Santena, Ages, riunito il tavolo in Regione Piemonte

SANTENA – 14 luglio 2010 – Oggi pomeriggio si è svolto il tavolo istituzionale in Regione Piemonte tra l’assessore Massimo Giordano, sindacati e Rsu dell’Ages di Santena, con la presenza dei sindaci di Santena Benny Nicotra e di Villastellone Davide Nicco, affiancato dall’assessore Diego Lucco. Di seguito, una sintesi dell’incontro, raccontata da Enrico De Paolo, Filctem Cgil.

Enrico De Paolo afferma: «Intanto, si può dire che noi avremmo preferito avere al tavolo istituzionale la presenza anche del commissario Maurizio Civardi. Una presenza che sarebbe sicuramente servita per chiarire alcuni aspetti rispetto a possibili prospettive per lo stabilimento di Santena. Noi avremmo potuto fare un bel po’ di domande al commissario e ricevere i necessari chiarimenti. Si tratta di informazioni che i lavoratori hanno bisogno di sapere e hanno il diritto di conoscere. Quindi, secondo noi la Regione Piemonte ha sbagliato nel convocare un tavolo istituzionale per discutere la vicenda dell’Ages di Santena, tenendo fuori il commissario nominato dal Tribunale».

«La riunione di oggi non ha fornito risposte a molte nostre domande – aggiunge Enrico De Paolo – per cui nei prossimi giorni incontreremo il commissario e successivamente riferiremo ai lavoratori i termini della vicenda Ages a pochi giorni dal 6 agosto, termine ultimo del commissariamento. Ora noi dovremo andare dal commissario e fare domande».

Enrico De Paolo aggiunge: «Purtroppo non è che ci aspettassimo molto da questo incontro. Alla fine, di comune accordo, è stata accettata la richiesta di rendere pubblico un appello agli imprenditori, affinché si facciano avanti per investire su Santena. Un altro appello chiaro ed esplicito va rivolto alla Fiat, perché noi continuiamo a dire che se la casa torinese non ci mette del suo Ages Santena non ha futuro. Dunque, ancora una volta, abbiamo chiesto ai politici di fare pressioni sulla Fiat affinché maturi qualche offerta di interessamento per lo stabilimento santenese dell’Ages. Noi continuiamo a battere questo chiodo perché riteniamo che la Fiat possa concorrere a trovare una soluzione per l’Ages di Santena, scongiurando il fallimento ed evitando così che 360 persone perdano il posto di lavoro il 7 agosto 2010. Diciamo anche chiaro che senza intervento Fiat non ci sono altre speranze».

«Solo dopo l’arrivo di qualche offerta per il sito santenese – aggiunge Enrico De Paolo –  potranno scendere in campo anche Regione, Provincia e i Comuni.  La Regione potrebbe intervenire rispetto agli investimenti. Noi auspichiamo una soluzione tipo quanto successo per la Pininfarina: la regione ha acquisito gli immobili e poi ha affittato i locali all’imprenditore arrivato.  Anche la Provincia potrebbe attivarsi con piani di riqualificazione rivolti ai lavoratori.  Da ultimo durante la riunione sono emerse anche proposte di impegno da parte degli amministratori locali dei Comuni di Santena e Villastellone. Deve essere chiaro che il la all’operazione, che potrebbe portare al salvataggio dell’Ages, lo dovrà dare qualche imprenditore. Una volta maturato l’interessamento potranno intervenire la Regione, la Provincia e anche i Comuni. A seguito della riunione è scaturito un appello a Fiat affinché, in qualche modo, possa intervenire su qualche imprenditore per agevolare la possibilità di salvezza di Santena. A seguire dovrebbero arrivare gli impegni di Regione, Provincia e Comuni».

Enrico De Paolo chiude così: «Sin qui la riunione. Nei prossimi giorni, noi vista l’assenza del commissario al tavolo di oggi ci siamo subito attivati per incontrarlo.  Lo faremo venerdì prossimo, alle ore 14. Dopodiché riferiremo alle lavoratrici e ai lavoratori la situazione e decideremo cosa fare. Non pensiamo certo di stare con le mani in mano, mentre il fallimento si avvicina».

Il sindaco Benny Nicotra, appena chiusa la riunione, riassume la proposta presentata al tavolo: «Io ho detto chiaramente che di fronte a un eventuale interessamento e a una offerta di acquisto di Ages Santena, io darò tutta la mia disponibilità come amministrazione nel venirgli incontro. L’importante è che chi subentrerà non mi faccia scherzi rispetto all’attuale organico presente oggi in Ages Santena». Benny Nicotra è esplicito: «Io metterò a disposizione dell’imprenditore che dovesse acquistare Ages Santena una variante urbanistica. Sono pronto a un cambio di destinazione d’uso di parte dell’attuale superficie che accoglie oggi lo stabilimento. Naturalmente la Provincia e la Regione Piemonte mi dovranno dare la loro disponibilità per questa operazione in sede di conferenza di servizi. Questa mia disponibilità credo sia un aspetto importante per eventuali acquirenti che dovessero manifestare interesse ad Ages Santena».

Sempre a riunione appena chiusa, Carlo Chiama, assessore al Lavoro, formazione professionale, orientamento per il mercato del lavoro della provincia di Torino, afferma: «Come istituzioni, complessivamente, i Comuni, la Regione e la Provincia, durante la riunione abbiamo detto di essere pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti in nostro possesso per agevolare l’investimento da parte di un imprenditore del sito Ages di Santena».

Carlo Chiama ha aggiunto: «In particolare, noi come Provincia, tanto più se si dovesse riconvertire la destinazione d’uso dello stabilimento, possiamo lavorare sulla formazione professionale delle persone che cambierebbero mansione. Su questo siamo disponibili a fare tutti i ragionamenti possibili. Oggi è emerso chiaro che, in sede di tavolo istituzionale, al di là delle differenze politiche delle diverse amministrazioni, occorrerà fare fronte comune. Noi chiediamo che il sistema imprenditoriale faccia tutta la sua parte – come stanno facendo le diverse istituzioni – per salvare questa azienda che, in questo momento, credo sia la principale crisi industriale che dobbiamo gestire in tutto il territorio provinciale».

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