SANTENA – 28 aprile 2010 – In città si può firmare per la campagna referendaria “L’acqua non si vende”. In poche ore il 25 aprile scorso sono state raccolte 300 firme. Il banchetto sarà presenta ancora nei giorni 1°, 2, 9, 23 e 30 maggio 2010. Di seguito, alcune informazioni sulla raccolta firme.
Nel fine settimana del 24 e 25 aprile 2010 è iniziata in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua, iniziativa del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali ha deciso di promuovere tre quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010. Sostengono l’iniziativa anche diverse forze politiche.
A partire dal sabato 24 aprile 2010 è iniziata la raccolta delle firme, in tre mesi l’obiettivo è arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme sono allestiti su tutto il territorio nazionale. In centinaia di piazze italiane sono stati allestiti i banchetti che hanno raccolto, in due giorni, oltre 100.000 firme. La raccolta continua fino al 4 luglio, l’obiettivo che il comitato promotore si è posto è arrivare a quota 700mila firme.
Il 25 aprile un banchetto era presente anche in città: in tutto sono state raccolte 300 firme. Il banchetto sarà presente anche nei prossimi giorni. Sempre nella centralissima piazza Martiri della Libertà nei giorni 2 maggio, 9 maggio, 23 maggio e 30 maggio. Il 1° maggio il banchetto sarà posizionato nei pressi del bar Alfieri, all’angolo tra via Cavour e via Tana. Tra gli aderenti all’iniziativa in città vi è un nutrito gruppo di persone aderenti al Movimento 5 Stelle (foto sotto).
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I tre quesiti referendari
Primo quesito:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europee” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166?»
Secondo quesito:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 150 (Scelta della forma di gestione e procedure di affidamento) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, come modificato dall’art. 2, comma 13 del decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008
Terzo quesito:
«Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
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