SANTENA – 16 aprile 2010 – “Incendio del 17 marzo 2010 – via Asti 46»: questo il titolo del manifesto fatto affiggere questa settimana dall’amministrazione comunale per comunicare ai cittadini quanto avvenuto in merito al rogo al capannone che ospitava la ditta Pegaso. Nel manifesto tutti gli avvenimenti sono ripercorsi in 60 righe scritte fitte, per un totale di oltre settemila caratteri. E’ scritto un po’ piccolo ma c’è tutta la vicenda. Di seguito il testo del manifesto che risulta un po’ difficile da leggere sfrecciando in auto o passando in bici o a piedi.
Incendio del 17 marzo 2010 – via Asti 46
In data 17 marzo 2010, all’interno di parte del sito di proprietà della Immobiliare Avug di via Asti 46, capannone produttivo in gestione alla ditta Pegaso srl per l’esercizio dell’attività di messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi si è sviluppato un incendio di notevoli dimensioni che ha comportato un immediato intervento di mezzi di soccorso.
Le squadre dei vigili del fuoco intervenute, hanno avviato le azioni di contenimento e spegnimento dell’incendio degli ingenti quantitativi dei materiali gomma-metallo e di recupero del materiale stoccato in cumuli all’interno del capannone ma, in relazione alla notevole consistenza del materiale coinvolto e la tipologia del medesimo, il propagarsi dell’incendio e l’elevate temperature hanno altresì comportato un grave pregiudizio statico con concreto pericolo di crollo delle strutture, parte delle quali anche già crollate.
Stante i ridotti spazi interni il pericolo di crollo delle strutture interessate dall’incendio, l’insufficienza di spazi di manovra dei mezzi di soccorso, il Dipartimento dei vigili del fuoco, ha richiesto e manifestato l’esigenza di procedere con la massima urgenza, ai fini dalla completa estinzione dell’incendio in atto, di movimentare all’esterno il materiale combustibile, al fine di renderlo raggiungibile dai mezzi e dagli operatori di soccorso.
Disposto in capo alla proprietà e ai responsabili dell’attività, di provvedere a effettuare tutte le operazioni necessarie per evitare il propagarsi dell’incendio, a mettere in sicurezza al’area, a evitare il pericolo di crolli e sia l’ulteriore inquinamento del suolo e della falda sottostante, nonché di attivarsi per lo smaltimento dei materiali e la bonifica dell’area nel rispetto delle specifiche disposizioni di legge in materia;
Dichiarata, da parte della proprietà, l’impossibilità di fare fronte a quanto immediatamente ordinato;
Ai fini della pubblica incolumità e salvaguardia dell’ambiente il sindaco, in veste di autorità locale di protezione civile, ha autorizzato i servizi comunali a procedere all’esecuzione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati, riservandosi successivamente di recuperare poi le somme anticipate nonché a presentare denuncia alla competente autorità giudiziaria.
Al fine di rilevare l’eventuale presenza di sostanze aereo disperse prodotte dalla combustione in quantità tali da prefigurare un potenziale danno alla salute in termini di tossicità acuta o comunque di valutare le più significative alterazioni della qualità dell’aria-ambiente nel territorio comunale e in quello dei Comuni limitrofi, sono state condotte dai tecnici Arpa, prontamente intervenuti, misurazioni strumentali da campo, in tempi brevi e quindi compatibili con l’emergenza in atto.
Dal 17 marzo 2010 infatti è stata posizionata anche una stazione mobile di rilevamento, allo scopo di monitorare in continuo la qualità dell’aria dell’abitato più prossima al sito dell’evento (zona di via Brignole, in prossimità della Scuola media Falcone).
Sulla base dei risultati, l’Agenzia ha comunicato che non si sono evidenziate criticità nelle zone abitate e che per tutti i parametri monitorati, i rilievi effettuati hanno dato valori inferiori o pari al limite di rilevabilità strumentale.
Utili a tranquillizzare la cittadinanza, tutte le informazioni sono state ampiamente divulgate, ufficialmente attraverso comunicati stampa e pubblicazioni sul sito internet istituzionale.
In attuazione di quanto deciso nei numerosi incontri tecnici, presso la sede comune di Protezione civile, tra il sindaco e gli altri referenti delle autorità ed enti coinvolti nella gestione dell’emergenza, concordi sull’urgenza di un rapido e indifferibile intervento da parte di ditte specializzate per procedere, in sito, all’immediato inizio dei lavori, di messa in sicurezza, demolizione, rimozione e movimentazione del materiale presente presso l’area interessata dall’incendio, si è proceduto:
– all’assistenza operativa, gestita dai vigili del fuoco, degli interventi di smussamento dei rifiuti in combustione presenti sotto la struttura pericolante interessata dalle fiamme;
– al recupero, durante tutte le operazioni di soccorso, delle acque di spegnimento, al fine di evitare ulteriore inquinamento nell’ambiente circostante, e al loro necessario trasporto e smaltimento finale presso i centri autorizzati più vicini;
– a individuare due aree di deposito provvisorio per ridurre i tempi di intervento e per potere accedere in sicurezza alla struttura, così da proseguire nelle operazioni di riduzione progressiva del materiale in combustione;
– alla rimozione e smaltimento degli elementi di copertura del capannone, contenente amianto, crollati sui cumuli in combustione;
– a recuperare e movimentare nella prima area comunale individuata, parcheggio adiacente il cimitero comunale (via Trinità), i container nella quale i rifiuti sono stati contenuti provvisoriamente;
– ad allestire, secondo le indicazioni tecniche Arpa, il secondo sito individuato, area parcheggio vicinanze di via Quaglia;
– a garantire la sorveglianza e presidio costante dei siti individuati attraversi gli agenti della polizia municipale e la preziosa risorsa delle associazioni di volontariato locale e anche inviate dal Coordinamento provinciale;
-alla messa in sicurezza della struttura dell’edificio di via Asti 46, mediante il puntellamento delle strutture a impedirne il crollo delle medesime;
– ad apprezzare e individuare, in accordo con Asl e Arpa, all’interno dell’area di proprietà, una idonea zona da destinare alla ricollocazione provvisoria del materiale, precedentemente asportato all’esterno per motivi di sicurezza;
– a movimentare il materiale provvisoriamente spostato all’esterno, nella zona interna individuata e a completare il ripristino delle condizioni originarie della zona di via quaglia, con la pulizia e il lavaggio del manto stradale.
Dichiarata ufficialmente alle ore 18 del 30 marzo 2010 il termine della fase della fase di emergenza soccorso e ultimato in data 6 aprile 2010 gli ultimi interventi necessari alla messa in sicurezza dell’area oggetto della criticità, l’amministrazione comunale ringrazia:
– tutto il personale dei vigili del fuoco impegnato instancabilmente nello spegnimento e controllo dell’incendio;
– tutti gli agenti del Noe – Nucleo operativo ecologico – dei carabinieri per la loro attività di indagine;
– il personale tecnico qualificato del Comune, dirigenti e responsabili, per il supporto continuo alle decisioni;
– i tecnici Arpa e Asl che hanno presenziato a tutti gli interventi utili alla tutela della salute e dell’ambiente;
– i responsabili tecnici degli enti regionali e provinciali sempre disponibili al supporto logistico e decisionale;
– gli agenti della polizia municipale e il personale volontario impiegato in attività di protezione civile, delle associazioni locali e del coordinamento provinciale per il controllo della regolare viabilità e il presidio delle aree di stoccaggio provvisorio;
– altri, cittadini e ditte, che coinvolti dal personale impiegato nelle operazioni di soccorso hanno contribuito a rispondere fattivamente all’emergenza, nonché l’amministrazione comunale tutta.
Aprile 2010
Giovanni Giacone, assessore all’Ambiente
Benny Nicotra, sindaco
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