Santena, “L'OPPOSIZIONE CHE NON PIACE A NICOTRA”. Intervento dei capigruppo Roberto Ansaldi e Domenico Galizio

SANTENA – 26 agosto 2009 – Roberto Ansaldi e Domenico Galizio, capigruppo in consiglio rispettivamente dell’Unione dei Moderati-Udc e Insieme per Santena, replicano al sindaco Benny Nicotra sulla situazione cittadina alla ripresa dell’attività politica.

Ansaldi e Galizio nella replica alle dichiarazioni del primo cittadino premettono: «Nel punto della situazione fatto dal sindaco a rossosantena.it dopo le vacanze estive, emerge che a Santena funziona tutto e bene – grazie alla sua opera, ovviamente – ed è colpa delle minoranze becere se la nostra città è dipinta all’esterno come una realtà in balia del degrado. Come “bun peis” ci ha pure dispensato qualche consiglio politico di come dovrebbe essere l’opposizione».

Ansaldi e Galizio continuano: «Una volta per tutte ricordiamo a Nicotra che se è vero che un terzo dei cittadini – in forza della legge elettorale maggioritaria – gli ha dato ampi poteri ed una larga maggioranza con 14 consiglieri – per poter  governare in tranquillità, è altrettanto vero che i due terzi della città ha chiesto alle altre forze – con 7 consiglieri in totale – di esercitare il ruolo di indirizzo e controllo che è previsto dalla legge: questo capita in tutti i sistemi di tipo democratico. Questa opposizione, poi, è stata molto più costruttiva di quanto Nicotra possa pensare visto che ha votato la maggioranza delle sue proposte e ha posto all’ordine del giorno questioni di puro interesse collettivo; tanto per citare qualche esempio: il fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà, le iniziative contro l’usura, la crisi delle aziende, il 2011 , il parco, la gestione del territorio».

I capigruppo Roberto Ansaldi e Domenico Galizio aggiungono: «Non siamo accomodanti come Nicotra vorrebbe e questo è vero, ma il 65 per cento del popolo non ci ha chiesto di esserlo e se lui ci propone di mettere a carico del bilancio comunale i suoi personali mega contributi od aumenta l’Irpef del 350 per cento o se si vogliono compiere speculazioni assurde e deleterie sul territorio – tanto per fare qualche esempio – l’opposizione non può che essere intransigente e ferma. Così come è normale che si chiedano rendiconti sui costi  e si pretenda che si rispettino regole sui comportamenti degli amministratori – regole che non hanno scritto le opposizioni di Santena, ma lo Stato – senza che il Sindaco si scandalizzi e paventi a giustificativo casi vagamente simili del passato».

«Parliamoci chiaro e a scanso di equivoci – aggiungono Ansaldi e Galizio –: se il sindaco ritiene che nel passato sia stato commesso qualcosa di irregolare, c’è una sola cosa che può e deve fare: mandare la pratica alla Procura della Repubblica, soprattutto in materia edilizia visto che o da Sindaco o da assessore la materia – negli ultimi 15 anni – l’ha gestita lui e, quindi, ne è il primo se non unico responsabile».

La replica dei leader dei due gruppi di minoranza si conclude così: «Sia egualmente chiaro un concetto fondamentale: il sindaco ha numeri, struttura e poteri per governare al meglio la Città e realizzare il programma presentato agli elettori; se non ci riesce  non si nasconda dietro un dito, non cerchi foglie di fico insufficienti a coprire vergogne evidenti: se le vuole trovare cerchi le cause dalle sue parti ed eviti di addossare colpe che l’opposizione non ha e non può avere».