Santena, intervista a Massimiliano Miano neo assessore alla Cultura nella Giunta Nicotra-ter, bis

SANTENA – 23 gennaio 2010 – Pochi giorni fa il sindaco Benny Nicotra ha nominato assessore Massimiliano Miano, componente del Gruppo misto di maggioranza. Di seguito le sue risposte a una decina di domande.

Massimiliano Minao, neo assessore alla Cultura
Massimiliano Miano, neo assessore alla Cultura

Massimiliano Miano partiamo con due parole sul programma.

«Innanzitutto, la prima cosa che sto valutando è verificare quanto fatto fino ad oggi rispetto alle deleghe che mi sono state affidate – spiega Miano che aggiunge –. Io mi ricordo bene sin dove ero arrivato con la Giunta guidata da Gianni Ghio. In queste prime ore sto analizzando quanto portato avanti dall’assessore Edoardo Tamagnone prima che il sindaco gli azzerasse le deleghe. Nella prossima settimana dovrei concludere questo primo esame. In agenda ci sono gli appuntamenti con la responsabile della biblioteca Pia Gambino e con Guglielmo Lo Presti. Tempo una settimana e sarò pronto a partire».

C’è qualche progetto in particolare che va segnalato?

«Questa settimana ho avuto un incontro a Poirino per il progetto Corti in Provincia. Si tratta di una iniziativa ideata dall’amministrazione provinciale che lo scorso anno vedeva Santena come Comune capifila. Ora il ruolo di capofila è toccato a Poirino. Senza correre il rischio di peccare di presunzione mi sento di poter dire che questa iniziativa è nata dalle ceneri di Santena Cortofilmfestival che avevo ideato e avviato. Oggi l’iniziativa della Provincia ha un respiro più ampio e coinvolge un buon numero di Comuni del Chierese».

Miano, ci sono altre intenzioni programmatiche da ricordare?

«Volevo riprendere gran parte delle iniziative che portavo avanti con la biblioteca civica Enzo Marioni. Secondo me godevano di un buon apprezzamento da parte dei santenesi. Una iniziativa che sicuramente riprenderò sarà la presentazione di un libro inedito, una volta al mese, il sabato mattina. Conto altresì di riprendere i rapporti di collaborazione con l’Aartes». Miano si concede anche una battuta: «Come viatico per riprendere mi piacerebbe poter scrivere, da qualche parte, su un qualche muro “Dove eravamo rimasti?” e poi subito aggiunge: «Tutto questo senza nulla togliere a quanto portato avanti in questi anni da chi ha gestito la delega alla cultura e alla biblioteca».

Ci sono le condizioni per avviare progetti culturali significativi per i giovani e per tutta la città?

«Rispetto ai giovani un po’ di idee le avrei, prima di raccontarle voglio rapportarmi con Beppe Maggio, il consigliere incaricato ai giovani. Voglio anche confrontarmi con Francesco Migliore che è il nuovo consigliere incaricato allo Sport. Un lavoro che vorrò iniziare riguarda la collaborazione con l’assessora all’Istruzione per concertare e portare avanti iniziative comuni tra cultura e i servizi scolastici».

Massimiliano Miano, la quinta domanda è relativa al panorama politico cittadino e alla tua collocazione in consiglio comunale.

Per qualche secondo il telefono resta muto, poi arriva la voce di Miano: «Non intendo entrare nel merito delle discussioni interne al Pdl perché non sarebbe corretto; io non faccio parte del Pdl. Si tratta di una situazione che devono risolvere i segretari provinciali e regionali del Pdl. Io auspico e spero che si trovi una soluzione in modo che questa amministrazione possa riprendere operatività e andare avanti. I cittadini si attendono risposte».

La risposta non è completa, manca un chiarimento rispetto al tuo rapporto con i Moderati.

E qui la risposta arriva subito: «Una volta per tutte, ricordo che i Moderati non è un partito; sono una lista civica, nata in Piemonte. Ciascun federato ai Moderati non ha l’obbligo di tesserarsi. I Moderati sono movimento di persone che costruiscono un programma e su quello vanno avanti. Lo statuto prevede che i Moderati possano fare accordi con il centrodestra o con il centrosinistra, in base ai contesti locali. L’intesa è programmatica, sugli obiettivi da raggiungere e quindi prescinde dagli schieramenti politici. Spero, una volta per tutte, che la mia posizione sia chiara a tutti».

Miano la risposta va quasi bene, ma ne manca ancora un pezzo…

«Io in consiglio comunale a Santena non rappresento i Moderati. Sono iscritto al Gruppo misto di maggioranza. Se poi il sottoscritto, a livello regionale, lavora ai Moderati questo non può e non deve influire con l’attività amministrativa che porto avanti a livello cittadino».

Miano, un po’ di tempo fa, appena hai comunicato che lasciavi la minoranza per appoggiare il sindaco Nicotra, anche in consiglio comunale qualcuno ti ha apostrofato con parole diverse dai complimenti. Altri ancora ti hanno insultato a mezzo telefono. Ora che aria tira con i cittadini?

«Il periodo delle minacce sembra passato. Devo anche aggiungere che, in questi giorni, sto ricevendo complimenti, anche da parte di persone che non mi sono certo vicine politicamente. Sono contento degli auguri che mi sono arrivati. Alcune associazioni si sono fatte vive; ciò significa che hanno un buon ricordo del mio passato da assessore. Aggiungo ancora che io non intendo affatto cancellare quanto portato avanti dal mio predecessore. Continueremo a portare avanti i progetti validi, così come metteremo in pista altre iniziative».

Assessore Miano il sindaco ti ha concesso cinque deleghe: cultura, biblioteca, informagiovani, ufficio stampa, comunicazione. Rispetto alle tue precedenti esperienze manca il rapporto con le associazioni e c’è in più l’ufficio stampa e la comunicazione. Il sindaco si è poi tenuto la delega al 2011.

Miano risponde così: «E’ facoltà del sindaco distribuire le deleghe. Io non discuto le scelte del sindaco. Io sono una macchina da guerra, sono abituato a lavorare. Il sindaco mi ha chiesto un impegno sulla cultura e io darò il massimo per portare lustro alla delega che mi ha dato. Mi ha dato deleghe nuove, a esempio comunicazione istituzionale. Vedrò cosa fare; intendo lavorare di concerto con tutti gli assessori anche per dare a tutti il giusto risalto a tutte le iniziative che verranno assunte. Ripartiranno anche una serie di strumenti per informare i santenesi in merito alle decisioni prese dall’amministrazione. Penso che riprenderemo il periodico “Municipio & dintorni”. Realizzeremo strumenti semplici che consentano una comunicazione efficace. Mi sento anche di dire che in questi 2,5 anni di amministrazione della Giunta Nicotra-ter l’esecutivo ha peccato in comunicazione. In parte posso concordare con le opposizione quando affermano che molte cose la Giunta Nicotra le doveva fare meglio. Però non si può dire che questa amministrazione non abbia fatto nulla. Diciamo che non è stata in grado di comunicare neanche le cose buone che ha realizzato. Uno dei miei compiti sarà far arrivare direttamente nelle case dei cittadini la voce dell’amministrazione».

Miano chiudiamo con una domanda relativa al patto del drago verde. Qualcuno dice che con quel documento sei andato dal sindaco e gli hai fatto capire che se non ti nominava assessore avresti firmato per sciogliere il consiglio? Qual è la tua versione?

Miano risponde: «Io nel patto del drago verde non ho assolutamente avuto alcun ruolo. Questo documento mi è stato sottoposto già con il mio nome; mi hanno chiesto di firmare. Io ho fatto le valutazioni del caso e ho considerato i tanti possibili scenari di sviluppo di questa vicenda. Ci ho pensato sopra e poi ho ritenuto opportuno non firmare questo documento. Io penso che bisogna dare una ulteriore possibilità al sindaco Benny Nicotra. E’ vero che, in passato, ci sono stati periodi in cui non ho avuto buoni rapporti con il sindaco Nicotra. Però, ci siamo visti, ci siamo parlati e ci siamo chiariti. Ora tutto è sistemato e faccio parte della sua squadra».

Massimiliano Miano, in vista delle prossime elezioni regionali, vedremo la tua faccia sui tabelloni elettorali?

«Assolutamente no. Naturalmente mi hanno chiesto, ma ho detto di no».

**

Blog: rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA