SANTENA – 16 luglio 2009 – L’Ages ha avviato la procedura di mobilità: decorre dal 27 luglio fino al 24 settembre 2009 e riguarderà 47 persone. Il verbale di accordo è stato siglato il 14 luglio scorso. Di seguito una intervista a Enrico de Paolo, sindacalista della Filcem Cgil. Tra le notizie che arrivano dall’intervista c’è la speranza di vedere allungato, di almeno sei mesi, il periodo di amministrazione straordinaria.
Enrico de Paolo, spiega: «La procedura di mobilità interessa 24 persone dello stabilimento di Santena e 23 dell’unità di Asti ed è partita dal 1° luglio scorso. Innanzitutto va detto che in questa fase, caratterizzata da una profonda crisi, molte aziende hanno fatto o faranno ricorso alla mobilità; in tante realtà aziendali questo, purtroppo, rappresenta la normalità. Sinora l’Ages non aveva mai ritenuto di utilizzare la mobilità per ridurre il personale. Si tratta di una pratica cui fanno ricorso gran parte delle aziende dell’indotto auto. Il commissario giudiziale ha ritenuto di far ricorso a questo strumento anche perché c’erano le persone disponibili a essere collocate in mobilità. Il provvedimento coinvolge anche alcune persone del gruppo Ages del sito produttivo di Frosinone che – a seguito degli scorpori aziendali – sono comunque finite in carico allo stabilimento di Asti».
«L’utilizzo della mobilità sarà comunque temporaneo e limitato al 25 settembre 2009 – aggiunge Enrico de Paolo –. L’azienda avrebbe potuto fare ricorso a questo strumento per la durata di 120 giorni. Una cosa deve essere chiara: per individuare i soggetti che faranno ricorso alla mobilità sarà utilizzato il criterio della cosiddetta volontarietà. Dunque, entreranno in mobilità solo coloro che non si opporranno a questo provvedimento. Rientreranno anche coloro che, in questi mesi, hanno trovato altrove una collocazione lavorativa: infatti le aziende che assumono lavoratori in mobilità beneficiano di sgravi contributivi. Per altri addetti dell’Ages il provvedimento di mobilità consentirà loro di arrivare al traguardo della pensione».
Enrico de Paolo aggiunge: «Oltre al verbale di accordo sulla mobilità, la riunione avvenuta il 14 luglio scorso, è stata l’occasione per chiedere notizie in merito alle prospettive dell’Ages. E’ chiaro che l’attuale fase di profonda crisi della domanda che investe anche il settore auto ha provocato una generale riduzione della domanda di mercato della componentistica in gomma e metallo: e questo davvero non aiuta il lavoro che il commissario giudiziale Maurizio Civardi e i suoi collaboratori stanno portando avanti per risanare e rendere appetibile l’Ages ai compratori. Da quanto sappiamo sono stati compiuti e sono in corso tentativi con alcune aziende, che prevedono ipotesi sia di fusione sia di acquisizione. La pesante situazione economica che ha investito il settore automotive sta comunque rendendo non facile il lavoro di risanamento».
«Seppur in un contesto tutt’altro che facile arrivano comunque alcuni segnali positivi – aggiunge Enrico de Paolo –. Il Ministero, con la procedura di amministrazione straordinaria, aveva concesso la cassa integrazione straordinaria per un anno, con autorizzazioni di sei mesi in sei mesi. La scadenza è quindi prevista il 30 novembre 2009. Dalle informazioni che ci sono arrivate il Ministero sarebbe intenzionato a concedere all’Ages altri sei mesi di cassa. Il commissario giudiziale è orientato a compiere questa richiesta. Inoltre, successivamente potrebbero poi ancora arrivare altri sei mesi di cassa. In questo modo l’amministrazione straordinaria potrebbe andare avanti ancora un anno. Tutto questo potrebbe consentire di proseguire con il risanamento del gruppo, sperando anche in una ripresa del settore automotive e, in generale, di quello meccanico. La notizia della possibilità di un prolungamento dell’attività di amministrazione straordinaria va accolta positivamente. Noi riteniamo che se il commissario ha bisogno di più tempo per risanare i conti dell’Ages è ragionevole pensare che nessuno dovrebbe impedire che questo avvenga. Dunque sembrano esserci buone probabilità che la procedura di amministrazione controllata possa continuare fino al 30 novembre 2010. Senza cadere in formulazioni troppo ottimistiche si può affermare che per ora, quasi sicuramente per l’Ages dovrebbero esserci altri sei mesi di amministrazione e poi, è sperabile che arrivi anche la concessione di ulteriori sei mesi. Si tratta di un risultato attualmente non certo, ma che sarà possibile raggiungere».
Enrico de Paolo, aggiunge ancora: «Dalle informazioni che abbiamo il commissario ha in corso trattative con alcuni clienti per cercare di acquisire nuove commesse. Per le prossime settimane la situazione lavorativa sarà questa: nell’ultima settimana di luglio per tutti è prevista cassa integrazione. In agosto partiranno le ferie per chi ha maturato questo diritto; gli altri resteranno in cassa. L’azienda si prepara a chiudere i cancelli per cinque settimane. Ancora una volta ricordo che la crisi del settore vedrà molte aziende – non solo quelle in crisi o in amministrazione controllata – effettuare un lungo periodo di ferie per ovviare alla mancanza di commesse. I cancelli riapriranno a fine agosto. Allora faremo il punto con il commissario e – alla luce delle commesse – potremo avere qualche notizia in più sulle prospettive e ragioneremo sulle richieste di cassa fino al termine dell’anno 2009».
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