Santena, abitava alla Trinità il lavoratore morto nei cantieri ferroviari dell’alta velocità, nel napoletano

SANTENA – 04 marzo 2009 – Abitava nel quartiere Trinità Enrico Scaglioso, l’operaio di 58 anni, morto il 2 marzo scorso, in un incidente sul lavoro, verificatosi in una galleria della Tav, nel territorio di Caivano, nel napoletano.

Sirti_ Enrico Scaglioso morto sul lavoro

Di seguito il lancio dell’agenzia Adnkronos, battuto alle ore 19 e 34 minuti del 2 marzo 2009

INFORTUNI: OPERAIO MUORE IN CANTIERE TAV NEL NAPOLETANO
Napoli, 2 mar. – (Adnkronos) – Un operaio torinese di 58 anni e’ morto in un cantiere della Tav in provincia di Napoli, a Caivano. L’uomo e’ morto sul colpo dopo essere caduto da un muretto dell’altezza di circa 5 metri sulla linea ferrata. A quanto riferiscono i carabinieri, nel corso di un sopralluogo effettuato con i magistrati, sarebbero state riscontrate carenze in materia di sicurezza. Probabilmente l’operaio non avrebbe neanche dovuto trovarsi lì in quel momento: l’uomo risultava addetto alla stazione di isolamento acque, distante dal luogo dell’infortunio.
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Di seguito il lancio dell’Agenzia Ansa, battuto il 2 marzo, alle ore 21 e 16 minuti.

CANTIERE TAV NEL NAPOLETANO, MUORE OPERAIO
ANSA – Un operaio di 58 anni, Enrico Scaglioso, di Torino, e’ morto in un incidente sul lavoro verificatosi in una galleria di un cantiere della Tav nel territorio di Caivano, nel napoletano. L’uomo era in trasferta da Milano per conto della Sirti, la societa’ che si occupa dell’installazione e della manutenzione di linee elettriche e comunicazioni. Scaglioso e’ caduto da un’impalcatura posta ad un’altezza di sei metri ed e’ morto sul colpo. Sul fatto indagano i carabinieri della tenenza di Caivano.
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Di seguito il pezzo pubblicato dall’edizione di Napoli di Repubblica.it
CAIVANO, OPERAIO MUORE NEL CANTIERE TAV
NAPOLI – Un operaio di 58 anni, Enrico Scaglioso, di Torino, è morto in un incidente sul lavoro verificatosi in una galleria di un cantiere della Tav nel territorio di Caivano, nel napoletano.
L’uomo era in trasferta da Milano per conto della Sirti, la società che si occupa dell’installazione e della manutenzione di linee elettriche e comunicazioni. Scaglioso è caduto da un’impalcatura posta ad un’altezza di sei metri ed è morto sul colpo. Sul fatto indagano i carabinieri della tenenza di Caivano.

Dal sopralluogo compiuto da carabinieri e magistrato sul posto dove si è verificato l’incidente mortale, nel cantiere della Tav, a Caivano (Napoli), è emerso il mancato rispetto di alcune delle norme in materia di sicurezza.

Enrico Scaglioso, l’operaio di 58 anni, di Torino, secondo quanto si è appreso, non indossava il casco e non aveva alcuna imbracatura. E’ caduto da un’altezza di cinque metri da un muretto che è risultato non recintato. Scaglioso, che è finito con la testa sul piano della linea ferrata, stava effettuando lavori elettrici.

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Di seguito il comunicato del Coordinamento nazionale Rsu Sirti, Fim, Fiom, Uilm nazionali, in cui viene dichiarato uno sciopero di 4 ore, da effettuarsi entro venerdì 6 marzo.

Sirti: Enrico Scaglioso morto sul lavoro
Gravissimo infortunio in Sirti sui cantieri ferroviari dell’alta velocità.
La tragedia è costata la vita a Enrico.

2 marzo ore 12 di mattina, la strage dei lavoratori continua. Colpisce un operaio Sirti. Manca il parapetto e non sono attuate le più elementari misure di sicurezza, nel cantiere ferroviario dell’Alta Velocità tra Caivano e Afragola in provincia di Napoli. Come hanno potuto verificare anche i delegati RSU e RLS di Napoli intervenuti tempestivamente sul posto.

Il lavoratore di 58 anni lascia moglie e tre figli. Residente a Santena provincia di Torino, lavorava in quel cantiere in regime di trasferta.

Già dai primi accertamenti emergono in tutta la drammaticità le carenze delle norme di sicurezza applicate in questi cantieri delle cosiddette grandi opere pubbliche.

Spetterà ora alla magistratura stabilire responsabilità e violazioni, ma rimane la sensazione che la volontà esplicita del Governo di non applicare e annacquare il testo unico in materia di sicurezza, oltre a rendere più elastiche le norme e i controlli sensibilmente ridottisi, costituisce oggettivamente un favoreggiamento a tali irresponsabili violazioni, e si configura come un comportamento di fatto criminale verso i lavoratori.

Confermiamo la necessità di rafforzare e accelerare il programma di formazione sulla sicurezza che è stato predisposto in Sirti per tutti i lavoratori.

A tale proposito chiederemo un incontro per verificare lo stato di avanzamento di tale progetto e conoscere dettagli e nuove precauzioni che l’impresa intenderà adottare, nei cantieri dove è chiamata ad operare, vista la gravità di quanto continua ad accadere.

Ricordiamo che sono 4 i lavoratori deceduti in meno di due anni in Sirti: Pantini, Rubecca, De Grandis e ora Scaglioso.

Contro questo lassismo del Governo e delle imprese, Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento RSU dei delegati Sirti dichiarano 4 ore di sciopero, da effettuarsi in tutto il gruppo entro venerdì 6 marzo. In assenza di diverse disposizioni delle RSU lo sciopero si terrà nelle ultime 4 ore di venerdì.

Nei prossimi giorni sarà chiesto alla Direzione Sirti di predisporre, quale atto di solidarietà e vicinanza ai famigliari, la possibilità per tutti i lavoratori Sirti di devolvere un sostegno economico. Le modalità saranno comunicate successivamente.

Coordinamento nazionale Rsu Sirti

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 3 marzo 2009