SANTENA – 22 marzo 2010 – Il rogo alla Pegaso è stato domato. Questa sera, a partire dalle ore 18, sotto la direzione del sindaco Benny Nicotra, si è riunito il tavolo tecnico nei locali del Coc – Centro operativo comunale di Protezione civile – nella sala al primo piano della struttura comunale, in via Badini. Di seguito, il punto della situazione, tracciato da alcuni dei partecipanti al tavolo.
L’ingegner Ernesto Monzoni dei Vigili del fuoco di Torino, spiega: «La situazione attuale è questa. Noi oggi abbiamo finito di svuotare il capannone dal materiale che bruciava. Tutte le sostanze combuste sono state portate all’esterno del capannone. All’interno non è rimasto più nulla. La struttura è gravemente lesionata e, in più parti, è crollata. Parte del materiale combusto è finito all’interno di cassoni scarrabili sistemati nel parcheggio del cimitero. La restante parte è stata sistemata in un’area individuata nella zona industriale vicina al capannone andato a fuoco. Il nostro lavoro terminerà con la tumulazione del materiale: le sostanza combuste verranno accatastate e ricoperte di terra in modo da soffocare ogni eventuale principio di incendio. Sino all’effettuazione di questa operazione con alcuni uomini resteremo a presidiare le due aree».
Massimo Berutti, dell’Asl To5, aggiunge: «Oggi l’incendio è stato totalmente spento. L’area del capannone è stata interamente sgombrata. I rifiuti combusti sono stati provvisoriamente stoccati in due siti esterni all’area dove si è sviluppato l’incendio: vicino al cimitero e in prossimità di via Quaglia. Il sindaco Benny Nicotra ha chiesto di dare priorità al controllo e alla vigilanza di queste due aree. Appena possibile, il materiale provvisoriamente stoccato sarà riportato all’interno del cortile della ditta Pegaso e sistemato in sicurezza. Ciò significa che occorrerà realizzare una vasca a tenuta, affinché non vi sia perdita di liquidi o esalazione in atmosfera dei materiali combusti. Solo in una seconda fase il materiale verrà conferito in discarica. Nei prossimi giorni si compiranno le analisi necessarie a classificare i rifiuti per stabilire in che tipo di discarica dovranno essere conferiti».
Guglielmo Lo Presti, avvocato, responsabile dell’ufficio legale del Comune, aggiunge: «Il sindaco ha chiesto di riportare il prima possibile il materiale residuo dell’incendio dentro l’area della ditta Pegaso. L’obiettivo per Santena è ritornare alla normalità; contiamo di poterlo fare entro pochi giorni, al massimo una settimana. Nel frattempo le due aree di deposito temporaneo dei residui del rogo sono sottoposte a sorveglianza». «Nei giorni scorsi – aggiunge Lo Presti – il sindaco aveva emesso un’ordinanza in cui intimava alla proprietà e alla ditta di mettere in atto, entro 12 ore, le necessarie operazioni di messa in sicurezza, demolizione, rimozione e movimentazione del materiale presente presso l’area dell’incendio. La società Avug, proprietaria dell’immobile, ha detto che con tempi così stretti non era in grado di poter gestire tali operazioni. La società Pegaso non ha risposto all’ordinanza. Noi, naturalmente, abbiamo proceduto all’esecuzione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati e agiremo per recuperare tutte le somme anticipate nonché a presentare denuncia alle competenti autorità».
Nicola Falabella, ingegnere, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, afferma: «La prima fase di emergenza, quella inerente allo spegnimento dell’incendio, possiamo dire che è conclusa. Naturalmente l’emergenza non è terminata. Per permettere ai vigili del fuoco il completo spegnimento il sindaco Nicotra – sentita l’Arpa e l’Asl – ha provveduto a individuare due aree per depositare momentaneamente i materiali combusti e consentire il completo spegnimento. Per accogliere tutto il materiale combusto avevamo stimato un fabbisogno di 250 container scarrabili. Naturalmente, tra sabato e domenica, non è stato possibile reperire un numero così alto di container. Per portare fuori dal capannone tutto il materiale abbiamo dovuto realizzare un’area dove il materiale combusto è stato depositato. Le due aree sono state provvisoriamente attrezzate e rese temporaneamente idonee per evitare qualsiasi pericolo di inquinamento. Ora si sta procedendo a classificare il materiale combusto, con l’obiettivo di individuare le apposite discariche. Durante il tavolo tecnico il sindaco Benny Nicotra è stato chiaro: se la fase di classificazione dovesse durare più di una settimana i rifiuti dovranno essere riportati nel cortile della ditta Pegaso. Siamo stati costretti a portare fuori dal capannone i materiali combusti perché, altrimenti, il rischio era di veder andare avanti l’incendio per almeno due settimane. Dunque questa sera possiamo dire che è finita la prima fase dell’emergenza, quella dello spegnimento dell’incendio. Ora si parte con la seconda fase, che si concluderà solo con il trasporto in discarica del materiale combusto».
Marco Lorenzoni, ingegnere, responsabile del servizio vigilanza dell’Arpa Piemonte, aggiunge: «Sia le misure effettuate con attrezzature trasportabili, sia quelle prodotte dalla stazione mobile, posizionata vicino al palazzetto dello sport di Santena, non hanno evidenziato criticità. Anche la stazione di rilevamento fissa, posizionata nel Comune di Chieri, non ha rilevato alterazioni significative dello stato della qualità dell’aria ambiente. Dunque, dalle centraline sono arrivati dati rassicuranti: i valori non si discostano dalle normali rilevazioni dovute al traffico. Da tutte le misure fatte possiamo dire che non ci sono problemi sostanziali rispetto ai fumi emessi durante l’incendio. Ora siamo impegnati a gestire le fasi dello smaltimento dei materiali che residuano dall’incendio, fino al conferimento in discarica».
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