Santena, Falcocchio chiede chiarimenti alla Laria che nega di avere annunciato la chiusura

SANTENA – 18 maggio 2009 – Giuseppe Falcocchio, assessore allo Sviluppo economico, interviene rispetto alla retromarcia della Laria che, dopo avere annunciato agli amministratori la chiusura a breve dello stabilimento dei Ponticelli, nell’incontro con i sindacati – all’Unione industriale – ha fatto retromarcia, negando tutto, e ha firmato la conferma del piano siglato in sede regionale.

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L’assessore Giuseppe Falcocchio, premette che parla «a titolo personale» e ripercorre la vicenda: «L’amministrazione ha chiesto alla Laria un incontro ufficiale, che è avvenuto l’8 aprile scorso. Volevamo conoscere dalla proprietà il piano industriale prima di incontrare e confrontarci con i sindacati e le Rsu. Dell’incontro dell’8 aprile scorso esiste un verbale, redatto dal dirigente dell’Ufficio legale del Comune. Lì sopra è riportato che la Laria ci aveva annunciato la chiusura dello stabilimento santenese entro fine anno. A fronte di questo documento esigo spiegazioni e mi riservo di intraprendere iniziative legali a mia tutela. Non accetto di passare per uno che non ha capito o ha frainteso. Il verbale è chiaro, invece la Laria una settimana ci dice che chiude, un’altra che non chiude e poi afferma che ha detto che chiude ma non si doveva far sapere. L’amministrazioen con la Laria ha avuto un incontro ufficiale, mica eravamo al “bar sport”. Esigo spiegazioni e voglio anche capire se quando abbiamo incontrato la Laria chi ha parlato – il dottor Dalla Chiara – era titolato a farlo. Detto questo io sono ben felice cha la Laria non chiuda, ma – a questo punto – vorrei avere qualche certezza in più sulla versione che devo ritenere valida. E penso che lo vogliano sapere anche gli operai dello stabilimento santenese».

Sin qui l’assessore Falcocchio. Il sindaco Benny Nicotra non intende commentare il repentino cambio di rotta della Laria e spiega: «Sono felice che i problemi della Laria si siano risolti: fa nulla se noi abbiamo capito male, l’importante è che la fabbrica non chiuda». Più o meno sulla stessa linea Domenico Trimboli, vicesindaco, che glissa e aggiunge ironico: «In questa vicenda non è importante la figura che possiamo fare noi  amministratori se diciamo di avere capito male o non compreso per bene quanto ci ha riferito la Laria durante l’incontro; quello che conta è che lo stabilimento resti aperto».