Santena, a poche ore dal consiglio comunale il centrodestra non è ancora riuscito a ricomporre la crisi

SANTENA – 08 ottobre 2009 – A poche ore dal consiglio comunale, convocato per le 18,30 del giorno venerdì 9 ottobre, il sindaco Benny Nicotra non è ancora riuscito a ricomporre  la crisi nata con la costituzione del gruppo Progetto Santena, opera di cinque consiglieri del centro-destra.  Mercoledì pomeriggio il Pdl provinciale ha riunito tutti gli esponenti del Popolo delle libertà, sindaco compreso. Sulla riunione trapela ben poco. Una cosa è certa: l’incontro è terminato senza che si sia giunti a una soluzione definitiva.

Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale e componente di Progetto Santena, è di poche parole: «Posso dire soltanto questo: l’incontro non ha portato a nessun accordo. Noi siamo intenzionati a restare fuori dalla Giunta. Il Pdl in vista del rimpasto di Giunta ha difeso alcuni uomini di Nicotra e, fra essi, Gaude e Falcocchio, a cui è stata appena revocato l’incarico; si tratta due nomi a noi non graditi. A queste condizioni  il nostro gruppo conferma la non partecipazione alla Giunta Nicotra ter. Di più davvero non si può dire sull’esito dell’incontro».

Anche da Edoardo Tamagnone arrivano poche parole: «Noi componenti di Progetto Santena facciamo riferimento al Pdl: le indicazioni della coordinatrice provinciale e della vice coordinatrice  sono state valutate con attenzione. Di più sull’incontro di oggi non ritengo di dover dire». Le poche parole di Cascella e Tamagnone sono comprensibili: senza un accordo non serve parlare con i cronisti, anzi può solo far danni.

Gli esponenti provinciali del Pdl hanno chiesto a tutti di trovare un accordo prima dell’inizio del prossimo consiglio comunale. Si può facilmente immaginare che agli esponenti di Progetto Santena il Pdl provinciale abbia chiesto di rientrare nell’ambito dell’alveo politico da cui erano partiti. Anche al sindaco il Pdl ha rivolto qualche richiesta. A lui il Pdl provinciale, aveva chiesto di non procedere con la sfiducia dell’assessore Falcocchio  in attesa di un completo rientro dei cinque esponenti di Progetto Santena nell’alveo del Pdl. Ma il sindaco ha ritenuto di procedere in modo diverso.

Nicotra ha davanti molte opzioni, ma fare la scelta giusta non sarà facile. Prima che arrivasse il dietrofront a far parte della Giunta dagli uomini di Progetto Santena, il sindaco aveva ipotizzato di nominare assessori due esponenti di questo neonato gruppo consigliare: Walter Mastrogiovanni e Giovanni Bergoglio. Sempre tra le indiscrezioni va riportata l’ipotesi di affidare la delega della Cultura all’assessore Ezio Gaude, togliendogli la delega dei Lavori pubblici che passerebbe al vice-sindaco Domenico Trimboli. Una mossa che servirebbe a evitare i prevedibili danni in arrivo con l’ordine del giorno presentato dalle minoranze che accusano Gaude di incompatibilità. Nicotra potrebbe inoltre confermare gli assessori Paolo Mosso, Giovanni Giacone oltre che Patrizia Borgarello, mai messa in discussione in quanto componente leghista della coalizione. Non semplice è la situazione di Pino Falcocchio, assessore cui Nicotra ha revocato le deleghe. E’ facile pensare che la componente del Pdl  che arriva da An farà di tutto per difenderlo a spada tratta. Per lui potrebbe esserci un nuovo incarico da assessore, con altre deleghe da quelle ricoperte finora.

Se venisse confermata la volontà di Progetto Santena di restare fuori dall’esecutivo, Benny Nicotra si troverebbe a dovere nominare altri due assessori; un ostacolo che potrebbe rivelarsi meno difficoltoso – coinvolgendo magari qualche esponente oggi all’opposizione – di dovere poi procedere a vista, discutendo ogni singolo provvedimento con gli esponenti di Progetto Santena. Potrebbe anche essere un’impressione sbagliata ma non sembra che Nicotra sia disposto ad accettare di iniziare un percorso sotto continua tutela da parte degli esponenti di Progetto Santena, capitanati da Edoardo Tamagnone, che il sindaco continua  avedere come fumo negli occhi. E, del resto, la proposta di conferire la delega alla Cultura, che fino a  qualche mese fa era appannaggio di Tamagnone, non può essere letta in altro modo che un ben servito al dinamico Edoardo Tamagnone che  si è macchiato della colpa – o merito – di avere sollevato in Giunta e in Consiglio la vicenda della messa in aspettativa di Nicotra e del passaggio in carico alle casse comunali degli oneri previdenziali per il sindaco.

Il consiglio comunale si avvicina. venerdì sera, in apertura di lavori, il sindaco Nicotra al primo punto, quello relativo alle comunicazioni, dovrebbe comunicare  la soluzione scelta per la nuova Giunta. Sulla carta sette voti contrari assicurati ci sono già: sono quelli degli uomini dei tre gruppi di minoranza. Per Benny Nicotra il rischio è che le scelte sui nomi del nuovo esecutivo possano venire contestate anche dagli esponenti di Progetto Santena.  Questo pezzo si chiude con un’ultima ipotesi: il sindaco Nicotra non riesce a trovare la quadratura del cerchio e piuttosto che essere messo in minoranza abbandona, spiegando che non ci sono le condizioni per continuare ad andare avanti. Una mossa che stanno aspettando i tanti…  non solo gli oppositori del centrosinistra. Per sapere come andrà a finire un modo c’è. Venire in consiglio comunale, venerdì 9 ottobre, puntuali, alle 18,30.

filippo.tesio@tin.it

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