SANTENA – 25 settembre 2009 – «Più ombre che luci», Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, sintetizza così il suo giudizio sulla recente intervista del sindaco Nicotra.
«Nella recente intervista rilasciata il 21 settembre dal sindaco a rossosantena.it sulla crisi della maggioranza e sulle mosse per il prossimo consiglio – afferma Roberto Ansaldi – il sindaco ha espresso un concetto condivisibile e su cui concordiamo completamente: bisogna intervenire immediatamente sul Banna con le manutenzioni che sono più che mai necessarie. Infatti, sulla sicurezza non si può giocare e con l’autunno alle porte è meglio non correre ulteriori rischi e, in tal senso, faremo una proposta seria nel prossimo consiglio comunale».
Roberto Ansaldi continua: «Le cose dette dal sindaco nell’intervista e che ci lasciano perplessi sono altre: ha asserito che dall’inizio del suo terzo mandato ha portato a casa 3 milioni di euro. La domanda d’obbligo è: dove sono finiti visto che non sono registrati in nessuna scrittura contabile del comune? Non vorremmo che si fosse passati dal millantato credito al millantato finanziamento. Altra affermazione: con il prossimo bilancio l’addizionale Irpef diminuirà di un punto. Saranno felici i santenesi che l’anno scorso di punti in più ne hanno pagati cinque – pari a 600.000 euro – salvo vedersi portare dalla Giunta Nicotra un avanzo di amministrazione di 800.000 euro, e ora il sindaco vende come un successo il recupero di 120.000 euro. Vedremo in sede di bilancio, ma la proposta ci sembra “debolina” e – nell’ottica di aiutare chi è in difficoltà – sarebbe più che mai opportuno abbattere anche e seriamente i costi come avevamo proposto, purtroppo senza risultati, in sede di discussione e approvazione degli ultimi due bilanci comunali».
«Sulla raccolta rifiuti – prosegue il capogruppo consiliare dell’Unione dei Moderati-Udc – il sindaco aveva promesso che con il nuovo appalto avrebbe ridotto i costi e le tariffe del 20 per cento – equivalenti a 250.000 euro circa – e ciò, malgrado il nuovo appalto, non è avvenuto. Ora prospetta una riduzione di 280.000 euro: siamo d’accordo, ma – per cortesia – non ci venda le lucciole per lanterne. Afferma di trattenere 100.000 euro in un fondo di riserva a copertura di futuri aumenti: in realtà è l’equivalente del 10 per cento di incremento delle tariffe conseguenti all’Iva che è stata giudicata illegittima dalla corte costituzionale e per i cittadini non cambia nulla. Restano 180.000 euro, ma 80.000 sono personale portato a carico del consorzio: benissimo, ma nessuno ci regala nulla e pagheremo dalla finestra ciò che oggi paghiamo dalla porta. Restano 100.000 euro e, su questi, vedremo le proposte: l’abbiamo detto in tutte le salse che siamo favorevoli e abbiamo le idee chiare su cosa intervenire, bisognerà vedere tecnicamente su quali voci di spesa si vorrà agire».
Roberto Ansaldi prosegue: «Ultima considerazione: il sindaco Nicotra lamenta che i media riportano più le disgrazie che le cose buone che ha fatto e in queste elenca i fondi per lo scuolabus e le risorse per i portatori di handicap. A parte il fatto che una sana riflessione sull’operato di questi due anni e mezzo gli farebbe bene, gli ricordiamo che si tratta di pochi spiccioli così come sono – ma molti di più – gli spiccioli incamerati per l’incremento della mensa, del biglietto dello scuolabus, l’eliminazione della corsa singola sullo scuolabus ecc. Di certo la bontà di una amministrazione non può basarsi su queste cose: stiamo parlando di ordinaria amministrazione e basta rileggersi il programma con cui il centro-destra si è presentato due anni fa agli elettori per capire che la differenza tra il promesso e il realizzato, sino ad ora, è semplicemente abissale».
«Su una cosa l’amministrazione ha operato bene e in fretta – termina la sua riflessione Roberto Ansaldi –: la sesta sezione della scuola materna. Onore al merito e lo diciamo chiaramente: non abbiamo dubbi a riconoscere i meriti quando esistono. Così come non abbiamo dubbi a farci sentire con tutte le nostre forze quando ci vengono proposte cose non chiare, sbagliate o –peggio – con entrambe le caratteristiche».