SANTENA – 27 maggio 2010 – La Giunta comunale ha approvato l’adesione al protocollo d’intesa del progetto “Corona verde”, approvato dalla Giunta regionale il 16 marzo scorso. Di seguito, una scheda sul progetto.
Progetto Corona Verde
Il Progetto Corona Verde, avviato nel 1997 dalla Regione Piemonte rappresenta una strategia di grande rilievo internazionale, destinata a occupare un posto centrale nelle politiche per lo sviluppo sostenibile, il miglioramento della qualità della vita e il rafforzamento della attrattività e della competitività nell’intera area metropolitana torinese. Il Progetto nasce dalla consapevolezza che tali finalità sono strettamente interconnesse e hanno da tempo assunto nell’area torinese una dimensione critica, per tutte le istituzioni di governo e per le forze economiche e sociali coinvolte.
Il Progetto incrocia l’idea della “corona di delitie”, proposta all’inizio del ‘600 dal Castellamonte con riferimento alla incipiente costellazione delle dimore sabaude attorno a Torino, con l’idea della “cintura verde”, largamente frequentata dall’urbanistica europea del XX secolo. Se la prima idea trova riscontro in un patrimonio storico-culturale di riconosciuta rilevanza internazionale, la seconda in un patrimonio naturale di grande pregio, che si struttura nel sistema dei parchi metropolitani, nel sistema delle fasce fluviali convergenti sul grande arco del Po ai piedi della collina e nella rilevanza qualitativa e quantitativa delle aree rurali ancora poco alterate nell’hinterland delle città della cintura torinese.
Prendendo spunto da questo duplice sistema di risorse, il Progetto propone una strategia integrata di riorganizzazione e riqualificazione dell’area torinese, che punta congiuntamente:
· al riequilibrio ecologico, con la conservazione attiva degli spazi naturali e delle reti di connessione, la tutela del reticolo idrografico, la difesa dello spazio rurale;
· alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio, sia nelle sue espressioni di eccezionale valore (come le grandi architetture del potere sabaudo), che nei sistemi diffusi dei paesaggi culturali rurali.
Il Progetto si propone, quindi, di dar corpo a un grande sistema di spazi verdi per contribuire a dare soluzione alle problematiche che caratterizzano negativamente l’area metropolitana torinese legate alla grande frammentarietà, costante diminuzione e scadente qualità degli spazi aperti.
Il disegno della Corona Verde trova spunto a partire dagli studi e dalle proposte già elaborate dall’Amministrazione regionale nel 2001 e dal Politecnico di Torino nel 2007, che da ultimo ha definito uno specifico Schema Direttore, riviste, arricchite ed aggiornate con riguardo per gli sviluppi recenti delle problematiche e delle progettualità locali. Tale disegno deve diventare visione di riferimento di lungo termine per l’utilizzo sostenibile del territorio metropolitano.
La strategia per Corona Verde muove dalla importante attività di tutela e promozione delle Aree protette istituite nell’ambito del Sistema dei Parchi regionali del Piemonte, dal Parco della Collina torinese, a quello del Po torinese, da Stupinigi al Parco della Mandria alle Riserve naturali e Zone di salvaguardia della Collina di Rivoli e della Stura di Lanzo, che hanno contribuito a promuovere l’idea della rete fra i grandi sistemi ambientali periurbani e hanno altresì permesso di mantenere nel tempo importanti beni ambientali e storici presenti intorno all’area metropolitana.
La Corona Verde, quindi, oltre a configurarsi come un sistema aperto capace di salvaguardare e connettere i grandi valori che ancora caratterizzano l’area torinese, deve costituire anche lo strumento per dare continuità alla rete ecologica regionale e provinciale, tramite la connessione e la valorizzazione delle aree naturalistiche e fluviali, compresa la tutela degli spazi aperti agricoli e periurbani, per creare un sistema di aree verdi connesse fra loro e con il sistema delle Regge sabaude, per garantirne una fruibilità integrata a tutti i cittadini. Un percorso per dare forma a una grande “infrastruttura” ecologica e ambientale, un parco territoriale che interessa trasversalmente tutta l’area metropolitana.
La Corona Verde si pone diversi obiettivi, tra cui emergono:
a) la tutela ambientale e la riqualificazione delle componenti ecosistemiche di pregio presenti sul territorio;
b) la conservazione, il ripristino e la valorizzazione dei paesaggi aperti di pregio, per il mantenimento e il potenziamento del senso di identità delle popolazioni locali;
c) il potenziamento ed il ridisegno dei bordi urbani per salvaguardare le aree aperte e contrastare il consumo di suolo con azioni coordinate di livello sovracomunale;
d) il potenziamento della fruizione turistica e del tempo libero in un sistema organizzato per aree omogenee orientate ai poli della collina, dei fiumi e dei grandi spazi aperti di pianura, all’interno del quale valorizzare il sistema delle Regge Sabaude anche nell’ambito di un percorso di fruizione integrata con le risorse naturalistiche e i sistemi storico-culturali diffusi nell’area metropolitana;
e) l’affidamento all’agricoltura periurbana di un ruolo centrale nella gestione e nel mantenimento di un grande patrimonio di spazi aperti indispensabile all’equilibrio della città;
f) la riduzione degli impatti delle opere infrastrutturali e di servizio e la sistematica adozione di interventi compensativi per favorire la loro integrazione con il contesto ambientale e paesistico;
g) l’individuazione di soluzioni per la gestione e il mantenimento del patrimonio degli spazi aperti e dei paesaggi rurali tradizionali, indispensabili all’equilibrio dei sistemi urbani;
h) la promozione attraverso attività di informazione/comunicazione sulle tematiche del progetto in grado di sensibilizzare la popolazione sul valore identitario dei luoghi periurbani.
La Corona Verde potrà, quindi, costituire l’“infrastruttura” ambientale complementare e sussidiaria alle Aree protette regionali e compensativa della forte urbanizzazione che caratterizza la regione metropolitana. Il progetto si configura, altresì, come uno strumento di governance territoriale poiché costituisce il necessario presupposto di ottimale collaborazione tra gli enti e le comunità locali per il comune obiettivo del miglioramento della qualità della vita nell’area urbana e periurbana dell’area metropolitana torinese.
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Fonte: verbale di deliberazione della Giunta comunale numero 89 approvato il giorno 12 maggio 2010.
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