Santena, Ages, i commenti di Cristofaro Monte, Gerardo Di Martino e Ilario Coniglio

SANTENA – 1° giugno 2010 – Sulla situazione che si è venuta a creare all’Ages intervengono Cristofaro Monte della Cisl Femca e due esponenti della Rsu, Gerardo Di Martino  e Ilario Coniglio.

Cristofaro Monte, della Cisl Femca, spiega: «Il commissario ci ha messo al corrente che non c’è più nessun imprenditore interessato all’acquisizione dello stabilimento di Santena dell’Ages. Questo perché non produciamo nessun nuovo prodotto. Le cose che produciamo a Santena hanno al massimo la durata di un anno e mezzo e poi usciranno di produzione. Di conseguenza non c’è nessun imprenditore che possa essere interessato all’acquisizione di questo stabilimento. Pertanto se non interviene la Fiat, che poi è quella che ci ha portato a questa situazione noi non riusciremo mai a venire fuori da questa situazione. Oggi a Santena lavorano dal 40 a 60 persone, a rotazione, su un totale di 350 addetti».

Gerardo Di Martino, Rsu Ages, afferma: «Dopo le comunicazioni del commissario la nostra sensazione è quella di una profonda delusione. E’ chiaro che noi sinora abbiamo vissuto di speranza. Noi speravamo che l’intervento del commissario avrebbe portato a una soluzione positiva. E’ chiaro che le dichiarazioni del commissario riguardo al fatto che non c’è nessuna offerta per l’Ages di Santena ci amareggiano molto e fanno crescere il senso che tutto quello che abbiamo sinora fatto sia stato inutile».

Gerardo Di Martino aggiunge: «Nonostante tutto, il messaggio che mandiamo alla nostra gente, ai lavoratori tutti, è quello di non arrendersi proprio adesso.  Dobbiamo riprendere coraggio e ripartire. Da qui al prossimo 6 agosto abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per tentare di cambiare il nostro destino che oggi appare segnato.Noi non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Dunque siamo chiamati a mettere in campo tutte le iniziative che riterremo opportune per portare frutti positivi».

«Una cosa va detta – puntualizza Gerardo Di Martino – in questa vicenda il Comune di Santena ha brillato per assenza. Da quando è sparito l’imprenditore Egidio Di Sora è sparito anche il sindaco Benny Nicotra, che si era sempre mosso nell’orbita di questo imprenditore. Con il Comune di Villastellone abbiamo avuto un incontro dove c’era parso che il sindaco Davide Nicco avesse tanta buona volontà. Però, stringi stringi, anche lì non siamo arrivati a nulla. Il sindaco di Villastellone si era preso l’impegno di contattare il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. L’incontro non è mai  avvenuto. Così come non abbiamo ricevuto nessun segnale da parte del neo assessore al lavoro Roberto Rosso. Va detto chiaro che siamo delusi dal non impegno messo in campo dei nuovi amministratori della Regione Piemonte. E’ possibile che dopo settimane dall’invito mandato all’assessore Rosso sinora non sia riuscito a trovare il tempo per incontrarci?».

Gerardo Di Martino continua: «Anche i parlamentari piemontesi hanno brillato per assenza. Devo purtroppo registrare che anche la popolazione di Santena e dei Comuni vicini allo stabilimento Ages negli ultimi tempi hanno manifestato più disinteresse nei confronti delle vicende Ages. Dovremo riprendere i rapporti per cercare di coinvolgere la popolazione nelle iniziative che, comunque, metteremo in atto da qui fino all’inizio di agosto».

Ilario Coniglio, delegato Rsu Ages, afferma: «Durante l’assemblea di oggi, martedì 1° giugno 2010,  insieme a tutti i lavoratori prenderemo delle iniziative per farci notare dai cittadini e soprattutto dai dirigenti e manager della Fiat:  in qualche modo dovremo riuscire a far capire loro che il nostro stabilimento non deve morire. Il nostro obiettivo è che la Fiat intervenga per non far chiudere questo stabilimento. All’Ages di Asti la Fiat ha consesso nuove lavorazioni. Se Fiat non ci affiderà nuove produzioni che abbiamo un futuro il sito santenese dell’Ages non sarà mai appetibili per nessun imprenditore.  Le nostre attuali produzione, da qui a un anno, da qui a 18 mesi, andranno a  esaurirsi. Se continueremo a restare in queste condizioni nessun imprenditore penserà mai di comprare l’Ages. I compratori potranno arrivare solo se la Fiat cambierà indirizzo e ci affiderà nuove commesse.  Senza un intervento di Fiat l’Ages di Santena non ha più futuro. Durante l’assemblea prevista per stamattina, mattina 1° giugno, prenderemo tutte le iniziative che riterremo opportune per informare l’opinione pubblica e i dirigenti Fiat della situazione attuale all’Ages di Santena».

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