SANTENA – 17 novembre 2009 – Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, partendo dalla manifestazione di sabato scorso contro il “caro bollette”, ha scritto una lettera al sindaco Benny Nicotra, all’assessore Giovanni Giacone e al Consorzio chierese per i servizi. La missiva si chiude con una serie di domande al Consorzio e al Comune e con un invito a un incontro pubblico per chiarire tutti gli interrogativi che emergono dalla vicenda. Di seguito il testo della lettera.
Al sig. Sindaco della Città di Santena Benedetto Nicotra
Al sig. assessore Giovanni Giacone
Al Consorzio chierese per i servizi
Ascoltando le motivazioni di coloro che hanno manifestato lungo le strade sabato 14 novembre per protestare contro il “caro bollette” sui rifiuti, ho registrato un forte senso di disagio derivante dai costi ritenuti eccessivi e una legittima richiesta di chiarimenti. Quindi, ho deciso di intraprendere un ragionamento, come potrebbe fare ciascun cittadino. E senza intenti polemici.
Considerato che i costi del trattamento dei rifiuti consistono nello smaltimento, nel prelevamento e nello spazzamento, ho provato a fare alcuni calcoli da cui ne discendono quesiti da chiarire con i diversi interlocutori. Ragioniamo sul costo dello smaltimento: l’Ato Rifiuti, associazione d’ambito torinese per la gestione dei rifiuti, ha definito il costo massimo del conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati e di quelli differenziati. Per quelli indifferenziati il costo è di euro 102,16 a tonnellata, comprensivo del contributo per il Comune sede di discarica ai sensi dell’articolo 16 della legge regionale 21/2002, ma al netto degli altri contributi previsti dalla normativa – tributo alla Provincia, ecotassa alla Regione, contributo per l’Ato – rimane impregiudicata comunque l’applicazione di un minor prezzo nel caso in cui siano raggiunti livelli di efficienza nella gestione per effetto del contenimento dei relativi costi, ovvero per il raggiungimento d migliori livelli produttivi ovvero per accordi tra i gestori ed i Consorzi finalizzati ad operare delle distinzioni tariffarie tra i rifiuti provenienti dal proprio bacino e da altri bacini.
Inoltre, sappiamo dal Piano provinciale che il conferimento per l’organico si attesta, negli impianti consortili, a euro 96. Inoltre, i Comuni del Consorzio Chierese per i servizi si collocano mediamente nelle classi superiori quanto a raccolta differenziata, e in quelle inferiori quanto a produzione procapite di rifiuti: la combinazione di questi fattori di dovrebbe associare a livelli di costo procapite inferiori alla media.
Quindi, per riassumere, sappiamo che il costo di gestione del ciclo dei servizi dei rifiuti indifferenziati nella Provincia di Torino varia da 30 a 67 euro per abitante residente; mentre il costo di gestione del ciclo dei rifiuti differenziati varia da 31 a 49 euro per abitante residente; il costo della gestione operativa del ciclo dei servizi dei rifiuti varia da 60 a 113 euro per abitante residente; e da 143 a 257 euro per tonnellata di rifiuto gestito. Naturalmente compreso il trasporto.
Ora, a questo punto avendo i quantitativi di RU – Rifiuti urbani – e di RD – Raccolta differenziata – raccolti nel 2008, pari a 4.067 tonnellate di RU + 2.581 tonnellate di RD, possiamo azzardare qualche calcolo sui costi di smaltimento che certamente pur non essendo esaustivi ci danno una misura: euro 415.484,72 di RU a cui si aggiungono euro 247.776 per la RD – come se fosse tutto organico. Per un totale di euro 663.260,72. A cui si potrebbero aggiungere – come da calcolo medio sopra descritto – circa euro 200.000 per il trasporto. Per un totale di circa euro 863.260 – pari a circa euro 86 per abitante.
Santena invece paga al Consorzio circa euro 1.250.000. Ovviamente in questo calcolo non si tengono conto di alcune variabili relative agli esercizi commerciali e industriali. Ora, la differenza tra le cifre “sicure” il costo complessivo è di circa euro 400.000. Che si deve ripartire su due voci: spazzamento più lavaggio strade e partecipazione ai costi di gestione del consorzio stesso.
A tutto questo si aggiunge un’aggravante che deriva da un’informazione ufficiosa dal Comune di Santena che registra il mancato pagamento di circa 600 residenze dovute al fatto che non appaiono tra i contribuenti del servizio e che si spalmano sugli altri condomini, aggravandone i costi. Quindi, ci troviamo di fronte a 600 “fantasmi” che pesano sugli altri concittadini. E non è poco, se pensiamo che i nuclei su cui gravano le bollette sono circa 3.500. Significa quindi che il 20 per cento dei costi è da attribuire ai “furbetti” che fanno pagare agli altri la propria bolletta rifiuti.
A questo punto vi sono alcune domande che vanno rivolte alle diverse competenze.
Al Consorzio chierese per i servizi: ogni singolo cittadino santenese quanto paga annualmente per il servizio di spazzamento strade? Come vengono ripartiti puntualmente i 600.000 euro aggiunti ai costi fissi dello smaltimento?
Al Comune di Santena: quali passi sono stati fatti per tutelare i cittadini virtuosi – cioè quelli che regolarmente pagano – dai “furbetti” che svicolano le loro responsabilità? Quali provvedimenti si sono attuati per cercare immediatamente una forma di perequazione – magari attraverso i rimborsi – che permetta di restituire un senso di giustizia alle tariffe per poi procedere come comune nei confronti di coloro che sistematicamente non pagano? Soprattutto, quali provvedimenti si stanno mettendo in campo per favorire un progressivo controllo sui costi del servizio rifiuti che possa contenere i costi che gravano sul cittadino?
Invito pertanto l’amministrazione comunale e il Consorzio a un incontro pubblico o nelle sedi istituzionali per rispondere a questi e altri interrogativi che dalla vicenda emergono.
Santena, 17 novembre 2009
In fede
Bruno Ferragatta
Capogruppo Unione Centrosinistra Santena
**
Blog: rossosantena.it