Santena – 11 luglio 2010 – «Tutto il parco Cavour va riaperto al pubblico. La Regione Piemonte deve manterere l’impegno di inserire Santena nel circuito delle Residenze sabaude. Il nuovo Governo regionale è inoltre chiamato a confermare alla Fondazione i fondi europei stanziati e a immettere risorse per risanare i conti della Fondazione, a seguito dell’entrata come soci fondatore». Sono queste le richieste che arrivano da Gino Anchisi, vicepresidente dell’Associazione Amici di Cavour.
Gino Anchisi, vice presidente dell’Associazione Amici di Cavour, spiega: «Partiamo dalla vicenda del parco chiuso. Noi, come soci dell’Associazione, siamo dell’idea che tutto il parco debba essere riaperto al pubblico, così come abbiamo scritto nella nostra raccolta di firme, che bene si allinea con le richieste fatte dal Comitato per la riapertura del parco, con la posizione dell’amministrazione comunale e con quanto espresso dal sindaco di Santena. Il parco Cavour è un tutt’uno; deve essere riaperto tutto quanto, il più in fretta possibile. Il 2010 volge ora al termine e il 2011 è alle porte, non occorre indugiare oltre per riaprire i cancelli»
«Noi poi siamo preoccupati di un altro aspetto che consideriamo rilevante – continua Gino Anchisi – la Fondazione Cavour deve poter disporre di tutte le risorse che sono state promesse. In particolare riteniamo che occorra fare pressione sulla Regione Piemonte, e in particolare sul nuovo Governo regionale, per verificare quello che, in passato, era stato più volte chiesto all’allora assessore alla Cultura Gianni Oliva: e cioè se il complesso cavouriano di Santena possa o meno rientrare nel circuito delle residenze sabaude. Inoltre, sempre al nuovo Governo regionale occorre chiedere conferma della disponibilità a erogare alla Fondazione le risorse necessarie per risanare la situazione debitoria pregressa. Ci sono altresì deliberazioni relative ai fondi europei da destinare al complesso cavouriano, che vanno rispettate».
«Questi, secondo noi dell’Associazione Amici di Cavour – prosegue Gino Anchisi –, sono i nodi da dipanare, in fretta, se si vuole rilanciare il complesso cavouriano cittadino. Siamo convinti che siano concordi su questo sia il Comitato sia l’amministrazione comunale. In sostanza la Regione Piemonte deve farsi carico dello straordinario patrimonio esistente nella nostra città, che ha una valenza piemontese, nazionale ed europea. Il cambio di passo per rilanciare il complesso, che tutti attendiamo, ha assolutamente bisogno che la Regione dica se ha intenzione di rispettare gli accordi presi a suo tempo. Ovviamente se non ci sarà un forte impegno della Regione Piemonte sarà ben difficile potere risanare questa situazione. Per questo attendiamo parole chiare dall’assessore alla Cultura della Giunta guidata dal presidente Roberto Cota rispetto ai fondi europei già stanziati, rispetto alle risorse legate all’ingresso di Santena nelle residenze sabaude e rispetto all’immissione di denaro fresco per risanare i conti della Fondazione, impegno preso a seguito dell’entrata nella Fondazione Cavour della Regione come socio fondatore. Questo – e non altre cose –, sono i fondamentali da sistemare per rilanciare il complesso cavouriano cittadino. Ricordo che il problema non è più quello di gestire il 2011, dove ci sono programmi e anche le risorse. Il problema principale sarà la gestione dal 2012 in poi, quando Santena potrà giocare un ruolo sempre più importante grazie allo straordinario patrimonio storico, artistico, architettonico, paesaggistico e culturale, costituito dal parco, dal castello e dalla tomba di Camillo Cavour».
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