SANTENA – 22 ottobre 2009 – Roberto Ansaldi, capogruppo Unione dei Moderati-Udc, commenta la nuova Giunta nominata dal sindaco Benny Nicotra.
«Da stamattina Santena ha di nuovo una Giunta: da una prima analisi è la fotocopia della precedente, con la sola sostituzione di Pino Falcocchio con Giovanni Bergoglio allo sviluppo economico, e con lo stesso guazzabuglio di deleghe dell’esecutivo in carica sino al 9 di ottobre scorso. Ma sull’argomento deleghe torneremo dopo averle analizzate un po’ meglio». Roberto Ansaldi comincia così il suo commento e subito dopo aggiunge: «A vedere l’agognata soluzione trovata con fatica e dopo 45 giorni di crisi, di primo acchito ci viene da esclamare che la montagna ha partorito il topolino. In realtà ha partorito un déjà vu che ha già ampiamente dimostrato, per due anni e mezzo, sia di funzionare male sia di non essere in grado di dare risposte credibili e serie ai bisogni della nostra città».
«Sin qui ciò che appare, si dice e si vede – prosegue Roberto Ansaldi nella sua analisi –. Bisognerà invece comprendere molto bene anche ciò che non si vede; ossia come saranno gestite alcune partite che sono strategiche per il prosieguo della legislatura: l’outlet, il project financing per l’ampliamento del cimitero, la Masseria – noi siamo convinti che presto tornerà di attualità – e altre simili amenità. Perché la tenuta della maggioranza si giocherà su queste tematiche, così come le stesse sono state l’effetto scatenante di una crisi tanto evidente quanto lacerante e che, da tempo, covava sotto la cenere».
«Su questi temi – prosegue ancora Ansaldi – bisognerà capire, in particolare, i “comportamenti” di coloro che, sino a ieri hanno dichiarato che l’andazzo su questi temi non andava assolutamente bene: Bisognerà anche vedere coloro che avevano pubblicamente giudicato carente il Nicotra-ter come giudicheranno, da oggi in poi, la sua fotocopia. Le parole hanno un significato, così come i documenti delle priorità di governo e i fondi, quindi le scelte sulle priorità finanziarie, sbandierate sino a ieri, non possono essere diventate carta straccia da buttare nel cestino soltanto perché si è messo le proprie chiappe su di una sedia».
«Dunque staremo a vedere, perché le variabili che sono in gioco sono tante – argomenta ancora Roberto Ansaldi –. Il tempo è maestro in queste cose e, come sempre, ci dirà come è la realtà. Certamente siamo di fronte ad una maggioranza ricucita con fatica, alla belle e meglio e con spago labile. Tutte le ferite sono ancora sanguinanti e ben visibili. E il Sindaco ci pare anche un po’ più debole rispetto all’esecutivo precedente. Le opposizioni – così come lealmente non hanno interferito durante la crisi – non possono far altro che continuare nel ruolo di indirizzo e controllo, serio e coerente. La città ha bisogno di iniziative, progetti e gestione.Tutto ciò che non ha garantito il Nicotra-ter e, a maggior ragione, crediamo non lo potrà garantire la sua fotocopia».