Santena, il sindaco Benny Nicotra non ha dubbi: «Il bilancio del 2009? Nell’insieme sono abbastanza soddisfatto»

SANTENA – 5 gennaio 2010 – «Il bilancio del 2009? E’ abbastanza positivo, nonostante abbiamo dovuto perdere qualche mese per una situazione politica delicata relativa alla mia maggioranza. Nell’insieme sono abbastanza soddisfatto». Il sindaco Benny Nicotra comincia così l’intervista sulla situazione amministrativa santenese nel 2009.

Benny Nicotra, sindaco di Santena
Benny Nicotra, sindaco di Santena

Benny Nicotra prosegue: «Una cosa da ricordare è senz’altro la recente apertura del palazzetto dello sport e del centro giovani, intitolato ad Andrea Pininfarina. Segnalo anche che i lavori di riordino sul Banna sono finalmente partiti, anche se voi giornalisti non avete scritto nulla. Per questi lavori sono riuscito a portare a casa milioni di euro, ma anche questo i mezzi di informazione non lo hanno sottolineato. Io invece direi che questi sono risultati più che buoni e che andrebbero comunicati ai cittadini». Al sindaco Nicotra tali risultati sono sufficienti per arrivare a lodarsi: «Queste e altre cose rendono il nostro un Comune invidiabile sotto il profilo del livello di attenzione e competenza degli amministratori. Dico questo perché le parole e anche tanti articoli volano mentre i fatti quelli restano».

Va bene, va bene. Ma, sindaco Benny Nicotra, a che punto stiamo con il bilancio di previsione per il 2010?

La risposta che arriva è questa: «Per quanto riguarda il bilancio, è stato visto dagli uffici. Io collaboro con loro e ho dato indicazione che nell’elaborazione del nuovo bilancio si partisse dai capitoli non discrezionali e non suscettibili di influenze politiche.  Gli uffici hanno così inserito i costi del personale e tutte le spese fisse. Nella prima riunione di maggioranza decideremo come utilizzare l’avanzo di amministrazione, poi – sempre come maggioranza – vedremo quali decisioni politiche assumere per definire meglio e riempire di contenuti il bilancio di previsione. Leggendo i giornali ho avuto anche notizie positive: il ministro Tremonti mi pare intenzionato a concedere alla Regione Piemonte la possibilità di gestire quanto previsto del patto di stabilità non più all’interno di ogni singolo Comune, ma a livello regionale. Questa è una cosa buona. Santena si è sempre mantenuta all’interno del patto di stabilità, ma questo ha condizionato e penalizzato duramente il nostro agire amministrativo».

Sindaco, ci sono novità in arrivo per sistemare le richieste di Falcocchio e di Miano? Qualcuno ha chiesto di arrivare in Giunta e magari a qualcun altro questo posto è stato anche promesso?

Il sindaco appare tranquillo. «Problemi io non ne vedo. Si tratta solo e sempre delle solite stupidaggini messe in giro dalle minoranze. Io dico anche che quello che la mia coalizione sta vivendo non è una vera e propria crisi. Certo, ci sono degli aggiustamenti che andranno fatti».

Ok, mettiamola così, ma questi aggiustamenti quando arriveranno?

«Calma, calma. Ho detto che ne avremmo parlavato subito dopo le vacanze e queste finiscono tra una manciata di giorni, lunedì 11 gennaio 2010. Per allora arriverò con una proposta definitiva che consentirà alla mia coalizione di ritrovare l’unità e proseguire speditamente. Ho parlato con Miano solo pochi giorni fa, lui è passato definitivamente con la nostra squadra, a prescindere da qualsiasi incarico in arrivo o che potrà ricevere. Siamo al 4 gennaio 2010 – ndr: l’intervista è stata registrata ieri –, ribadisco che, con la ripresa, troverò una quadra per  Giunta e maggioranza. Fa  parte del mio ruolo rimettere tutte le cose a posto per finire con tranquillità questo mandato amministrativo».

Il sindaco poi interviene in merito al progetto outlet: «La mia valutazione è che davvero non bisognerebbe perdere la corsa rispetto a questa formidabile opportunità che ci è arrivata; una roba così ci sogniamo che possa accadere un’altra volta. Dico anche che il solo dato sugli eventuali occupati non può certo bastare per dire di sì. Io nel ragionare lo faccio sempre da buon imprenditore – perché un politico non lo sono e non lo sarò mai – e, proprio come imprenditore, dico che una possibilità del genere non possiamo assolutamente trascurarla. Affermo anche che sull’outlet dovrà decidere la città. E non per niente ho proposto un consiglio comunale dove chi propone questo investimento spiegherà le ragioni che stanno alla base di questa iniziativa e, soprattutto, come sono arrivati a individuare la localizzazione proprio a Santena e nell’ex cava della fornace Mosso. Quando ne sapremo di più potremo prendere una decisione a ragion veduta. In consiglio comunale vedremo le facce dei signori della Promos che ci diranno come intendono agire per arrivare a realizzare l’outlet. Si presenteranno e capiremo se sono seri e se hanno le risorse per realizzare l’intervento».

«Naturalmente il progetto outlet – aggiunge il sindaco – va discusso all’interno di una serie di altri ragionamenti da compiere rispetto al nostro territorio e – in particolare – bisognerà ragionare congiuntamente alle modifiche chieste dalla società autostradale sulle attuali rampe di accesso alla Torino-Piacenza. In linea di massimo io credo che per realizzare una barriera di pedaggio nelle rampe sia logico tentare tutto il possibile per utilizzare quelle attuali. Una nostra priorità è quella di limitare il consumo di suolo agricolo. Non solo, proprio il progetto outlet ci potrebbe aiutare nell’intento di non spostare le attuali rampe. Prima delle vacanze di fine anno ho avuto un incontro con la società autostradale; ora i tecnici stanno vedendo se esiste la possibilità tecnica di realizzare la barriera di pedaggiamento utilizzando le attuali rampe».

Il sindaco continua con un auspicio: «Rispetto al clima che è respirato nelle sedute del consiglio comunale di fine anno io mi auguro che i consilieri mettano un po’ più di buon senso. Gli amministratori tutti sono chiamati a mostrare un maggiore senso di responsabilità, in consiglio come anche fuori dal palazzo comunale. Io credo anche che i cittadini percepiscano benissimo il senso del nostro operato e, alla fine, come sempre potranno esprimere un loro giudizio nel segreto dell’urna».

«Un anno come quello appena passato  – prosegue ancora il sindaco – comunque io non lo auguro a nessuno. Sono stato ingiustamente maltrattato, criticato e illazionato.  Sinora non avevo mai avuto un trattamento simile. Per questo mi sento di dire che un anno così io non lo auguro davvero a nessuno. Quanto mi è successo è proprio al di fuori della mia cultura. Ne farò comunque tesoro. Credo che la ricchezza del territorio debba anche basarsi sulle capacità dei suoi amministratori, sia di maggioranza sia di minoranza».

Con la ripresa dell’attività saranno distribuite anche le tante deleghe che sinora si è trattenuto?

«Certamente sì. Molte deleghe non intendo tenerle oltre, verranno distribuite anche perché hanno bisogno di essere seguite e un sindaco ha già tanti impegni.  Almeno le deleghe più pesanti quanto prima verranno ridistribuite». Il sindaco chiude con questa frase: «Vorrei ancora dire che per il 2010 i santenesi si aspettano sicuramente meno pettegolezzi sui giornali e via internet. I cittadini si aspettano anche di vedere riportate le tante cose che la mia amministrazione progetta e realizza, ma non sono mai riportate. Altre volte le cose vengono riportate ma i commenti o meglio le critiche delle opposizioni, hanno sempre uno spazio maggiore. I titoli poi sono quasi sempre appannaggio degli oppositori. E, come è noto, la gente in genere legge solo i titoli».

Il sindaco termina davvero: «Per il 2010 sono sereno e tranquillo. Come sempre troverò una quadra e la situazione politica e amministrativa si normalizzerà. Io non ho certo l’intenzione di portare la città verso elezioni anticipate. Scrivilo, scrivilo: io finirò il mandato». Io scrivo, scrivo. Il pezzo finisce qui.

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