SANTENA – 28 marzo 2009 – Questa settimana la Provincia di Torino, il Comune di Villastellone e il Comune di Santena hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione della circonvallazione di Villastellone. Di seguito gli interventi del sindaco di Villastellone Giovanni Pollone, del Presidente della Provincia Antonio Saitta, dell’assessore ai Trasporti e alle grandi infrastrutture Franco Campia e del sindaco di Santena Benny Nicotra.
Giovanni Pollone, sindaco di Villastellone, Comune che ha ospitato la firma del protocollo d’intesa, dopo i saluti, ha detto: «Oggi stiamo mettendo il primo mattone per la circonvallazione, un’opera che aspettiamo da decenni. Devo riconoscere che in questi ultimi tempi – per merito diciamo di tutti, così non dimentico nessuno – il progetto ha avuto una certa accelerazione. La giornata di oggi è la conclusione di questo primo passo, abbastanza travagliato. L’augurio di tutti i cittadini del mio Comune è che – in tempi ragionevolmente brevi si realizzi l’opera che Villastellone sogna da tanto tempo.
Antonio Saitta, presidente della Provincia, ha detto: «Il significato dell’incontro di oggi è quello di annunziare che si parte veramente. In questi giorni, riunioni del genere, le stiamo facendo tutto dove abbiamo avviato dei processi di carattere progettuale o di consegna lavori. Lo facciamo ora, prima di entrare in campagna elettorale. Ci piace rendere conto del lavoro che abbiamo svolto – mi sembra logico – a conclusione del mandato. Tutti assieme abbiamo lavorato sul progetto di questa circonvallazione. Il mio assessore Campia conosce la questione nei dettagli e sarà lui a riferirvi, non è una semplice illustrazione di un progetto. E’ stato un tema complesso e avverrà anche la firma di un protocollo di intesa tra la Provincia, i Comuni di Santena e Villastellone. Un atto che ci consentirà di partire concretamente perché noi come Provincia, già nel bilancio di quest’anno, abbiamo inserito le risorse necessarie per realizzare la circonvallazione, e l’opera abbiamo inserita nel bilancio triennale. Dunque oggi non parliamo soltanto di una opinione, ma di cose concrete».
Franco Campia, assessore ai Trasporti e alle grandi infrastrutture, ha spiegato: «Questa non è una delle tante strade che la Provincia realizza, ma per molti versi è un caso particolare. Almeno per tre ragioni. Una prima ragione è che questa strada rappresenta un tassello del cosiddetto anello esterno che la Provincia – ancora dai tempi del mitico ingegner Camoletto – 40 anni fa ha studiato intorno alla conurbazione di Torino. Non il secondo anello di tangenziale, ma un secondo anello di strade scorrevoli, esterno alla tangenziale, che consente di distribuire il traffico. Questa circonvallazione da un lato si appoggia alla circonvallazione est di Santena, che dopo molte sofferenze è stata messa a punto in anni passati e, dall’altra parte, si appoggia sulla strada che, da Villastellone, va verso Moncalieri. Dunque si tratta del tassello di un’opera più complessa che interessa più Comuni. Come vedremo coinvolge pesantemente il comune di Santena, seppure i metri lineari che si percorrono sul territorio santenese siano pochi. Però i problemi che la strada si è portata dietro rispetto a Santena sono stati parecchi».
Campia ha continuato: «Questa strada attraversa territorio agricolo e lambisce terreni di grande interesse storico ambientale, la villa Morra di Villastellone. Si tratta di uno dei più bei parchi che abbiamo in Provincia di Torino. E quindi la progettazione doveva andarci molto cauta per non fare danni in tale ambiente di pregio. Ci siamo mossi con molta cautela. Abbiamo rafforzato i nostri uffici che hanno predisposto i progetti in casa, con la consulenza di un architetto, esperto in inserimento ambientale e infrastrutture, perché volevamo essere sicuri di non fare danni. Credo di poter dire che il progetto porta a casa questo risultato».
L’assessore della Provincia ha ricordato le tappe sin qui percorse: «Venne fatta una prima stesura di questo progetto che era coerente con il piano regolatore di Villastellone e che, se ricordo bene, era compatibile anche con le previsioni del Comune di Santena. A un certo punto mi sono preso la responsabilità di fare modificare questo progetto perché – ragionando – abbiamo visto che era possibile immaginare una soluzione simile alla precedente, ma con aspetti migliorativi e che consentiva di accorciare il percorso di qualche centinaio di metri, ma soprattutto permetteva di risparmiare terreno agricolo. Ora, limitare il consumo del suolo e risparmiare terreno agricolo – ma in generale ridurre il consumo del suolo per nuove infrastrutture – è uno degli input che noi, come le amministrazioni tutte, ci siamo dati. Chiunque oggi si occupi di pianificare e progettare si rende conto che il suolo libero – specie se è agricolo ma non solo – è un bene sempre più carente e quindi occorre limitarne il consumo. Si è intravista la possibilità di far passare questa strada nel territorio del Comune di Santena, in attraversamento di un grande lotto di proprietà della Fiat, ormai non più utilizzato. Questa possibilità è stata esplorata e si è visto che era praticabile. Ci siamo resi conto però che questo nuovo percorso poteva rivelarsi insidioso per la Provincia in quanto un conto è espropriare terreni agricoli e un altro è espropriare dei terreni a destinazioni industriale. Si è quindi pensato che fosse il caso di studiare una triangolazione con Santena e con la Fiat – proprietaria dei terreni – per vedere se era possibile, senza danneggiare nessuno, fare in modo che tutti portassero a casa qualche cosa. La Fiat ha dimostrato disponibilità, nel senso che questi suoi terreni si portano dietro una dote di edificabilità che non viene sacrificata. Ragionando con il Comune di Santena si è visto che era possibile inserire il tracciato stradale nell’area della Fiat, collocando diversamente l’edificabilità che era di pertinenza di quest’area e quindi non danneggiando l’azienda, ma consentendo che questa cedesse alla Provincia, a prezzi ragionevoli, il terreno necessario per fare la strada».
Campia ha aggiunto: «il discorso con Santena si è però arricchito. Il Comune ha valutato che questa fosse l’occasione per porre sul tappeto un’altra questione, non prettamente connessa con la circonvallazione, ma che Santena si portava dietro da tempo e che è il tema di un nuovo ponte sul torrente Banna, a servizio dell’abitato, con una strada di scorrimento che togliesse un’altra quota di attraversamento veicolare dal centro cittadino, oltre alla quota già sottratta, da anni, grazie alla circonvallazione est. Su questo punto hanno lavorato anche altri uffici della Provincia. Oltre al servizio Grandi infrastrutture, hanno collaborato l’assessorato all’urbanistica, guidato dall’assessore Giorgio Giani e l’assessorato alla Viabilità, guidato da Sergio Ossola. Si è quindi individuato un tracciato per una possibile nuova circonvallazione ovest di Santena che si porta dietro un nuovo attraversamento del Banna, anche se collocato in altra posizione rispetto a quella che Santena aveva individuato in un primo tempo, alcuni anni fa. Oggi, con la firma di un accordo tra la Provincia e i due Comuni si regolano una serie di atti amministrativi che dovranno essere compiuti. Il progetto di circonvallazione di Villastellone, per come è stato definito non è conforme ai due piani regolatori. I due Comuni dovranno predisporre le relativi varianti. Il Comune di Villastellone, su cui ricade l’80 per cento della lunghezza del tracciato, ha già impostato la variante. Santena è toccato dalla circonvallazione per un tratto molto più limitato, ma fondamentale ai fini dell’acquisizione di parte dell’area industriale. Su questo punto va detto che aiuteremo il Comune di Santena per la realizzazione di questa variante». L’assessore ha continuato: «Nell’ambito del protocollo d’intesa, il Comune di Santena trasferisce alla Provincia un importo finanziario che aveva acquisito come contributo per il terzo ponte sul Banna, opera che la Provincia, in futuro, si impegnerà a realizzare nell’ambito della nuova circonvallazione ovest. Nel piano territoriale di coordinamento, che la Provincia sta redigendo, verrà inserita questa nuova opera su Santena, che attualmente non era prevista».
I tecnici della Provincia hanno sottolineato alcuni aspetti tecnici della circonvallazione di Villastellone. «La circonvallazione ha una lunghezza di quasi due chilometri – hanno spiegato –. Rispetto alla soluzione iniziale presenta un minore consumo di suolo agricolo: il tracciato è più corto; viene utilizzata una parte dell’area industriale ormai dismessa. E’ previsto un interramento della circonvallazione con un sottopassaggio rispetto alla ferrovia. Sarà costruita una sorta di galleria artificiale a cielo aperto; per oltre il 40 per cento della lunghezza la nuova circonvallazione sarà interrata. Chiaramente l’impatto sul territorio di questa zona ne trarrà forti benefici. La circonvallazione di Villastellone viene realizzata su un territorio che è in fascia b e in fascia a del Pai, ovvero in area esondabile. Interrando l’arteria stradale consente di stare al di fuori di questa fascia per una buona parte del tracciato. Esiste poi l’intenzione di utilizzare il terreno di scavo per la parte dove la strada corre in rilevato, a un metro di altezza rispetto al piano di campagna. La circonvallazione è una strada di tipo C1, con larghezza totale di metri 10,50. Dai dati disponibili abbiamo visto che l’area, nel passato ha subito inondazioni con l’altezza dell’acqua che variava da 30 a 70 centimetri. Tenere il piano della strada a un altezza superiore al metro dovrebbe scongiurare allagamenti della sede stradale. In corrispondenza della strada dell’Aigotta è previsto un ponte di scavalcamento del canale del Gallet e di questa strada. Tale manufatto permetterà di mantenere al di sotto un passaggio che potrà essere utilizzato dai mezzi agricoli per accedere alle varie aree che verranno comunque frazionate dal passaggio della nuova circonvallazione. Verranno anche realizzate strade laterali per permettere la circolazione. La circonvallazione si collegherà sulla 393 con una rotonda, nei pressi dell’area industriale».
L’assessore Campia ha annunciato ai presenti che, nella mattinata, la Giunta della Provincia aveva inviato a gara tutti gli interventi per la messa in sicurezza della strada 393. I tecnici hanno spiegato che «per la realizzazione della circonvallazione è previsto un costo di 7milioni e 100mila euro». Secondo i tecnici «L’accordo con Fiat permetterà anche di risparmiare parecchi soldi per l’acquisizione dell’area industriale». Da ultimo hanno ricordato alcuni aspetti operativi: «I rilievi sulle coltivazioni interessate dal tracciato saranno compiuti in primavera. Poi inizieremo a disegnare il progetto definitivo. Non appena i Comuni avranno pronte le varianti disporremo del progetto definitivo. Partiremo anche con la procedura espropriativa: proveremo a sondare i proprietari dei terreni per vedere se ci sono possibilità di arrivare alla cessione bonaria. Abbiamo visto che questo modo di procedere porta a una riduzione dei tempi per la realizzazione dell’opera».
La parola è quindi passata a Benny Nicotra, sindaco di Santena: «Finalmente abbiamo partorito – uso questo termine perché alla fine questo travaglio, per svariate ragioni, è stato lungo. Come ha detto prima l’assessore Campia è stato fatto un lavoro veramente molto delicato. Quando io, nel passato, parlavo di mettere in sicurezza la mia città, lo facevo a ragion veduta. Nell’anno 1994 Santena è stata l’unica città della Provincia di Torino a subire l’esondazione. Di colpo 2.700 famiglie si sono ritrovate senza abitazione. Il sistema commerciale cittadino è andato in tilt. Il terzo ponte sul Banna è essenziale per mettere in sicurezza la città di Santena. Noi oggi disponiamo di due ponti: quello sulla circonvallazione e quello, ricostruito, su via Cavour».
Nicotra ha aggiunto: «Quando sono stato ricevuto dal professor Fassino del Magispo, oggi Aipo, mi aveva detto: “Qui figlio mio ci va un terzo ponte per poter scappare via in caso di nuova alluvione”. Perché purtroppo l’abitato di Santena è collocato nel basso di una sorta di bacino. Io sono un ragioniere e mi intendo di bilancio e di amministrazione aziendale. Quando sono arrivato a Santena e ho visto la chiesa costruita in alto ho riflettuto. In genere le chiese sono a livello della strada, in modo che possano essere raggiunte facilmente anche dagli anziani che spesso hanno problemi di deambulazione. Questo fatto della chiesa mi ha fatto pensare che la città fosse a rischio esondazione. E allora il terzo ponte mi serve. Quando sono arrivato in Parlamento mi sono dato da fare per ottenere un po’ di soldi a fondo perduto per costruire questo nuovo ponte. Per questa opera ho ottenuto 500mila euro. Per la verità io avevo chiesto 5 milioni di euro. Oltre a interventi per Santena, ho chiesto e ottenuto risorse anche per il Comune di Villastellone. In Parlamento le richieste erano davvero tante e non è stato possibile soddisfarle tutte perché la torta era piccola: per accontentare tutti i colleghi parlamentari sono state tagliate tante piccole fette. In tutto a me toccarono più di 2milioni di euro: parte dei fondi sono andati alla casa alpina di Brusson, della parrocchia di Santena, perché altrimenti il parroco entrava in una situazione un po’ delicata. Dunque, una volta ottenuti i 500mila euro per il ponte ho chiesto aiuto alla Provincia. Oltre il ponte bisognava realizzare un’opera che consentisse di snellire il traffico veicolare della zona ovest della città. Ho avuto diversi incontri con l’assessore Campia e con l’assessore Ossola, come con Saitta. Alla fine siamo arrivati alla firma di oggi: abbiamo raggiunto un qualcosa di veramente esemplare e, per questo, dico grazie a Villastellone e alla Provincia, a nome della mia città. Lavorando per questo obiettivo mi sono subìto trovato in sintonia con il presidente Saitta. Lavorando per i cittadini non c’è colore politico che possa dividere. Quando si devono raggiungere determinati obiettivi si lavora tutti insieme per arrivare alla meta».
Nicotra ha chiuso ricordando che lunedì 23 la Giunta di Santena aveva approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Provincia di Torino, il Comune di Santena e il Comune di Villastellone. Benny Nicotra ha segnalato: «nell’approvare l’intesa l’amministrazione ha modificato leggermente l’articolo 5, quello relativo agli impegni che si assume la provincia di Torino». Benny ha continuato: «la firma di oggi pone fine alle malelingue che sostenevano che Nicotra osteggiava la circonvallazione di Villastellone. Tutt’altro. Occorreva solamente risolvere anche il grave problema della città di Santena. Non è stato facile ma alla fine l’obiettivo l’abbiamo raggiunto. In questi mesi ho costantemente monitorato la situazione, sollecitando e spronando. L’amico Antonio Saitta, essendo siciliano come me, ha capito quale poteva essere l’esigenza di un terrone come me».
Dopo un po’ di attesa – il tempo necessario perché gli uffici apportassero le modifiche allo schema di protocollo proposte da Santena, si è arrivati alla firma.
filippo.tesio@tin.it