SANTENA – 24 gennaio 2010 – Il prossimo venerdì 29 gennaio, alle ore 11, a palazzo Cisterna, in via Maria Vittoria 12, è prevista la presentazione della mostra “Camillo Benso di Cavour e il suo tempo”. Intervengono il presidente Antonio Saitta e l’assessore Ugo Perone. Di seguito quanto riportato dal periodico Cronache da palazzo Cisterna, sul numero 2 del giorno 22 gennaio 20101 alle pagine 3 e 4, a proposito della mostra su Cavour, “padre della Patria”.
Fonte: Cronache da palazzo Cisterna – Numero 2 del giorno 22 gennaio 2010. Pagina 3 e 4
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La Provincia celebra Cavour, uomo-simbolo dell’unità nazionale
La mostra su Cavour, “padre della Patria”, dal Quirinale a Palazzo Cisterna
Per dare risalto alla figura del primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia e per prepararsi ai festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la Provincia di Torino ha predisposto, con la collaborazione dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour di Santena e della Fondazione Cavour, il progetto di una mostra itinerante dedicata a “Camillo Benso di Cavour e il suo tempo”. L’allestimento illustra gli ambienti e i contesti in cui si formò e agì Camillo Benso, evidenziando lo spirito, il metodo e l’originalità della sua azione politica. La mostra ricorda e documenta i cambiamenti scientifici, tecnologici, sociali, istituzionali, economici, produttivi, commerciali e culturali in atto nell’Italia preunitaria e la complessità del quadro internazionale e interno di metà Ottocento. Il carattere divulgativo-didattico e il supporto storico e tecnico garantiscono la fruibilità di un vasto pubblico di studenti, di insegnanti, di curiosi della storia del nostro paese e di estimatori di Camillo Cavour. La mostra è itinerante: dopo l’inaugurazione a Roma il 18 gennaio da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, viene presentata a Torino venerdì 29 gennaio alle ore 11 a Palazzo Cisterna. Poi la mostra comincia il suo percorso sul territorio: Rosta, Pianezza, Cavour, Carmagnola, Moncalieri, Caselle, Candiolo e Vinovo sono le prime tappe in calendario.
Le celebrazioni di Italia 150 in provincia di Torino
Torino e l’intero Piemonte avranno un ruolo-guida nelle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, che saranno l’occasione per l’ulteriore sviluppo turistico e culturale del nostro territorio. Quattro grandi mostre (due nella Reggia di Venaria, altre due nelle ex O.G.R. di Torino) saranno il “fiore all’occhiello culturale” del programma di Italia 150 a Torino e nell’immediata cintura. Ma nella nostra provincia altri luoghi e altri cimeli saranno al centro dell’attenzione: innanzitutto le Residenze Sabaude e i luoghi cavouriani, come il Castello di Santena, con gli appartamenti e la tomba del Conte Camillo Benso. Proprio il complesso di Santena merita una riqualificazione all’altezza della caratura politica e storica del primo Presidente del Consiglio dell’Italia unita.
La figura di Cavour è l’emblema del modo in cui i torinesi intendono ripercorrere e celebrare la nostra storia nazionale, con l’orgoglio del proprio passato e con lo sguardo rivolto al futuro. Milioni di persone visiteranno Torino nel 2011. Saranno persone di tutte le età e provenienze: dai ragazzi delle scuole di tutta Italia ai militari in congedo di tutte le armi e specialità, che terranno a Torino i loro raduni nazionali annuali. In provincia di Torino Enti pubblici e associazioni sono già al lavoro per prepararsi a raccontare a chi verrà a farci visita la vicenda umana di uomini che, come Cavour, seppero essere cittadini del mondo, pur sentendosi profondamente piemontesi ed italiani; uomini a cui si deve quel ruolo-guida che Torino, la sua provincia e l’intero Piemonte hanno avuto e hanno tuttora nella storia nazionale.
Una Provincia che fu di esempio per tutte le altre
La Provincia di Torino ha celebrato da poco i suoi 150 anni, essendo stata istituita nel 1859, penultimo anno della storia del Regno di Sardegna. La sua organizzazione amministrativa fu il modello organizzativo adottato per il governo delle nuove Province, acquisite dopo la II guerra d’indipendenza.
Un fatto testimoniato da un atto con forza di legge, il Decreto Rattazzi del 23 ottobre 1859, a sancire la scelta di un modello amministrativo poi esteso al resto dell’Italia Unita nel 1861. Oggi la Provincia di Torino dal punto di vista territoriale è fra tra le più estese d’Italia ed è quella composta dal maggior numero di Comuni: ben 315. La sua sede di rappresentanza è lo storico Palazzo Dal Pozzo della Cisterna situato in via Maria Vittoria, nel cuore della città, più volte protagonista della storia di Torino anche nei primi anni dell’unità d’Italia. Al suo interno, insieme a preziosi arredi ed opere d’arte, custodisce importanti memorie storiche di tutto il Piemonte conservate nella sua Biblioteca intitolata a Giuseppe Grosso, fin dal 1956 specializzata nella raccolta di opere piemontesi, che oggi dispone di un patrimonio di oltre centomila titoli fra monografie, periodici, manoscritti, stampe e fondi archivistici.
Tra questi, spicca il “fondo Lorenzo Valerio”, ricco di lettere autografe di autorevoli personaggi del Risorgimento subalpino, un vero e proprio “carteggio degli uomini più liberali dell’Italia e dell’Europa”: non mancano opere autografe di Camillo Cavour, di cui sono presenti, nel mazzo n. 5 del Fondo, 17 lettere spedite da Torino tra il 1852 e il 1860. Con la mostra dedicata a Cavour nel bicentenario della sua nascita, la Provincia di Torino si prepara a celebrare degnamente i 150 anni dell’unità d’Italia.
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