Santena, le testate in municipio tengono banco all’apertura del consiglio di venerdì 27 novembre.

SANTENA – 29 novembre 2009 – Lo scontro fisico – con tanto di testata – che venerdì mattina ha visto protagonisti il sindaco Benny Nicotra e il presidente del Consiglio comunale Santino Cascella è stato l’argomento che ha aperto i lavori del consiglio comunale svoltosi nel pomeriggio di venerdì 27 novembre, a partire dalle ore 17. Di seguito gli interventi dei consiglieri Ferragatta, Falcocchio, Ansaldi e Migliore. Per la cronaca va detto che, in consiglio, Santino Cascella si è presentato con un lieve ematoma e gonfiore all’arcata sopraccigliare destra. Dal punto di vista politico va segnalato che Ferragatta ha annunciato che si rivolgerà al Prefetto per segnalare quanto accaduto in città.

Il consiglio si è aperto con Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione Centrosinistra, che ha chiesto la parola e ha affermato: «Permettetemi di riflettere su quanto accaduto questa mattina tra il sindaco e il presidente del Consiglio comunale. E lo faccio in piedi credendo che a questo Consiglio Comunale si debba  restituire la dignità di un’assemblea di rappresentanza politica più che le sembianze di un ring.  E lo dico prima di tutto a me stesso. Pensavo che quanto accaduto la notte scorsa avesse  già superato un livello accettabile di comportamenti, ma le notizie che mi sono giunte sui fatti che sono capitati oggi mi hanno lasciato allibito.  Una situazione del genere non è assolutamente  più sopportabile.  Neppure il fatto che i due contendenti si siano rappacificati davanti al maresciallo dei carabinieri ci rende tutti più tranquilli  perché nulla può sottrarre alla responsabilità dei comportamenti istituzionali».

Bruno Ferragatta ha aggiunto: «Quanto accaduto non possiamo relegarlo in una sorta di nebulosa omertà. Siamo personalità pubbliche e abbiamo il dovere di rispondere ai nostri cittadini, anche dei nostri comportamenti. Tanto più che ad assistere a questo vergognoso momento vi erano dei dipendenti comunali.  I gravi fatti manifestano un profondo deterioramento nei rapporti istituzionali tra sindaco, maggioranza e opposizione che ormai stanno logorando l’azione amministrativa nella sua credibilità. Signori consiglieri, questi fatti segnano indelebilmente la storia di questa Città. A questo punto credo si debbano segnalare questi fatti ad un’Autorità superiore come il Prefetto».

«Invito anche tutti i miei colleghi a  farlo – ha concluso Bruno Ferragatta –. Di fronte ad una situazione di incapacità di controllo dei propri gesti, delle proprie reazioni, la Città non ha più la certezza di essere governata con quel sano equilibrio necessario a dare fiducia ai cittadini. Pertanto, ribadisco l’invito ai miei colleghi affinché si segnali agli enti superiori  quanto è accaduto per richiedere la tutela della cittadinanza da  un’amministrazione che si sta perdendo in derive ingestibili».

Il presidente Santino Cascella è intervenuto così: «Va bene Ferragatta, ma io non intendo affrontare questo argomento. Ritengo sia opportuno che si decanti la situazione. Al momento abbiamo altro da fare; il nostro dovere è amministrare la città. Ringrazio comunque per le parole di solidarietà. Direi che è il caso di andare avanti». Il microfono è passato a Pino Falcocchio, esponente del Pdl: «Io volevo solo dire questo. Secondo me non era il caso di dire “non voglio riferire i fatti” e poi raccontarci le cose.  Questi sono i trucchi che si utilizzano per amplificare fatti che – secondo me – non toccano direttamente l’amministrazione di questa città. Ritengo altresì di non essere l’unico a pensare che questo clima che si è creato sia dovuto anche principalmente all’esasperazione realizzata ad arte da una parte dell’opposizione. A questo punto io penso che una delle cause del gesto del sindaco sia stata la fine del consiglio di ieri sera. Io non so se per mancanza di volontà o per scarsa conoscenza del regolamento comunale è nata una tensione che poi ha innestato tutto il resto, fino ai fatti di stamattina. Io ribadisco che rispetto a quanto accaduto ha giocato la sua parte anche l’esasperazione creata ad arte da una parte della minoranza. È ovvio che se uno accende il fuoco poi è ipocrita andare a dire parole di pace il giorno dopo».

A questo punto c’è stato un nuovo intervento di Santino Cascella: «Lo ripeto, direi di tralasciare questo argomento. Certamente si è creato un brutto clima. Ma questo, non per colpa della maggioranza o dell’opposizione; io direi che questo clima è nato e si è sviluppato per diversi motivi: ormai in consiglio non ci comprendiamo più. Ognuno di noi però ha una parte di colpa. Comunque, detto questo, ribadisco che certamente non sono venuto qui questa sera per parlare di questo argomento, ma sono venuto per terminare questo consiglio».

Ha quindi chiesto la parola Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Udc in consiglio comunale. Si ricorda che sino a giovedì scorso Ansaldi era il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, con il passaggio di Miano nelle fila della maggioranza che appoggia il sindaco Benny Nicotra Roberto Ansaldi ha spiegato che il suo gruppo ha come unica denominazione Udc. Roberto Ansaldi ha detto: «In tutta onestà quanto successo stamattina tra il sindaco e Cascella non riesco a comprenderlo. Ho saputo di quanto accaduto appena 15 minuti fa. Io non riesco veramente a comprendere perché si debba arrivare fino a questo punto. Io non concordo con il consigliere Falcocchio quando dice che certe cose non toccano l’amministrazione della città; semplicemente perché non è così». Roberto Ansaldi ha aggiunto: «Noi da due anni stiamo dicendo che nel rapporto tra maggioranza e opposizione c’è qualcosa di strano e di anomalo, che non riesco a comprendere. Molte volte anziché parlare e confrontarsi sulle cose amministrative si assiste a scontri sul piano personale senza esclusione di colpi. In passato ho denunciato più volte questo. Purtroppo credo che tutti insieme abbiamo oramai imboccato una strada che è senza ritorno».

«In consiglio non ci sono più certezze – ha aggiunto Roberto Ansaldi –. Porto ad esempio quanto accaduto ieri sera. Nella riunione dei capigruppo si era deciso di tenere due consigli comunali, uno giovedì e l’altro venerdì. L’accordo era di interrompere i lavori a mezzanotte della prima sera per ritrovarci il giorno dopo per terminare i punti all’ordine del giorno. Bene, a mezzanotte di giovedì il sindaco se ne esce con una proposta che ha mandato all’aria la decisione presa all’unanimità dai capigruppo. Questo ha scatenato il putiferio accaduto a fine serata. Sono 25 anni che sono seduto in consiglio ma non avevo mai visto una cosa simile. Nemmeno le cose concordate e definite tra maggioranza e opposizione hanno più un valore. Io non voglio entrare nel merito di ieri sera perché credo che gli sviluppi di oggi abbiano già sottolineato a sufficienza che qualcosa non andava. Ricordo che il confronto tra maggioranza e opposizione è il sale della democrazia. Il corpo elettorale ha assegnato alla coalizione che ha vinto tutto il potere esecutivo e i due terzi del potere di controllo e  di indirizzo del consiglio. Io credo che oggi la maggioranza che sostiene Benny Nicotra abbia tutti gli strumenti per poter governare. Alla minoranza rimane quello che c’è in tutte le democrazie: il potere di indirizzo e di controllo. Una opposizione che ha il diritto di  portare in consiglio argomenti che non sono sentiti da tutta la città. Se l’opposizione presenta un argomento, un tema, una problematica, signori della maggioranza non vi viene il dubbio che non lo faccia solo per se stessa, ma perché, magari parlando con la gente, si tratta di un problema che esiste ed è sentito?».

Roberto Ansaldi ha aggiunto: «Guardate che la gente non parla solo con voi ma anche con noi delle opposizioni. Ricordo che la lista che ha vinto non ha raccolto la maggioranza dei voti dei cittadini e che quindi è molto probabile che la maggioranza dei cittadini si rivolga anche a tutte le nostre liste di opposizione. E’ noto che la gente arrabbiata con gli amministratori si rivolge con maggiore facilità alle forze di opposizione. Dico questo perché, secondo me, come maggioranza non vi dovete sentire infastiditi se come opposizione poniamo qualche problema. Io, anche quando sedevo in Giunta, non mi sono mai sentito infastidito».

Roberto Ansaldi ha concluso: «Nel consiglio di giovedì sera ho sentito toni che erano brutti e solo perché qualcuno aveva posto un problema. Io chiedo di fermarci sulle cose. Lasciamo da parte i toni personali. Fermiamoci a discutere le cose per cui siamo chiamati a ragionare. Detto questo è evidente che ieri sera quella della maggioranza è stata una forzatura. Si era svolta una riunione dei capigruppo, si era arrivati a una decisione condivisa. Io credo che nessuno potesse pensare di rimettere in discussione quanto deciso nei modi e nei termini cui ho assistito».

Francesco Migliore, capogruppo del Pdl, ha detto: «Io non entro nel merito di quello accaduto oggi in municipio perché non ero presente. Contrariamente a quanto hanno fatto altri questa sera io non me la sento di andare a sentenziare su quanto accaduto con un tono moralizzatore».

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