Santena, Walter Mastrogiovanni commenta la nascita della nuova Giunta di Benny Nicotra

SANTENA – 31 ottobre 2009 – «Sulla formazione della nuova giunta Nicotra sono già state dette molte cose. Vorrei portare il mio contributo con alcune riflessioni che ho maturato». Walter Mastrogiovanni, comincia così il suo intervento a commento dell’attuale situazione politica.

Walter Mastrogiovanni

«Progetto Santena è nato perché cinque consiglieri non hanno condiviso alcune mosse della giunta e della maggioranza, le hanno  ritenute e  le ritengono sbagliate – prosegue Walter Mastrogiovanni –. Il nostro intento è stato chiaro sin dall’inizio: lavorare per correggere qualche sbaglio e qualche idea malsana che era maturata negli ultimi mesi. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo indicato a tutta la coalizione di centro-destra che sostiene il sindaco Benny Nicotra la strada per cambiare rotta. Invece di confrontarsi lealmente con queste nostre proposte il sindaco ha scelto di ricomporre una maggioranza qualsiasi scatenando una campagna acquisti all’interno della coalizione e anche all’estero, e cioè tra le file delle minoranze».

Walter Mastrogiovanni puntualizza: «Come Progetto Santena abbiamo spiegato in tutte le salse che non ne facevamo una questione di posti. Noi eravamo disposti ad appoggiare la maggioranza anche dall’esterno della Giunta. A più riprese abbiamo fatto presente al sindaco che se le priorità da noi indicate per cambiare passo all’amministrazione fossero state accettate avremmo dato il nostro leale appoggio. Durante le trattative invece di confrontarsi sui principi abbiamo assistito a una lunga serie di offerte in merito ai futuri assessori. Ho sentito tante proposte financo confuse. Il sindaco stesso qui a Santena proponeva come assessori me e Bergoglio, mentre sul tavolo del Pdl di Torino gli assessori diventavano Tamagnone e Bergoglio. Come tutti sanno alla fine due dei nostri hanno ceduto e Nicotra ha messo in piedi una maggioranza risicata con una giunta pressoché uguale alla precedente con la sostituzione di Falcocchio con Bergoglio».

«Alla luce della nuova Giunta – prosegue Mastrogiovanni – ritengo che sarà ben difficile per la maggioranza riconquistare credibilità e fiducia nell’elettorato santenese. La nuova giunta non penso possa rappresentare un cambio di rotta rispetto a quanto successo finora in amministrazione.  L’esecutivo è pressoché uguale al precedente e io credo che nei santenesi restino tutti i dubbi sorti in occasione della vicenda Masseria e outlet».

Walter Mastrogiovanni prosegue raccontando quanto successo il giorno in cui a Torino, nella sede del Pdl Nicotra è riuscito a strappare un sì a Tosco e Bergoglio: «In prima mattinata avevo avuto un incontro con il sindaco. Poi ci siamo riuniti come Progetto Santena per decidere il da farsi: la linea uscita dalla riunione era chiara: a Torino non ci saremmo presentati. Subito dopo mezzogiorno, a seguito di alcune pressioni del sindaco decidiamo un cambio di rotta: si accetta il confronto e si va alla riunione. Decidiamo di recarci a Torino con una sola macchina; il tragitto serve per definire bene la linea da tenere.  L’imperativo è uno solo: restare uniti. L’obiettivo è avviare il confronto sulle priorità. Tutti concordiamo sul da farsi. Poi arriva l’imprevisto: in sede di trattativa Tosco e Bergoglio cedono alle lusinghe del sindaco e dei responsabili del Pdl. Lo fanno all’improvviso, senza fornire spiegazioni. Nel tragitto, tornando a casa i due non sono in grado di motivare con convinzione perché hanno abbandonato Progetto Santena. Un comportamento per me incomprensibile, anche perché non ci sono state incomprensioni o ragioni tali da giustificare questo loro cambio di rotta».

«Una cosa voglio aggiungere in merito a quanto ho letto dichiarato da Gianni Bergoglio – prosegue Mastrogiovanni –. Nella sua dichiarazione afferma di non capire perché, io ed Edoardo Tamagnone, abbiamo rifiutato l’assessorato che Benny e la Bonino ci hanno offerto. Io non so se durante la riunione Bergoglio dormiva, ma la proposta indecente che è stata messa sul piatto da Benny era chiara: offriva a noi di Progetto Santena due assessorati e ci chiedeva la testa del presidente del Consiglio Santino Cascella che è uno dei componenti del nostro gruppo.  Mi chiedo come potevamo dire di sì a una simile offerta che ci metteva uno contro l’altro».

Walter Mastrogiovanni aggiunge anche altro: «Questa vicenda mi ha fatto maturare una convinzione.  Io penso che prima di diventare un uomo politico occorre essere uomini, ma attenzione per essere tali occorre anche avere alcuni piccoli requisiti: valori umani, rispetto del prossimo, lealtà e – soprattutto – un po’ di dignità. Mi dico anche: se tali valori vengono a mancare non si può amministrare una città».

Mastrogiovanni 2

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Sin qui l’intervista, che prosegue con un ringraziamento rivolto alle associazioni nella sua passata veste di consigliere incaricato allo sport: «Intendo ringraziare tutte le associazioni cittadine per il cammino che ho percorso con loro in questi due anni e mezzo. Un grande grazie va alla bibliotecaria, Maria Pia Gambino, per la collaborazione che ho ricevuto. In trenta mesi sono state organizzate 17 iniziative ed eventi. Partendo dalle poche risorse disponibili si è riusciti a fare l’impossibile, grazie anche alla collaborazione di tanti che, spesso nel silenzio, lavorano a servizio di questa città».

Nella lettera che la scorsa settimana Walter Mastrogiovanni ha inviato ai presidenti delle associazioni cittadine è scritto: «Queste poche righe sono semplicemente per esprimere, per iscritto, la gratitudine e la riconoscenza per la Vostra disponibilità e collaborazione che avete sempre concesso in questi due anni e mezzo in cui sono stato Consigliere delegato allo Sport. Penso che sia stato molto importante, oggi più che mai, l’esperienza che abbiamo condiviso e soprattutto il lavoro che abbiamo fatto per i santenesi, organizzando le tante manifestazioni, sportive e non, che hanno coinvolto così tanti cittadini. Vi ringrazio di vero cuore e vi porgo i migliori auguri di un proficuo lavoro per il futuro».   In calce, la firma: Walter Mastrogiovanni, già Consigliere delegato allo Sport.

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