SANTENA – 3 giugno 2010 – Una pattuglia di lavoratori Ages ha assistito ai lavori del consiglio comunale. Si sono posizionati con uno striscione, fra le sedie del pubblico. Sono rimasti in piedi a sentire il consiglio che, per venti minuti, si è espresso in merito all’attuale situazione dello stabilimento di Santena.
Il consiglio comunale di questa sera aveva un solo punto all’ordine del giorno, la surroga del consigliere dimissionario Gianni Tosco con Mariuccia Elia. Dopo la discussione sulla surroga e i saluti alla nuova consigliera il parlamentino cittadino ha sospeso brevemente i lavori per decidere come proseguire e come affrontare la discussione in merito al futuro dello stabilimento Ages. Dopo alcuni minuti di sospensione il consiglio comunale è stato riaperto ed è intervenuto Francesco Migliore, capogruppo del Pdl, che ha detto: «Nella breve riunione che abbiamo avuto si è deciso di manifestare il nostro pensiero in merito alla vicenda Ages, tramite un intervento di un rappresentante della maggioranza e uno dell’opposizione. A questo proposito chiederei alle opposizioni di pronunciare il primo intervento».
Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra ha parlato a nome dei quattro gruppi di opposizione: «Per prima cosa informo che l’ordine del giorno che abbiamo protocollato oggi viene accantonato, come deciso dai capigruppo. Tutti insieme, si è scelto di procede con alcune considerazioni sull’attenzione da dare alla situazione dell’azienda Ages che è precipitata». «In questi giorni – ha detto Bruno Ferragatta – abbiamo avuto la possibilità di trovarci e riflettere su quelle che possono essere le nostre possibilità di intervento su un tema del genere, che – comunque – ha radici molto oltre quelli che sono i confini della nostra città e le possibilità che ha la nostra amministrazione di poter incidere. Abbiamo pensato di proporre oggi questa discussione, perlomeno in termini di attenzione e di solidarietà. Intendiamo far sentire l’amministrazione santenese vicina ai lavoratori dell’Ages di Santena e, soprattutto, a tutti i lavoratori dell’azienda che sono residenti nella nostra città».
Bruno Ferragatta ha detto: «In questi giorni abbiamo appreso che lo stabilimento Ages di Santena non ha sinora ricevuto offerte di acquisizione. Il commissario ha riferito ai sindacati che se entro il 6 agosto 2010 – termine ultimo per l’amministrazione straordinaria – non ci saranno delle offerte, l’azienda dovrà dichiarare fallimento. Ora questo è un argomento molto delicato. Sappiamo benissimo che gli operai potranno fare ricorso agli ammortizzatori sociali per non rimanere a terra sul piano del reddito. Sappiamo che questo genera comunque forti preoccupazioni, con riduzioni di reddito che andranno a incidere sulla qualità della vita delle famiglie. Sappiamo che se non interverranno fatti nuovi i 350 lavoratori Ages del sito santenese saranno ben presto espulsi dalla fabbrica e si ritroveranno senza lavoro». «Come forze di opposizione abbiamo pensato ad alcune proposte – ha detto Bruno Ferragatta –. La prima riguarda la presenza del nostro Presidente della Repubblica, a Santena, domenica prossima, per le commemorazioni legate a Cavour. Noi crediamo che questo possa essere un momento per fare avvicinare le istanze degli operai e dare la possibilità a loro di conferire, almeno con un messaggio, con il presidente, visto che è personalmente molto sensibile alle tematiche riguardanti il lavoro».
Bruno Ferragatta ha continuato: «La seconda richiesta che intendevamo fare, ma credo che sia già superata dai fatti è permettere alle rappresentanze sindacali e agli operai di poter conferire con l’assessorato regionale al Lavoro per insediare un tavolo di trattativa per tentare di assicurare un futuro all’Ages di Santena. Immagino che il sindaco sarà presente a questo tavolo. Bisognerebbe insediare un tavolo con la presenza della Fiat. Noi riteniamo determinante la presenza della casa torinese. Occorre chiedere proprio alla Fiat di pronunciarsi direttamente in merito all’Ages. Dobbiamo poter conoscere l’intenzione di Fiat rispetto all’azienda. Bisogna anche dire che Fiat dovrebbe conoscere bene l’Ages, realtà che ha sempre lavorato per la casa torinese. Credo che alla Fiat potremo anche chiedere qualche responsabilità in più rispetto a quelle attuali. Io non so che cosa si potrà ottenere, perché in larga parte non dipende da noi, ma comunque noi amministratori abbiamo il diritto e il dovere di chiederlo. Noi abbiamo il dovere di contribuire a far sì che questi posti di lavoro non si perdano, ma siano conservati e mantenuti. Abbiamo bisogno del lavoro non solo come reddito personale, ma anche come reddito della comunità pubblica». Bruno Ferragatta ha concluso: «Come opposizione diamo tutta la nostra disponibilità affinché i gesti di solidarietà che abbiamo già iniziato, ma da qui in poi altri ne dovranno seguire, siano tesi a tutelare al massimo ogni possibilità di mantenimento dei posti di lavoro che in questo momento sono in pericolo, qui, a Santena. Si tratta di un appello che deve essere raccolto anche dai lavoratori, come condivisione di una aspettativa concreta, reale e anche una speranza, proprio perché il percorso sarà lungo e sarà difficile. L’importante è che i lavoratori sappiano che lo faremo assieme a loro».
Il microfono è passato al sindaco Benny Nicotra: «Parlo io, a nome di tutta la maggioranza. Ho incontrato ieri i lavoratori dell’Ages; c’era anche una delegazione sindacale che mi ha prospettato di non avere avuto riscontro a una richiesta di incontro nei riguardi dell’assessore al Lavoro della Regione Piemonte. Mi hanno riferito che era di più di un mese che le organizzazioni sindacali territoriali avevano chiesto, invano, un incontro. Ho subito detto loro che mi sembrava strano che l’incontro non fosse ancora stato calendarizzato. Ho detto che avrei cercato di mettermi in contatto con Roberto Rosso per capire quando poteva avvenire l’incontro. Così ho fatto: ho contattato Rosso che mi ha detto che non gli risultava una richiesta di incontro. Comunque si è subito detto disponibile a incontrare i lavoratori. L’incontro avverrà domattina, venerdì 4 giugno, alle 10,30, in via Magenta, nella sede dell’assessorato al Lavoro. I lavoratori potranno illustrare la situazione in cui versa l’Ages. L’onorevole Roberto Rosso mi ha chiesto di essere presente: in fondo io ho una conoscenza a 180 gradi – su 360 – di quanto successo all’Ages in questi anni. Naturalmente l’assessore Rosso avrà il carteggio degli incontri sinora avvenuti in Regione sulla vicenda Ages. Ci sarà anche la presenza del sindaco di Villastellone. Vedremo di trovare un punto di incontro per far sì che questa speranza non muoia. Condivido quando ha detto Bruno Ferragatta: la speranza deve essere l’ultima a morire».
Il sindaco Benny Nicotra, ha aggiunto: «Condivido la proposta di rivolgervi direttamente al Presidente della Repubblica. Faccio solo presente che il cerimoniale è molto rigido; dovete consegnare prima l’istanza. Ho anche parlato con l’assessora Patrizia Borgarello che in Consiglio provinciale è capogruppo: gli ho chiesto di sensibilizzare l’assessore al Lavoro della Provincia. Anche loro devono ottemperare nei riguardi di questa pressante esigenza che noi riscontriamo sul territorio». Poi Benny Nicotra ha continuato: «Il problema vero è che vogliamo sapere chi sono gli interlocutori. Vorremo sapere se Fiat ha intenzione di reagire. Durante l’ultimo incontro che abbiamo avuto in Regione al Commissario dell’Ages avevo rivolto una domanda che è rimasta inevasa: “Ma c’è qualcuno della Fiat che è ancora interessato all’Ages. O meglio, c’è qualcuno che sia gradito alla Fiat che possa fornire commesse all’Ages? Mi chiedo anche perché la Fiat continui a privilegiare un’azienda di Brescia, diretta concorrente di Ages. Domani anche all’assessore Roberto Rosso dirò le stesse cose. La Fiat ha segnato profondamente la storia dell’Ages.In questo sito la presenza della Fiat e dei suoi uomini è sempre stata ingombrante».
Il sindaco rivolgendosi agli operai ha detto: «Oggi il problema Ages deve coinvolgerci tutti. In questi giorni ho parlato con alcuni di voi. Avete esigenze legittime. La situazione è davvero critica. Le vostre famiglie hanno problemi reali. Il vostro interlocutore è chi ha realizzato un sistema di monopolio sull’intero territorio piemontese. La Fiat ha creato ricchezza, ma anche povertà. Noi oggi dobbiamo cercare all’interno di Fiat di avere un interlocutore che abbia di nuovo un occhio di riguardo per l’Ages. Io ai tempi della gestione di Egidio Di Sora, frequentavo l’Ages. Per me era una bella azienda, anche se oggi qualcuno di voi mi dice che le macchine sono solo verniciate a nuovo. L’Ages aveva un reparto mescole invidiato da molti. Ritengo che una azienda come l’Ages debba avere attenzione non solo da parte di noi amministratori pubblici, ma anche dalla Fiat che – secondo me – ha bisogno di una azienda così, che fa gomma-metallo. L’altra azienda che fa prodotti gomma-metallo si trova a Brescia. Nel recente passato la Fiat, facendo un piacere a Bersani, ha investito un sacco di quattrini su questa ditta diretta concorrente dell’Ages. L’azienda bresciana al ministero è costata fior di milioni. Mi fermo qui, non vado oltre. Dico solo che, forse, sarebbe stato meglio continuare a dare lavoro all’Ages e non spendere milioni di euro su una ditta come quella di Brescia che – a mio avviso – era invece solo da chiudere. Detto questo domani solleciterò a Roberto Rosso l’incontro con la Fiat. Da ultimo ricordo che se c’è un impoverimento delle aziende è dovuto anche alla lobby delle banche».
Dopo i due interventi, Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale, ha dichiarato chiusa la seduta del consiglio comunale e gli operai dell’Ages hanno piegato il loro striscione e sono usciti dall’aula. In poco meno di un’ora il parlamentino cittadino ha provveduto alla surroga e ha affrontato la situazione dell’Ages. In mezzo c’è stato anche il tempo di una breve pausa di sospensione della seduta.
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