Santena, in consiglio una mozione sugli incidenti davanti al centro commerciale La Clessidra

SANTENA – 27 maggio 2009 – Sulla strada statale 29 Torino-Asti, di fronte al centro commerciale La Clessidra, di recente, ci sono stati due incidenti. Sul tema, Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei moderati-Udc, e Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, hanno presentato una interpellanza che è stata discussa nel consiglio comunale di lunedì 25 maggio scorso. Di seguito il documento e la discussione in consiglio.

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In aula l’interpellanza dei consiglieri Ansaldi e Galizio è stata letta da Santino Cascella, presidente del consiglio comunale.
Di seguito il testo.

Considerato che nelle ultime settimane sulla strada statale 29 di fronte al centro commerciale la clessidra sono accaduti due incidenti stradali tra veicoli che si immettevano sulla stessa arteria provenendo/entrando nel centro commerciale;
-visto che il traffico veicolare in quella zona si è recentemente intensificato per insediamenti recenti di attività commerciali ubicatisi sempre in zona e in particolare nel lato opposto a La Clessidra;
-stante l’assoluta necessità istituzionale – tutto ove possibile – di operare a favore della sicurezza con le forme di prevenzione agendo in particolare sulla rimozione delle cause di incidenti stradali;
-considerato altresì che il Consiglio comunale ha deliberato di inserire in quel contesto di evidente pericolosità e di conflitto viario una rotonda finalizzata da un lato a ridurre la velocità e dall’altro a canalizzare il traffico evitando le intersezione tra veicoli.
Si richiede
-all’amministrazione comunale perché tale opera non sia stata eseguita;
-quali siano le previsioni temporali per la relativa costruzione da parte dei privati così come previsto dagli atti;
-se sono previste misure provvisorie e quali, in attesa del completamento dell’opera, finalizzati alla salvaguardia dell’incolumità delle persone.

domenicotrimboli-cc25mag09Terminata la lettura dell’interpellanza, la risposta è arrivata da Domenico Trimboli. Il vicesindaco ha letto questa risposta preparata dagli uffici: «S’informa che l’iter amministrativo relativo alle opere di urbanizzazione – da realizzare direttamente dalla società L.M. Costruzioni srl – in merito alla nuova costruzione di un nuovo fabbricato a uso centro commerciale, inserito in piano esecutivo convenzionato in area Ipn su via Asti, è in corso e, in particolare, l’opera è stata sottoposta al vaglio del settore Viabilità della Provincia, il quale ha imposto modifiche ed integrazione alla progettazione nel rispetto del recepimento della Dcr n. 347-42514/2003 e della Dcr n. 59 – 10831 del marzo 2006, in materia di programmazione commerciale e Piano unitario di coordinamento, approvato con deliberazione consiglio comunale n. 12 del 28 aprile 2008».
Il vicesindaco ha continuato: «Tale piano prevede la regolamentazione dell’impatto veicolare proprio sulla ex strada statale 29, attraverso la realizzazione di una serie di rotonde che hanno il compito di risolvere definitivamente il problema degli incroci a raso. Il programma sarà realizzato secondo stralci funzionali, di cui il primo è sicuramente quello di fronte al centro commerciale La Clessidra, per il quale la fase definitiva, concertata dagli attuatori con Provincia e Comune, sta per essere conclusa e sottoposta formalmente ai competenti uffici provinciali per i dovuti pareri di competenza. A questa fase seguirà quella della stipula di apposita convenzione tra attuatori, Provincia e Comune, che recepisca le direttive del Puc e definisca i dettagli tecnici dell’opera. Le realistiche previsioni per i prossimi mesi, sono di approvare in ambito di consiglio comunale, la bozza di convenzione e l’allegato progetto. A seguito del progetto esecutivo, saranno appaltate le opere a carico del privato».
Domenico Trimboli ha aggiunto: «Per quanto riguarda le misure provvisorie, in attesa del completamento dell’opera, si evidenzia come queste fossero già previste nell’ambito del permesso di costruire n. 338 del 30 giugno 2006: “In attesa del rilascio della concessione provinciale per i nuovi accessi all’ex strada statale 29, così come progettati, sarà necessario utilizzare, nel più rigoroso rispetto del codice della Strada, sia della viabilità della via Quaglia sia quella della strada Antica di Chieri/strada vicinale dei Ponticelli, in modo da impedire, anche attraverso apposita segnaletica, pericolose situazioni di attraversamento non consentito della carreggiata stradale in prossimità del centro commerciale di cui trattasi”».

Sin qui la risposta del vicesindaco. Il presidente del consiglio Cascella ha chiesto al consigliere Roberto Ansaldi se si riteneva soddisfatto della risposta. Ansaldi ha detto: «Sono soddisfatto. Almeno la risposta è stata data in maniera esaustiva. Non sono soddisfatto dalla qualità della risposta. Intanto, la Provincia ha già dato parere positivo il 27 di febbraio 2009; è da allora, che la rotonda è fattibile. E la lettera della Provincia elenca anche le prescrizioni tecniche con cui devono essere fatte queste rotonde. Quindi è dal 1° di marzo che, almeno in teoria, avrebbero potuto partire i lavori». Roberto Ansaldi ha continuato: «Con l’interrogazione ho chiesto quando saranno disponibili le rotonde; beh, dal tipo di risposta che ho avuto, credo che se ne parlerà verso fine anno. Mi avete detto che occorre ancora firmare la convenzione, procedere con l’appalto, poi potranno partire i lavori ecc, Dunque, saranno altri sette o otto mesi di attesa, prima di vedere realizzata la rotonda. Io dico che se gli incidenti manterranno la frequenza degli ultimi tempi – uno a settimana – non va molto bene che noi, come amministrazione, non facciamo nulla per velocizzare i tempi. Io non so che cosa bisogna fare, perché non sono un tecnico di viabilità. Venerdì scorso, alle sette di sera – a me l’hanno raccontato – è successo un mezzo disastro; la macchina che è stata urtata ha compiuto tre giri su se stessa ed ha terminato la sua corsa al di là del muretto, di circa 50 centimetri, che divide la carreggiata principale dalle strade laterali di servizio. Dunque siamo in presenza di un punto a estrema pericolosità. Lasciare questa situazione per altri sette mesi mi sembra veramente mettere a rischio e a repentaglio la vita dei santenesi – e anche dei non santenesi – che transitano davanti a questo centro commerciale. Io, se fossi in voi, cercherei di stringere un po’ i tempi con la proprietà, anche perché – a onor del vero, se vogliamo essere completi – l’atto di vincolo l’hanno firmato ormai un anno e mezzo fa. Di tempo per pareri e pratiche ne è già trascorso parecchio. Un iter di anno e mezzo mi sembra un tantino lunghetto».

robertoansaldi-27mag09Roberto Ansaldi ha aggiunto «Non vorrei che passasse il principio per cui la proprietà ha i suoi tempi, la Provincia ha i suoi tempi e l’amministrazione comunale non può fare altro che subire lungaggini e burocrazia. Tutto questo non va niente bene se – nel frattempo – la gente rischia la pelle. Cerchiamo dunque di accorciare questi tempi; io chiedo un impegno in questo senso. So bene che l’intervento lo deve fare il privato. Però il privato – se vogliamo essere corretti fino in fondo – avrebbe dovuto aprire il centro commerciale solo dopo avere realizzato tutte le opere di urbanizzazione. Io penso che possiamo anche capire che le opere di urbanizzazione magari ritardino di qualche mese, ma poi vanno terminate celermente. Invece, dopo un anno e mezzo di apertura – come dite nella relazione – serviranno ancora parecchi mesi per vedere realizzata la rotonda. A me va bene che si rispettino i tempi del privato, ma non a discapito della pelle della gente».
A questo punto è intervenuto Santino Cascella: «Come avviene spesso, anche in questo caso si sono trascurate elementari norme di sicurezza. Sarebbe stato meglio realizzate tutte le infrastrutture per mettere in sicurezza il traffico prima di aprire il centro commerciale. Invece è avvenuto il contrario perché, nei fatti, sta diventando prassi corrente trascurare le norme di sicurezza».

domenicogalizio-27mag09La discussione è continuata con Domenico Galizio: «Sull’argomento ho solo un commento, che non vuole essere una accusa a nessuno, anche perché questa volta non ho individuato qualcuno da accusare. La risposta sentita questa sera dal vicesindaco mi conferma una mia antica convinzione: i misfatti peggiori sono quelli compiuti ai sensi di legge. Perché, di fatto, rimangono misfatti, ma nessuno è perseguibile. Allora io qui mi limito a constatare che lì c’è un’attività commerciale di notevole importanza che, fortunatamente per i privati titolari, ha avuto un certo successo. Mi sembra che sia più di un anno che il centro commerciale è in attività. E questi signori fanno i loro affari, ed è giusto che li facciano. Invece, le infrastrutture che servono agli utenti – che poi sono quelli che portano i soldini a quella struttura –  sono ancora da realizzare. E a supporto dei ritardi vengono citate normative, delibere e altri accidenti del genere, tanto che sembrerebbe che la realizzazione della rotonda sia stata impedita dalla burocrazia. Io dico che un Paese civile non può avere delle leggi che consentono questo; poi, i responsabili di questa situazione, cercateli voi».

filippo.tesio@tin.it