SANTENA – 13 settembre 2009 – «Voglio proprio sperare che sia l’alba di un giorno nuovo, ma le foschie da diradare per vederci chiaro sono ancora tante»: è questo un passaggio del commento di Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, sulla situazione politica cittadina dopo l’arrivo in consiglio di Progetto Santena.
Domenico Galizio afferma: «Quanto ho visto a Santena in questi ultimi due anni e mezzo mi rende cauto rispetto a qualsiasi novità solo annunciata. Leggendo le dichiarazioni dei consiglieri del neonato Progetto Santena e di Miano mi sorgono speranze e perplessità. C’è un bicchiere mezzo pieno ed uno mezzo vuoto con vasi comunicanti: è bene attendere qualche sviluppo per capire se ci sono buone notizie per Santena oppure no».
«Certo è confortante sentire finalmente parlare di dialogo e di senso dello scandalo – prosegue Domenico Galizio –. Solo qualche giorno fa erano parole tabù. Era semplicemente impossibile parlare di dialogo tra maggioranza e opposizione, pur mantenendo tutte le differenze di ruoli ed anche di posizioni, ma in un leale confronto per trovare giuste soluzioni per la Città. Chi, tra le fila della maggioranza, lo faceva a titolo personale e in spirito costruttivo veniva considerato traditore agli occhi dei “vertici” – o abissi? Quando abbiamo evidenziato comportamenti a nostro avviso poco corretti siamo stati puntualmente accusati di falso moralismo, di voler strumentalizzare e confondere il popolo elettore».
Il capogruppo di Insieme per Santena prosegue: «La sensibilità ai limiti pareva labile, il rispetto delle regole come requisito minimo per il confronto tra parti diverse sembrava non interessare più di tanto, la trasparenza degli atti e delle persone chiamate a amministrare Santena era più dichiarata che praticata, inesistente era il riconoscimento del ruolo che una opposizione che rappresenta due terzi della Città deve necessariamente avere in un gioco democratico equilibrato. Quattordici mani alzate tappavano la bocca a tutti, le querele del sindaco scoraggiavano anche l’utilizzo della facoltà di parola, il pensiero unico e totalizzante sembrava essere imperante e appagante».
Domenico Galizio continua: «Non è più così? Alleluia, alleluia! Però prima di sciogliere le campane a festa aspetto di vedere qualche atto concreto e che la determinazione dei componenti di Progetto Santena duri nel tempo. Per quanto ci riguarda faremo tutto il possibile perché questo avvenga. Ma una domanda è inevitabile: come pensano di riconvertire Nicotra in tempi brevi? Possono cambiare qualche assessore, ma il modo di pensare e di essere di Nicotra continuerà a essere lo stesso? Esiste almeno un utile e rapido programma di rieducazione civica? E se dovesse rimanere così com’è, piacerà a loro come sembra, ohibò, piacerà a Miano? – “…Un sindaco che, seppur con qualche difetto caratteriale, ma chi non ne ha …” – ecco quel che si dice una visione riduttiva dello stato delle cose!».
Domenico Galizio chiude così il commento: «Io voglio proprio sperare che sia l’alba di un giorno nuovo ma le foschie da diradare per vederci chiaro sono ancora tante. Nel mentre le necessità diventano emergenze e concordo pienamente con l’analisi che ne ha fatto il collega Roberto Ansaldi. Se veramente si vuole fare qualcosa di utile per Santena è bene farlo in fretta».