Santena, 110.000 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per sistemare il parco Cavour

SANTENA – 19 maggio 2010 – La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha donato 110.000 euro alla Fondazione Cavour per la sistemazione del parco Cavour. Di seguito, una intervista a  Mario Garavelli, presidente della Fondazione Camillo Cavour.

Mario Garavelli, spiega: «La notizia più rilevante di questi giorni è l’arrivo di 110.000 euro, donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Saranno utilizzati per sistemare il parco Cavour. Si tratta di un risultato notevole che va ad aggiungersi agli altri finanziamenti arrivati negli ultimi tempi, tra cui 250.000 euro offerti dalla Compagnia di San Paolo per il rifacimento dei tetti del castello e delle scuderie. Si tratta di elargizioni arrivate grazie al lavoro compiuto dal rinnovato cda della Fondazione, alla solidità del complesso immobiliare santenese, alle preziose memorie che custodisce: in sostanza alla buona fama del complesso cavouriano santenese. Naturalmente questi risultati sono arrivati grazie alla buona amministrazione praticata in questi mesi; tutti ci siamo mossi bene e abbiamo instaurato un nuovo modo di amministrare. Tali risultati sono arrivati soprattutto perché abbiamo riconquistato la fiducia di enti pubblici e anche dei privati che ci sostengono. Diciamo che questi contributi ci consentono di arrivare all’appuntamento del 6 giugno con maggiore tranquillità. Naturalmente non dobbiamo scordare che permangono ancora grossi problemi economici dovuti all’indebitamento pregresso ereditato dalla precedente gestione.  Occorre ricordare che le donazioni arrivate sono tutte finalizzate mentre i debiti pregressi, per ora, non siamo ancora in grado di pagarli. Abbiamo fondate speranze che possa farlo la Regione Piemonte: siamo fiduciosi che gli impegni presi vengano mantenuti. I quattro milioni di euro promessi dalla Regione garantirebbero un sicuro rilancio della Fondazione».

«Altro aspetto che va sottolineato – aggiunge Mario Garavelli – riguarda l’entrata come soci fondatori oltre che del Comune di Torino, anche della Regione Piemonte e della Provincia di Torino. Prima l’unico presente era il Comune di Torino. Nei mesi scorsi è entrata la Regione, mentre è in dirittura di arrivo anche la Provincia di Torino. Diciamo che questi arrivi hanno conferito solidità alla Fondazione».

Interpellato in merito ai rapporti con il Comune di Santena, e in specifico con il sindaco Benny Nicotra, Mario Garavelli, pacatamente, spiega: «E’ mia intenzione, ma credo di tutta la Fondazione, venire incontro alle esigenze di Santena; sia del Comune, sia della cittadinanza. L’esigenza di poter usufruire del parco la riteniamo valida, ma sinora circostanze oggettive hanno impedito di conseguire questo obiettivo. Prima di intervenire sul parco abbiamo dovuto occuparci del castello e delle altre strutture. Il sindaco in più occasioni lamenta che non abbiamo fornito risposta alle sue missive e sollecitazioni: questo deriva dal fatto che non avevamo ancora le idee chiare rispetto al reperimento delle risorse necessarie per la manutenzione straordinaria e ordinaria del parco. Preciso che – naturalmente, non si tratta di cattiva volontà, né tantomeno di contrapposizione».

Mario Garavelli conclude così: «proprio rispetto all’apertura dei cancelli del parco, non mi sento di fare previsioni. Intanto i soldi sono annunciati, ma non sono ancora arrivati. Poi c’è tutta una serie di pratiche burocratiche da superare. Aggiungo che le operazioni manutentive sugli alberi vanno compiute in determinati periodi dell’anno. A oggi non so quando potranno cominciare i lavori sulle piante secolari. Ricordo altresì che in queste settimane l’obiettivo è preparare al meglio la visita del Presidente della Repubblica. E’ già previsto che il giorno dopo – il 7 giugno – partiranno una serie di lavori, come la sistemazione dei tetti. Chiudo ricordando che comunque è nostra intenzione fare il più presto possibile. Per intanto l’appuntamento è la giornata del 6 giugno; davanti alla scalinata del castello sarà allestita una grande tensostruttura».

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