SANTENA – 12 settembre 2009 – Giovanni Bergoglio, consigliere comunale del centro-destra, racconta le ragioni che hanno portato alla nascita del gruppo consiliare Progetto Santena.
Giovanni Bergoglio, spiega «Per prima cosa ci tengo a ricordare che la nostra non è una manovra contro il sindaco: noi con la nascita di Progetto Santena chiediamo al centro-destra cittadino un deciso cambio di rotta in campo amministrativo rispetto a quanto successo sino a oggi. Non voglio che quanto successo l’altra sera in consiglio comunale sia visto solo come una sfida tra il nostro capogruppo Edoardo Tamagnone e il sindaco Benny Nicotra: è una lettura troppo riduttiva. La nostra è stata un’azione corale. Se un singolo consigliere protesta rispetto alle decisioni prese dalla sua maggioranza non succede proprio un bel niente; se invece più consiglieri si mettono insieme la cosa è subito diversa e la protesta acquista efficacia. E questo l’abbiamo visto lunedì sera in consiglio. Noi cinque ci siamo messi insieme per avere più forza e per svolgere un’azione corale che porti frutti a tutta la città».
Bergoglio aggiunge: «Ho preso questa decisione anche per poter avere più margine di libertà in consiglio comunale. Tra le altre cose chiederemo alla maggioranza che sostiene il sindaco più informazione e maggiore condivisione rispetto alle decisioni che si andranno ad assumere. Sinora di informazione ne abbiamo vista troppo poca».
«La nascita di Progetto Santena è stata un maturare fisiologico rispetto a una serie di situazioni che non ci hanno convinto del tutto – continua Bergoglio –. Determinate scelte inizialmente ci sono sembrate giuste, ma poi si sono rivelate ben altra cosa. E questo non ci stava più bene. Dovevamo fare qualcosa, per questo si è arrivati alla costituzione di Progetto Santena. Da ora in avanti prima di decidere ragioneremo sui problemi, all’interno del nostro gruppo e poi nell’ambito di tutta la coalizione di centro-destra. Questo dovrebbe portare maggiore chiarezza sulle scelte amministrative».
Giovanni Bergoglio chiude così: «Per me non è stata facile compiere questo passo. E’ stata una cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca. E’ stata una scelta impopolare e molto dolorosa dal punto di vista dei rapporti con alcuni consiglieri del centro-destra. Desidero spiegare bene che io, dal punto di vista personale, non ho nulla da rimproverare ad alcuni miei colleghi; sono persone splendide. Il problema è che, come consigliere comunale, sono chiamato a compiere scelte che riguardano l’oggi e il domani di questa città. Queste scelte vanno fatte in modo corretto. In questi anni è mancata la trasparenza. Si sono create situazioni che non mi andavano più molto. Sono state prese decisioni che non sentivo mie. Alcuni problemi cittadini sono stati affrontati in modo non corretto e sono state date risposte che ritengo non siano quelle giuste. Per il bene di tutta la città noi cinque chiediamo di cambiare rotta».
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