SANTENA – 24 agosto 2009 – “In arrivo 50mila euro per la tomba di Cavour”, questo il titolo di un articolo pubblicato ieri, 23 agosto, dal quotidiano torinese La Stampa a pagina 59. Lo riportiamo qui di seguito.
La Stampa
23 agosto 2009 – pagina 59
“In arrivo 50 mila euro per la tomba di Cavour”
Di certo c’è soltanto che la tomba di Camillo Benso conte di Cavour verrà messa a posto al più presto. Già prima delle polemiche della Lega, che ha attaccato la Regione sullo stato di manutenzione della cappella funebre dei Cavour a fronte delle richieste di contributi per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, c’era un impegno preciso della Fondazione Cavour: «La benemerita consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino mi ha già dato la disponibilità a farsi carico del costo. Tutto questo è stato possibile per il tramite dell’autorevole del gruppo piemontese dei Cavalieri del Lavoro», ha detto Nerio Nesi, vicepresidente della Fondazione che due giorni fa aveva definito non accettabile la scarsa entità dei fondi concessi dallo Stato alla Fondazione che deve gestire la cripta Cavour (7.500 euro dal ministero e 12mila dal Comune di Torino che devono servire anche per la manutenzione del Castello adiacente). L’importo dei lavori è già definito: «Posso ora precisare – continua Nesi – che la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 50 mila euro».
Il destino della tomba di Cavour, che effetti necessita di un restyling, però pare sia stato nefasto ben prima della polemica sollevata da Roberto Cota, capogruppo alla Camera del Carroccio. Il retroscena sulla sorte post-mortem di uno dei massimi artefici dell’Unità d’Italia, lo svela il primo cittadino in carica di Santena, Benedetto «Benny» Nicotra: «La storia della cripta e delle sue condizioni di abbandono – dice puntando il dito sia contro il Comune di Torino sia contro i sindaci di Santena che lo hanno preceduto – risale agli anni 90». All’epoca – secondo quanto racconta il primo cittadino – la tomba era chiusa, inaccessibile al pubblico e in pessime condizioni esterne. «Credo – aggiunge Nicotra – che nemmeno una buona parte di santenesi sapesse che Cavour fosse sepolto nella loro città già da decenni». Poi la svolta: «Nel 1994 fui eletto sindaco e una delle prime cose che feci fu aprire la cripta. La trovammo in condizioni disastrose, inguardabili, con ragnatele, sporcizia, buio, vetri rotti». Quella volta, furono i cittadini di Santena a far presente a Nicotra che il tesoro dimenticato doveva tornare ai fasti che merita: «Come Comune ci accollammo da subito le spese di pulitura e di sistemazione delle parti danneggiate e nel 2001 venne a onorarci della sua visita Carlo Azeglio Ciampi, complimentandosi per la riapertura». Sulle condizioni attuali, Nicotra ammonisce: «Pur rispettando gli amici della Lega, mi auguro che abbiano elementi sufficienti per sostenere che si tratta di uno stato di abbandono. Le difficoltà ad usufruire di un bene di tutta l’Italia ci sono, ma abbiamo già fatto presenti le nostre rimostranze nelle sedi opportune».
La battuta che alleggerisce questa storia arriva dall’assessore all’istruzione del Comune di Santena, la leghista Patrizia Borgarello: «E pensare – ha detto – che Cavour aveva chiesto per iscritto di riposare qui nella cappella di famiglia vicino al castello».
Giuseppe Legato