SANTENA – 1 maggio 2009 – L’Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po – ha comunicato al Comune di avere reperito le risorse necessarie per effettuare i lavori di messa in sicurezza del tratto di sponda del torrente Banna tra vicolo Banna e il depuratore e del tratto di sponda tra il campo sportivo della Trinità e vicolo sant’Elia. Nel prossimo consiglio comunale verranno proposte le variazioni di bilancio per realizzare le opere. Il sindaco ha spiegato che questi fondi, grazie ad un suo intervento, non saranno conteggiati per il Patto di stabilità: Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, replica: «Non è così, i fondi per le calamità naturali e le relative ricostruzioni e messa in sicurezza sono sempre stati fuori Patto».
Durante il consiglio comunale di lunedì 27 aprile scorso, il sindaco Benny Nicotra ha informato: «Nei mesi scorsi il consiglio comunale aveva approvato due delibere relative a convenzioni tra il Comune e l’Aipo, in merito ai lavori di difesa di sponde in destra orografica del torrente Banna, nel tratto comprese tra vicolo Banna e il depuratore e in merito ai lavori di difesa in sponda sinistra, nel tratto compreso tra il campo sportivo e vicolo sant’Elia. L’Aipo ci ha comunicato di avere reperito le risorse per realizzare questi due interventi. Per i lavori la somma prevista è di 500mila euro. Santena ha chiesto un parere alla presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento Protezione civile, nella persona di Guido Bertolaso, per sapere se il costo di queste opere possa essere escluso dal calcolo del saldo finanziario ai fini del Patto di stabilità. La notizia è che, il 20 aprile scorso, il dipartimento ha risposto in modo affermativo. Alla luce di questo parere si è proposta all’Aipo di modificare le due convenzioni».
Nicotra ha aggiunto: «Nella prossima seduta del consiglio comunale verranno proposte le variazioni al bilancio per avviare la procedura di realizzazione delle opere nei due tratti di sponda. La responsabile del dipartimento Protezione civile che rappresenta la presidenza del consiglio dei ministri spiega che siccome l’intervento sulle sponde segue le dichiarazione dello stato di emergenza, i finanziamenti sono da escludersi dal calcolo del saldo finanziario relativo al Patto di stabilità. In poche parole possiamo finalmente procedere nel mettere in sicurezza l’intero tratto del Banna. Con quest’ultima fase anche i cittadini di Tetti giro potranno tirare un sospiro di sollievo».
Sulle dichiarazioni del sindaco, relative all’esclusione di questi fondi dal patto di stabilità, Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati–Udc, come sovente avviene, contesta l’esattezza delle affermazioni del sindaco compiute in consiglio comunale che riprendono quanto dichiarato pochi giorni prima al principale quotidiano torinese. Roberto Ansaldi, calmo e pacato, spiega: «Il nostro sindaco ha asserito, in consiglio e in una recente intervista al quotidiano La Stampa, di aver sbloccato i fondi per completare la terza ed ultima fase della difese spondali del Banna – con una telefonata a Bertolaso – togliendoli dal Patto di stabilità. Non è così, la verità è la seguente: i fondi per le ricostruzioni non sono mai entrati nei parametri del patto di stabilità». Ansaldi documenta: «Ai fini di chiarire completamente l’argomento la circolare 2/2009 della Ragioneria generale dello Stato, invitava i Comuni a rivolgersi al dipartimento della Protezione civile. Il Comune di Santena, a scanso di equivoci, ha posto il quesito per lettera e per lettera-letta dal sindaco nell’ultimo consiglio comunale – il dipartimento ha confermato ciò che sapevamo già da anni. E cioè i fondi per le calamità naturali e le relative ricostruzioni e messa in sicurezza sono sempre stati fuori Patto».