Santena, se il sindaco non sosterrà le priorità di Progetto Santena rischia la sfiducia

SANTENA – 25 settembre 2009 – Edoardo Tamagnone, portavoce di Progetto Santena, prova a sintetizzare l’esito della riunione di maggioranza, tenuta nella stanza del sindaco, giovedì sera, 24 settembre, a partire dalle 19. Nella riunione i consilieri di Progetto Santena hanno illustrato le priorità concordate nella conferenza dei capigruppo. Ora il sindaco deve dire se intende sostenerle. In caso affermativo si passerà a discutere sulla composizione della nuova Giunta. In caso contrario Benny Nicotra al primo consiglio – previsto a breve – potrebbe rischiare la sfiducia.

Edoardo Tamagnone 2009set25

«Per adesso non c’è nulla di fatto». Edoardo Tamagnone, condensa così la situazione politica cittadina che sta vivendo il centro-destra, dopo la recente riunione di maggioranza e precisa: «Noi di Progetto Santena abbiamo presentato alla coalizione di centro-destra il lavoro compiuto nell’ambito della conferenza dei capigruppo. In quella sede tutti si sono detti concordi nel portare avanti alcune priorità: 2011; riqualificazione del centro storico; nuova area mercatale; piano di manutenzione di strade, verde pubblico e fasce fluviali; ampliamento cimitero comunale; pista ciclabile; nuovo piano regolatore. Si tratta di punti, ritenuti urgenti da tutte le forze elette in consiglio, che dovranno essere portati avanti dall’esecutivo cittadino da qui a fine mandato. Noi non siamo ancora arrivati a discutere della composizione della nuova Giunta. Diciamo che il dibattito è fermo a un passo precedente. Ora, per proseguire, dobbiamo capire se il sindaco è disponibile ad accettare di lavorare sulle priorità indicate da noi di Progetto Santena e su cui abbiamo trovato l’appoggio di tutti i gruppi presenti in consiglio comunale».

«La palla passa al sindaco. Da lui ci attendiamo risposta – spiega Edoardo Tamagnone –. Dobbiamo capire se è disposto a far proprie queste priorità e se intende portarle avanti con la necessaria convinzione. Non basta dire che si è d’accordo sulle priorità. Servono i fatti: questi interventi vanno finanziati; occorre stilare un crono-programma con le varie tappe che l’amministrazione deve compiere per realizzare questi interventi. Dunque la situazione attuale si sblocca solo se il sindaco dice che intende dare corso alle priorità indicate».

Edoardo Tamagnone prova a delineare le possibili tappe da qui al prossimo consiglio comunale: «Innanzitutto ci attendiamo una parola chiara del sindaco. Come maggioranza si dovrà arrivare a definire un accordo e poi potremo ragionare sugli uomini in grado di portare avanti le decisioni prese. Se non si trova un accordo nell’ambito del centro-destra non ci saranno le condizioni per potere continuare questa esperienza amministrativa».

«Sinora il confronto avviato con tutti i consiglieri del centro-destra e con il sindaco non ha portato risultati – aggiunge Edoardo Tamagnone –. Io penso che, a breve, dovranno necessariamente arrivare dal sindaco alcune risposte. Le priorità da noi indicate non sono piovute dal cielo, erano contenuto nel programma con cui ci siamo presentati agli elettori. Oggi, a  metà mandato, non si può più procedere con l’andazzo amministrativo tenuto sinora. Al termine del mandato della terza giunta guidata da Benny Nicotra mancano due anni o poco più: noi abbiamo chiesto di selezionare alcune cose qualificanti e realizzarle. Considerato che le risorse scarseggiano siamo obbligati ad agire in base a priorità. Naturalmente non diciamo che tutto quello che si è realizzato sinora è da buttare. In particolare continueremo a chiedere massima attenzione alla spesa sociale: gli attuali livelli vanno mantenuti e – se possibile – occorre aumentare le risorse sinora investite».

Dunque di qui a pochi giorni e la situazione politica cittadina dovrebbe sbloccarsi. Per fine mese è in programma un nuovo consiglio comunale. Il sindaco non ha molte ore di tempo per dipanare una matassa che si fa sempre più complicata. Edoardo Tamagnone insiste e ripete: «Il sindaco ci deve dire se intende fare proprie le priorità individuate. Lui è la guida della Giunta e dunque da lui ci attendiamo risposte. E’ chiaro che se le sue scelte non saranno in linea con le nostre proposte non potremo certamente continuare a sostenerlo in consiglio».

filippo.tesio@tin.it

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