SANTENA – 23 agosto 2009 – Nell’intervento che segue Edoardo Tamagnone, già assessore alla Cultura della Giunta santenese guidata da Benny Nicotra, interviene facendo il punto sul dibattito estivo relativo al 150° dell’Unità d’Italia. L’intervento è stato postato sabato 22 agosto da Tamagnone nel suo blog http://tamagnone.blogspot.com
Il dibattito estivo su Italia 150
Facciamo il punto sul dibattito estivo sul 150° dell’Unità d’Italia. Il 23 luglio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scrivendo al Presidente pro tempore del Comitato Italia 150 Antonio Saitta si complimenta per il lavoro svolto ma esprime preoccupazione per le celebrazioni. Il Capo dello Stato si rivolge quindi al Governo chiedendo rassicurazioni sulle celebrazioni del 2011.
In una calda estate monopolizzata dalle proposte leghiste in merito ai salari parametrati al reale costo della vita, all’insegnamento dei dialetti a scuola e alle polemiche sull’inno nazionale, si innesta un ampio dibattito sul valore del 150° dell’Unità d’Italia. La Lega Nord chiede che non tengano manifestazioni elefantiache per il 2011.
Il Senatore del PdL Enzo Ghigo propone invece una lotteria ad hoc per finanziare il 150° dell’Unità d’Italia. Il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo parla di una unificazione irrealizzata con un Paese europeo ed un altro africano. Negli stessi giorni le statistiche dimostrano che il costo dei servizi sia molto differente tra Nord e Sud del Paese.
Il sociologo Luca Ricolfi invita la classe politica a prendere atto che esistono due Italie e che la divisione del Paese risale alla rivoluzione incompiuta del Risorgimento. Ricolfi sostiene in particolare che il rispetto dei vincoli europei prima e la crisi economica poi impediscano concretamente al Nord di trasferire risorse al Sud. Pochi giorni prima il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti aveva proposto un “Piano Marshall” per il Sud, definendo la secolare “questione meridionale” una questione nazionale. La proposta del Governo giungeva all’esito di un duro confronto con numerosi parlamentari meridionali del PdL che avevano ventilato la nascita di un “Partito del Sud”.
In merito al progetto di Italia 150, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia una revisione dei progetti a causa della crisi, mentre il Ministro della Difesa Ignazio La Russa dichiara che le Forze Armate sono a disposizione per l’organizzazione dei grandi eventi previsti nel 2011. Intanto il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini interviene in merito al patriottismo e lo ripropone come collante dell’unità nazionale, inteso però come fedeltà ai valori della Costituzione. Interviene anche in merito al tema della cittadinanza ed auspica che i nuovi Italiani non vengano assimilati alla nostra cultura ma partecipino attivamente alla vita collettiva, facendo propri i valori della Repubblica.
E’ il 19 agosto quando interviene nuovamente il Capo dello Stato. Napolitano chiede chiarimenti sul programma di iniziative cui pensa il Governo per il 150° dell’Unità d’Italia. Il giorno successivo il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi prende atto del ritardo nella preparazione dell’evento del 2011 e accusa i ministri leghisti di bloccare ogni decisione del Governo in merito. Ciampi distingue tra le opere pubbliche da realizzarsi in relazione all’anniversario – che il Governo si è impegnato a finanziare – e le iniziative di carattere celebrativo, che il Comitato dei Garanti che presiede non ha ancora potuto discutere perché non sono ancora state presentate.
Al culmine di questo ampio ed articolato dibattito, la Padania del 21 agosto denuncia in prima pagina l’incuria in cui versa la tomba di Cavour a Santena, segno – secondo il quotidiano leghista – dell’ipocrisia con cui le istituzioni pubbliche si rivolgono al Risorgimento. A questo punto il Presidente della Repubblica diffonde il contenuto della lettera inviata al Governo: Napolitano chiede di procedere con un programma di interventi meno ambizioso vista la grave congiuntura economica, puntando prevalentemente su iniziative di carattere culturale, dirette a rappresentare la nostra identità nazionale.
In questo clima surreale, tra la rivalutazione delle lingue regionali e la presa d’atto della divisione tra Nord e Sud, spinte autonomiste e tagli al bilancio, ci si avvia verso l’appuntamento del 150° dell’Unità d’Italia. Non una rievocazione del passato ma uno sguardo al futuro, all’Italia che verrà. Non una celebrazione retorica ma una seria riflessione sul processo di unificazione e sull’assetto dello Stato. E il 2011 potrebbe diventare l’occasione per celebrare l’unità nazionale e il nuovo assetto federale.
Edoardo Tamagnone
INFO http://tamagnone.blogspot.com/2009/08/il-dibattito-estivo-su-italia-150.html