SANTENA – 03 ottobre 2009 – Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc commenta la situazione politica cittadina che vede, da 25 giorni, l’esecutivo guidato da Benny Nicotra entrato in crisi con la nascita di Progetto Santena. La situazione di stallo – afferma Ansaldi – finisce per penalizzare ulteriormente la città che ha il diritto di sapere da chi sarà amministrata e, soprattutto, che cosa farà la coalizione alla guida di Santena da qui a fine legislatura.
Roberto Ansaldi, comincia così l’analisi della situazione: «Sono 25 giorni che la Giunta guidata dal Benny Nicotra è in crisi e la soluzione ancora non c’è: il sindaco, una decina di giorni fa, aveva ostentato sicurezza, preannunciando un forse logico azzeramento di deleghe e un nuovo esecutivo per il consiglio comunale di fine settembre. Evidentemente le cose in maggioranza non sono andate secondo i desiderata del sindaco e il consiglio è stato fatto slittare al 9 ottobre».
«Oggi di azzeramenti di deleghe non si parla più e la remissione al solo Falcocchio, sfiduciato dal consiglio comunale, ne è la dimostrazione», aggiunge Roberto Ansaldi che prosegue «L’assessore revocato non è stato sostituito; è tornata in pista – pare – l’ipotesi del settimo assessore, con un altro discutibile, e inopportuno, incremento dei costi che suonerebbe come una poltrona in più per accontentare qualcuno e di cui – secondo noi – non se ne sente assolutamente il bisogno. La situazione è più che mai fluida e aperta a tutte le soluzioni possibili. Insomma, un gran pasticcio che finisce per penalizzare ulteriormente una città che non merita una situazione simile e ha il diritto di sapere da chi sarà amministrata e cosa porterà avanti l’esecutivo cittadino da qui a fine legislatura, dopo il fiume di promesse elettorali e il nulla – o quasi – della prima metà della legislatura».
Il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc conclude così: «Ed è pure corretto che lo sappia il 65 per cento che non ha votato Benny Nicotra perché quando si è eletti, sindaco o consiglieri comunali di maggioranza, si ha il nobile dovere di amministrare l’intera città, dando le risposte che servono alla comunità. E la minoranza ha l’altrettanto nobile dovere di controllarne e vigilarne l’operato».
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