SANTENA – 1° novembre 2009 – Ippolito Calvi di Bergolo è fuori dalla Fondazione Cavour. La notizia è arrivata venerdì scorso, 30 ottobre, nella sala dell’Orologio del municipio di Torino. In mattinata la quinta commissione del consiglio comunale si è riunita per approfondimenti relativi a una interpellanza presentata dai consiglieri Carossa e Angeleri, della Lega Nord. L’interpellanza del carroccio aveva come oggetto: “I santenesi esclusi dal parco Cavour”. Nella mattina sono stati sentiti Daniele Jalla, dirigente settore musei e Mario Garavelli, da pochi mesi presidente della Fondazione Cavour. Sempre nella mattina la commissione ha ascoltato anche Ippolito Calvi di Bergolo, per lungo tempo presidente della Fondazione. Di seguito le informazioni sull’estromissione di Calvi e il suo intervento in sede di quinta commissione.
Estromissione di Calvi Nei giorni scorsi la Corte di Appello di Torino ha inviato alla Fondazione una lettera con la designazione di Antonella San Martino D’Aglié di San Germano, quale componente effettivo del consiglio della Fondazione Cavour. La signora è la moglie dell’architetto Ippolito Calvi di Bergolo; viene nominata nella Fondazione quale rappresentante degli eredi di Cavour. Sinora però la signora era sempre stata sostituita dall’architetto. La designazione della Corte di Appello ha come effetto l’estromissione di Calvi che, nel nuovo cda, conservava la carica di vice-presidente, senza alcuna delega.
Audizione di Calvi in quinta Commissione Venerdì mattina, nella sala dell’orologio del palazzo municipale di via Milano, a Torino, la quinta commissione dopo Daniele Jalla e Mario Garavelli, ha sentito l’architetto Ippolito Calvi di Bergolo. «Il parco è uno dei grossi problemi che la Fondazione si è trovata a gestire», ha esordito Calvi, che ha impostato il suo breve intervento con uno schema a domanda e risposta. L’architetto ha cominciato con la prima domanda contenuta nell’interpellanza presentata dalla Lega Nord e discussa nel consiglio comunale di Torino, a metà dello scorso luglio: «Quale iniziative intende adottare la città di Torino dietro pressante richiesta di Santena per l’apertura del parco?». A questa domanda ha fornito questo tipo di risposta: «Quello annesso al complesso cavouriano è un parco monumentale, come quello di Racconigi, per cui deve essere gestito in modo diverso da un normale parco pubblico cittadino. Secondo me la soluzione non potrà essere quella di affidare questo parco al Comune di Santena perché servono risorse che un piccolo Comune non potrà mai avere».
Calvi ha proseguito leggendo la seconda domanda contenuta nell’interpellanza della Lega Nord: «Quali iniziative si intende adottare per scongiurare simili chiusure?». L’architetto è stato lapidario: «Nessuna iniziativa può scongiurare il ripetersi di nuove chiusure. Gli alberi sono secolari e necessitano di continua manutenzione». Sempre Calvi ha proseguito leggendo un altro passaggio dell’interpellanza: «Considerato che la Fondazione ha disatteso gli accordi della Convenzione non sarebbe più opportuno riconsegnare il parco al Comune di Santena?». In questo caso la risposta dell’architetto è stata un po’ più lunga: «Evidentemente chi ha la responsabilità di conservare e mantenere il parco si muove all’interno delle regole dettate dalla convenzione siglata anche con la città di Torino. Ricordo che questa convenzione obbliga la Fondazione a predisporre piani triennali per assicurare la conservazione e la manutenzione del parco. La stima del costo per la manutenzione ordinaria e straordinaria del parco Cavour si aggira sui 200mila euro l’anno. Una cifra che la Fondazione non ha mai avuto».
Calvi ha chiuso il suo intervento così: «Uno degli ultimi atti del mio mandato è stato quello di approvare il programma dei tanti lavori da eseguire: tutti interventi che non potevamo fare perché non disponevamo di risorse sufficienti».
Nei prossimi giorni saranno riportati gli altri interventi dell’audizione in quinta commissione. AI lavori, durati poco più di un’ora, ha assistito una delegazione del neonato Comitato per l’apertura del parco Cavour.
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