SANTENA – 22 novembre 2009 – “Le frottole della quaglia”, questo il contributo inviato da Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, a commento dell’intervista rilasciata da Giuliano Manolino sulla decisione di Miano di lasciare l’opposizione e passare a sostenere il sindaco Benny Nicotra.
Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, comincia così le sue riflessioni: «Leggendo l’intervista rilasciata da Giuliano Manolino – numero due dei Moderati – al “salto della quaglia” del consigliere Miano verso la maggioranza di Nicotra, è evidente che Manolino non solo non è aggiornato sulla situazione di Santena, ma gli sono state raccontate pure parecchie frottole. Per rima cosa va detto che Miano non è stato eletto in una lista civica, ma nella coalizione Unione dei Moderati – appoggiata dall’Udc e dai Moderati – e da quella parte di società civile che si era riconosciuta in un progetto amministrativo con connotati e requisiti programmatici sostanzialmente diversi dal programma di Nicotra. Manolino afferma che Miano è passato in maggioranza perché Nicotra sarebbe caduto – Nicotra affermava il contrario, nrd – e quindi per salvare i futuri posti di lavoro…».
Roberto Ansaldi aggiunge: «A parte l’evidente salto mortale – degno della miglior arte circence – per nobilitare un atto incomprensibile che è solo di assoluto non rispetto di chi ha votato la nostra lista, la domanda d’obbligo è: quali posti di lavoro? Capisco che in una città in cui tutta l’azione amministrativa è stata negli ultimi due anni molto “virtuale” anche i posti di lavoro non possano che essere tali, ma se Manolino si riferisce all’outlet – non ci risultano altre iniziative all’orizzonte, dopo aver fallito l’operazione 2011 per l’assenza di un progetto credibile – ci vengono spontanee alcune considerazioni. L’outlet è, per ora, soltanto una cosa poco chiara, su cui è certo soltanto che il padre e socio di un assessore – che per legge non potrebbe ricoprire quel ruolo – ha effettuato una operazione che pare molto una speculazione e basta. Infatti, se anche Miano 20 giorni fa concordava con tutta l’opposizione che era giusto istituire una commissione di indagine per fare la dovuta chiarezza amministrativa sulla vicenda, qualche ragione ci doveva pur essere».
«Nessuno è concettualmente contro l’outlet – prosegue Roberto Ansaldi –. Ci dicano chi è la società che intende intervenire, la convochino e si facciano dare almeno una ipotesi progettuale su cui si possa avviare una analisi sulle positività – posti di lavoro ed oneri urbanizzazione – e sulle negatività – viabilità ed ambiente. Per ora c’è un’inusuale richiesta di cambio di destinazione con 18 firme su cui non c’è nemmeno la certezza che siano tutte veritiere. Non siamo allocchi, ed allora di parli chiaro: quello di Miano è soltanto un normalissimo salto della quaglia, con tanto di ruolo politico di cui si è parlato lunedì 16 tra Miano, sindaco e altri due assessori».
Il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, continua: «Si abbia almeno l’accortezza di non prendere per i fondelli nessuno: la gente non è scema, si dicano le cose come stanno senza sentirsi obbligati a inventare invocazioni di pubblici interessi e nobili motivazioni, entrambe inesistenti. I cittadini hanno capito molto bene e molto di più di quanto si possa immaginare. Infatti se si sta facendo di tutto – minacce e ritorsioni comprese – per evitare ciò che altre parti sarebbe già successo da un bel pezzo, vuol dire che anche in maggioranza una certezza c’è: Santena non si è mai trovata in una situazione così disastrosa, e la stragrande maggioranza dei cittadini girerebbero volentieri pagina».
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