particolare il capogruppo di An Giuseppe Falcocchio, che ha lanciato strali in direzione di Santino Cascella. In un documento i gruppi di centro destra – An, Forza Italia, Lista delle Libertà per Nicotra sindaco e Lega nord – hanno chiesto a Cascella maggiore fedeltà, invitandolo a porre fine alle esternazioni critiche nei confronti dei provvedimenti della maggioranza, con tanto di astensione o, addirittura, di voto contrario.
Santino Cascella, spiega: «La maggioranza mi accusa di non essere al di sopra delle parti e mi ha chiesto di smetterla con le critiche. Questi rilievi hanno bisogno di una replica. Io ho votato contro l’aumento dell’Irpef perché nel programma del centro destra avevamo scritto che non si avremmo aumento le tasse. Ho votato contro l’aumento delle spese per gli amministratori perché, da sempre, sostengo che occorre ridurre il costo della politica. Sono cose che sostengo da sempre. Non è colpa mia se la coalizione di centro destra, guidata da Nicotra, ha deciso di rimangiarsi alcune promesse fatte in campagna elettorale e scritte, nero su bianco, nel programma con il quale si è chiesto il sostegno ai cittadini».
Cascella aggiunge: «Hanno anche messo sotto accusa la mia partecipazione alla riunione pubblica indetta dai tre gruppi di minoranza. Io lì ci sono andato a titolo personale e, comunque, non ho detto altro che le cose che vado ripentendo in consiglio comunale. Io, come cittadino, vado dove voglio e non posso accettare che mi venga impedito di muovermi o di esprimere le mie opinioni. Un altro rilievo che mi veniva mosso dai capogruppo del centrodestra è che non sono iscritto a nessun gruppo consiliare. Io sono state eletto in An, poi ho lasciato questa formazione e ora sono un uomo libero e non sono iscritto a nessun partito. Secondo gli esponenti del centrodestra io dovrei necessariamente far parte di un gruppo: se sarà il caso mi iscriverò al gruppo misto, vedremo. Ho anche fatto presente che se la maggioranza lo ritiene opportuno può sfiduciarmi, cosi potrò votare contro più liberamente, tutte le volte che lo riterrò, senza incorrere in questi richiami che giudico ridicoli».
Bruno Ferragatta, capogruppo Unione centrosinistra, aggiunge: «Appare condivisibile la richiesta fatta al presidente del consiglio di distinguere i ruoli: da un lato ci sono i compiti istituzionali del presidente del consiglio, dall’altro – come consigliere – Cascella può intervenire come e quando vuole. Bisogna solo che premetta quando parla come presidente del consiglio e quando invece lo fa a titolo personale. Tutto qui, direi che va fatta salva una questione formale».
«Detto questo – aggiunge Ferragatta – occorre prendere atto che la maggioranza che sostiene il sindaco Nicotra è divisa. Nelle scorse settimane, in merito agli oneri previdenziali girati a carico del Comune abbiamo assistito a una battaglia tra il sindaco e il suo assessore alla Cultura: il risultato è stato che il sindaco ha fatto dietrofront. Questa settimana nella conferenza dei capigruppo la maggioranza ha formalizzato un attacco al presidente del consiglio. Come minoranza non ci siamo fatti coinvolgere. Se la maggioranza ritiene può sfiduciare Cascella. E’ una vicenda che il centrodestra deve risolvere al suo interno, se sarà capace».
Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei moderati, aggiunge: «Alcuni esponenti, in particolare Falcocchio sembrano avere il dente avvelenato contro Cascella e le studiano tutte pur di contrastarlo. Questa volta in sede di conferenza dei capigruppo la maggioranza è arrivata con tanto di documento ufficiale in cui si chiedeva a Cascella di allinearsi alle posizioni della coalizione che dice di amministrare questa città. Io penso che nessuna norma consenta di mettere bavagli a un consigliere come al presidente del consiglio. Mi sembra però corretto chiedere a Cascella di specificare se interviene a titolo persone oppure come presidente del consiglio comunale».
LA SEDIA DI MIANO Il secondo argomento in discussione era incentrato sulla posizione della sedia che deve accogliere il vicepresidente del consiglio Massimiliano Miano che, nei mesi scorsi, per motivi di funzionalità, ha chiesto di essere posto vicino al presidente. Oggi Miano siede all’estrema destra del consiglio rispetto alla posizione del sindaco.
Anche questo argomento ha visto impegnati per un bel po’ i capigruppo. Alla fine si è deciso di rinviare la decisione a una prossima riunione. Per Falcocchio la decisione sulla localizzazione dei consiglieri non è una competenza dei capigruppo. Durante la discussione si è deciso di modificare non solo la posizione di Miano. Si rivedrà completamente l’attuale disposizione dei consiglieri dei tre gruppi di minoranza che dovrebbero essere messi vicini. Oggi i tre consiglieri dell’unione centrosinistra sono siti alla sinistra del sindaco, mentre gli altri due gruppi di minoranza, Unione dei Moderati e Insieme per Santena, sono posti alla destra del sindaco. Negli spostamenti si coglierà l’occasione di mettere fianco a fianco anche il sindaco Benny Nicotra e il vice sindaco Domenico Trimboli.
Per la verità le minoranze non si sono molto entusiasmate su questo argomento. Dalla discussione è emerso che l’attuale disposizione dei consiglieri è opera del sindaco. Dunque con il consiglio di marzo dovrebbe cambiare l’attuale collocazione dei consiglieri.
MOZIONE A SOSTEGNO DELLE VITTIME DI USURA Il terzo e ultimo punto era la mozione riguardante il sostegno alle vittime di usura. Nel consiglio di fine anno maggioranza e minoranze avevano deciso di lavorare uniti per arrivare a preparare un documento unico, da votare all’unanimità, per dare un segnale forte rispetto alla piaga dell’usura che ha segnato la nostra città alcuni anni indietro. Roberto Ansaldi e Giuseppe Falcocchio si sono presi l’impegno di unificare i due documenti esistenti, presentati in conferenza dei capigruppo. La mozione sull’usura sarà discussa nel consiglio che si riunirà lunedì 23 febbraio.