Santena, giovani del presidio Graziella Campagna a Milano, per la XV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

SANTENA – 23 marzo 2010 – Un gruppo di giovani santenesi, appartenenti al presidio di Libera “Graziella Campagna”, ha partecipato sabato scorso, a Milano, alla XV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Libera milano

Libera 1

«I ragazzi dei presidi di Libera “Graziella Campagna” di Santena e “Rita Adria” di Chieri – spiega Luca Navone – con componenti di altre associazioni e realtà del chierese – che fanno parte della rete di Libera, come il gruppo scout Agesci Chieri 1 – si sono dati appuntamento alle 5,30 di mattina, a Chieri, in piazza Caselli. In tutto, dal Piemonte sono partiti 23 pullman alla volta di Milano, per partecipare alla XV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, l’occasione in cui tutte le associazioni che aderiscono a Libera, i parenti delle vittime innocenti di tutte le mafie e le autorità, si incontrano per ricordare, riflettere, discutere e – perché no – godere della gioia del ritrovarsi tutti insieme».

In terra lombarda la giornata è iniziata con un lungo corteo che dai Bastioni di Porta Venezia si è snodato per le vie di Milano fino a una gremita piazza Duomo, dove dal palco sono stati letti, tra il silenzio della folla, più di 900 nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie dalla fine dell’Ottocento a oggi.

«Un accorato e coraggioso discorso di don Luigi Ciotti – prosegue Luca Navone – ha concluso questo momento, ma la giornata è proseguita con 13 seminari in cui i partecipanti hanno discusso del pesante ruolo delle Mafie nel nord Italia in tutte le sue sfaccettature, dal traffico di rifiuti ai legami con la politica e le amministrazioni locali».

Alle 22 il pullman ha ricondotto a Chieri i partecipanti alla manifestazione, stanchi ma convinti a continuare a impegnarsi, ogni giorno, per contrastare ogni forma di indifferenza, di inerzia e di rassegnazione, rafforzando i legami di legalità, di responsabilità e di pace. E per provocare un altro futuro, ricordando le parole del discorso di don Luigi Ciotti: «Con l’io si perde, è il noi che vince».

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Blog: rossosantena.it

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