SANTENA – 20 ottobre 2009 – A undici giorni dall’azzeramento della Giunta comunale il sindaco appare impantanato in una situazione che appare sempre più critica. Di seguito un pezzo di 9.266 battute sulla crisi che si è abbattuta sul centro-destra e sul sindaco Benny Nicotra.
La vita amministrativa è ferma a due consigli comunali fa, quando, in una sola sera, il sindaco vide nascere da una costola del centro-destra un nuovo gruppo consiliare, Progetto Santena, forte di cinque consiglieri. Sempre quella sera, il 7 settembre 2009, un assessore – Pino Falcocchio – è stato sfiduciato dal consiglio. Da quel consiglio la vita amministrativa non è più stata come prima. Il consiglio comunale si è nuovamente riunito l’8 ottobre scorso. Dopo l’approvazione dell’equilibrio di bilancio, il sindaco ha azzerato l’intera Giunta comunale. Dal mattino dopo in municipio, nella stanze dei bottoni c’è il sindaco, solo.
La scorsa settimana non è successo proprio nulla. Nessuna riunione è stata convocata. Anche senza far niente una cosa Nicotra l’ha ottenuta: contro di lui si sono arrabbiati tutti: maggioranza e minoranza. Le minoranze hanno cominciato a lanciare strali contro quello che ritengono l’immobilismo del sindaco che in una settimana non è riuscito neanche a calendarizzare una riunione con la sua maggioranza. In realtà qualche riunione c’è stata ma di ufficiale sul taccuino del cronista non ci può finire nulla. Protestano anche spezzono di maggioranza, segnatamente gli omini di Progetto Santena, anche loro addossano al sindaco la responsabilità del nulla di fatto.
Questa settimana il ritmo sembra diverso. Benny Nicotra, lunedì pomeriggio 19 ottobre, interpellato, spiega: «Oggi ho aperto le convocazioni. Sentirò tutti i gruppi consiliari che fanno riferimento al centro-destra. Entro questa settimana la città potrebbe tornare ad avere un suo governo». Il sindaco aggiunge a voce bassa: «Se tutto andrà a buon fine potrò dichiarare chiusa questa crisi. Io mi auguro che tutto vada a buon fine. E’ chiaro che per chiudere tutti dovranno mettere buon senso». Benny Nicotra tira poi fuori un’altra frase indicativa del suo stato d’animo: «Chiedere a tutti di arrivare a chiudere non significa poter raggiungere questo obiettivo. Spero di riuscirci». Parole distanti mille miglia da quelle pronunciate in consiglio qualche giorno fa, a inizio ottobre, quando – subito dopo avere azzerato la Giunta – aveva detto: «Io continuerò. Qualcuno si aspettava che mi dimettessi. Io la spugna non la butto. Sono dello scorpione; mi piace lottare. Ho una squadra che è ancora unita al sottoscritto. Non riuscirete più a dividerci».
Lunedì pomeriggio il sindaco – raggiunto al telefono – dall’altro capo della cornetta a parole si dice tranquillo e sereno: «La gente ci ha votato; ha votato me come sindaco e la mia lista. Le priorità indicate dal nuovo gruppo Progetto Santena sono quelle contenute nel mio programma elettorale. A esse ho fatto aggiungere il riordino del Banna». Il sindaco Nicotra prosegue: «Leggo sul blog rossosantena.it che molti scalpitano e fremono. Dall’azzeramento della Giunta sono passati sette giorni appena. Faccio anche presente che prima di azzerarla ho voluto convocare il consiglio comunale per dare il via libera ad alcune delibere che ritenevo urgenti. Senza queste deliberazioni avrei potuto azzerare subito la Giunta: non l’ho fatto per senso di responsabilità rispetto a tutta la città. Ora spero di poter ripartire con il lavoro che ho dovuto interrompere».
Dal taccuino del cronista emergono altre notizie che delineano un quadro tutt’altro che favorevole per una eventuale ricomposizione della Giunta. Le riunioni torinesi in casa Pdl, alla presenza dei consiglieri del centrodestra e degli esponenti di progetto Santena non hanno portato a risultati tangibili. Si registra un bel nulla di fatto e qualche diverbio sopra le righe. Dunque la crisi politica cittadina in seno al centrodestra dovrà essere risolta in sede locale. Mentre Benny Nicotra afferma di stare lavorando alla ricomposizione della nuova Giunta sempre il taccuino del cronista registra che gli uomini rimasti fedeli a Nicotra non hanno ancora trovato una quadra attorno alle priorità indicate da Progetto Santena. Nell’ultimo consiglio Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena, subito dopo l’azzeramento della Giunta aveva annunciato il ritiro del documento contenente alcune priorità, tra cui: il 150° dell’Unità d’Italia; la riqualificazione del centro storico; l’adozione di un piano manutenzione per strade, aree verdi, fasce fluviali e le sponde del Banna; l’ampliamento del cimitero; il completamento delle piste ciclabili; un nuovo Piano regolatore.
«Alla luce di quanto annunciato dal sindaco, la revoca di tutta la Giunta, per permettere una discussione con tutte le componenti della maggioranza che oggi sostengono il sindaco Nicotra – aveva spiegato Edoardo Tamagnone – noi riteniamo opportuno ritirare la nostra proposta di deliberazione affinché questi punti possano essere condivisi da tutte le componenti della maggioranza di centro-destra». La realtà era un po’ diversa. Nella sospensione dei lavori consiliari che avevano portato al ritiro di tutte le deleghe agli assessori, il centro-destra aveva discusso anche delle priorità. Il documento di Progetto Santena, era composto da due pagine appena. Durante la discussione è emerso chiaro che le priorità venivano accettate dal sindaco, ma non da tutti. Uno contrario era Ezio Gaude che, per l’occasione, ha presentato un documento di sette pagine per emendare e correggere tutte le priorità. A fronte di questa situazione, tornando in consiglio, Edoardo Tamagnone, fine esteta e abile favellatore se ne era uscito con la dichiarazione che aveva consentito di salvare capra e cavoli.
Dopo il consiglio qualche ammiccamento tra il sindaco e gli uomini di Progetto Santena c’è stato ma, per ora, la situazione è ancora molto lontana da prefigurare accordi. I distinguo sulle priorità sono però poca cosa rispetto ai problemi che ci sono per la composizione della nuova Giunta. A più riprese il sindaco ha proposto a Progetto Santena di entrare nell’esecutivo con due esponenti, Mastrogiovanni e Bergoglio. Una proposta che Progetto Santena giudica non sufficiente perché i cinque ritengono che i nominativi degli assessori debbano essere indicati da loro e non scelti dal Sindaco.
Ci sono anche altri problemi: Progetto Santena considera improponibile un nuovo incarico a Pino Falcocchio e pare disposta a mettersi di traverso anche sulla riconferma di Ezio Gaude. Il sindaco, in questi giorni, avrà il suo da fare per tentare improbabili quadrature del cerchio. Tutto fa pensare che la sua sarà una impresa un po’ difficoltosa. Le opposizioni per ora stanno a guardare, prendono atto dell’immobilismo che regna a palazzo comunale e sono pronte a inviare una segnalazione al Prefetto, affinché solleciti il sindaco Benny Nicotra a decidersi a risolvere la crisi.
Bruno Ferragatta, capogruppo del centrosinistra è il primo degli oppositori che commenta la situazione: «Il Sindaco Nicotra dichiara che questa settimana sarà determinante per la ricomposizione della Giunta. Ma, aggiunge prudentemente, “spero di riuscirci”. Registro che si sono abbandonati i toni trionfalistici di chi aveva la situazione sotto controllo, recuperando così un sano realismo. Le questioni in Santena sono profondamente mutate e tante certezze sono cadute».
«Questa situazione – aggiunge Ferragatta – conferma la lettura che feci appena dopo l’ultimo Consiglio Comunale in cui ebbi a commentare che qualunque fosse stato l’esito di questa vicenda avremmo avuto un Sindaco dimezzato. Infatti, la domanda che naturalmente ci si pone è: riuscirà Nicotra a respingere da una parte le condizioni del gruppo di maggioranza di nuova formazione e dall’altra quelle degli assessori scontenti del ritiro delle deleghe e che sicuramente non staranno a guardare? A breve avremo la risposta».
Bruno Ferragatta chiude: «Il collante del progetto amministrativo del centrodestra è caduto, così anche tutti i bei progetti della campagna elettorale e, nelle migliori delle ipotesi, si comporrà un agglomerato di persone che si divideranno alcuni assessorati e lavoreranno come tanti piccoli sindaci. Verrà a mancare quella visione d’insieme che si dovrebbe riscontrare in un’amministrazione e che un Sindaco dovrebbe interpretare unitariamente. Giunti a questo punto sarà importante che il Sindaco sappia valutare con piena consapevolezza e serenità se l’operazione di ricucitura saprà tradursi nella guarigione o soltanto nel prolungamento di un’agonia. Santena attende».
A breve sul blog, come sempre, arriveranno i commenti delle altre forze di opposizione. Appare comunque arduo azzardare previsioni rispetto a quanto potrà accadere nei prossimi giorni. Una previsione tra le più ottimistiche per il sindaco è che – contro ogni previsione – riesca a trovare la quadra e rinomini una nuova Giunta. Uno scenario smentito da tutti è che – prima o poi – undici consiglieri mettano giù una lettera per chiedere lo scioglimento del consiglio e la firmino. Ma questa cosa qui tutti mi dicono che non si può ancora dire. Resto fedele alle consegne; mi limito a scriverla.
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