Santena – 11 settembre 2010 – “Assaggi doc, l’Unità d’Italia in cascina tra cinema e cibo”: questo il titolo di due appuntamenti – a Cambiano e in frazione Favari di Poirino – organizzate da Munlab, Ecomuseo dell’Argilla, in collaborazione con l’Associazione Piemonte Movie, l’associazione Natura Cascina Bellezza, il progetto La Strada dei Colori e dei Sapori e la Provincia di Torino. Si tratta di due serate tra cinema e enogastronomia con degustazioni e proiezioni di film legati o collegati alla storia del mondo agricolo nel periodo pre e post unitario (1800/1920), unite a riflessioni sull’agricoltura contemporanea. Gli appuntamenti sono previsti il 17 settembre e il 2 ottobre 2010. Di seguito, il programma delle due serate.
Primo appuntamento
venerdì 17 settembre 2010 – 1810
Briganti nelle campagne dei Savoia
Munlab Ecomuseo dell’Argilla, via Camporelle, 50 Cambiano (TO). E’ consigliata la prenotazione allo 011.94.41.439 (max 80 posti).
Interviene Michele Ruggiero, autore di numerosi testi storia locale tra cui “La storia dei briganti piemontesi” (1998), “La rivolta dei contadini piemontesi” (2005) e “Piemonte a tavola” (2007).
Verrà proiettato il film “Carmine Crocco dei briganti il generale” di Antonio Esposto e Massimo Lunardelli, durata 37’.
Carmine Crocco è stato un brigante e rivoluzionario italiano, tra i più noti e rappresentativi del periodo risorgimentale. Era il capo indiscusso delle bande del Vulture-Melfese, sebbene il suo controllo si estese anche ad alcune dell’Irpinia e della Capitanata. Nel giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante di un esercito di oltre duemila uomini (alcuni ritengono persino di ottomila), guadagnandosi così l’appellativo di “Generale dei Briganti”,combattendo prima nelle file di Giuseppe Garibaldi, poi con la resistenza borbonica e infine per se stesso. La consistenza del suo esercito fece della Basilicata il cuore della rivolta antisabauda. In circa quattro anni di latitanza, Crocco fu uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario e su di lui pendeva una taglia di 20.000 lire. Tuttora al centro di pareri discordanti, è considerato un bandito e carnefice per alcuni e un eroe popolare per altri.
Secondo appuntamento
sabato 2 ottobre 2010
2010: Nuovi briganti per l’agricoltura?
Cascina Bellezza, via della Bellezza 60/A frazione Favari-Avatanei Poirino (TO). E’ consigliata la prenotazione telefonica allo 011.94.41.439 (max 80 posti).
Interviene Mauro D’Aveni, Coldiretti Torino.
Verranno proiettati quattro cortometraggi scelti della collezione Piemonte Stories – storie uniche e originali in un affresco del Piemonte, Stefilm, 2006, durata 10’x 4.
I prezzi dei prodotti agricoli crollano. Dal dopoguerra a oggi il settore agricolo non è mai stato così in crisi come adesso. Sette gruppi della grande distribuzione si spartiscono il 98 per cento del mercato. I ricarichi tra il prezzo finale e il prezzo di origine sono altissimi. Questo oligopolio è in grado di condizionare qualità, caratteristiche, prezzi alla produzione. Risultato: le carote pagate 9 centesimi al kg ai contadini! Ecco perché serve un nuovo patto tra consumatori e contadini. Ma i fanatici del Pil – Prodotto interno lordo – questo non lo capiscono, bollano come “poesia” la vendita diretta – in costante crescita –, i mercati dei contadini, la piccola produzione che non fa viaggiare merci per tutto il mondo ma riesce bene a coprire il fabbisogno dei mercati locali. Senza contadini sparirà anche il “Made in Italy” agro-alimentare: non basteranno le industrie a spacciare una menzogna, ovvero prodotti sempre più finti, di peggiore qualità, sempre più omologati su un livello medio-basso. E la colpa sarà di tutti, la colpa è già di tutti (tratto da Carlo Petrini La Repubblica 7 luglio 2010).
I quattro cortometraggi
ALLE RADICI DEL BAROLO (Serralunga d’Alba) Teobaldo Cappellano, viticultore da tutta la vita, ha scelto di coltivare viti interamente europee, producendo il Barolo come nell’800, ma allo stesso tempo rischiando la Filossera. Esperimento “filosofico” o vera attività produttiva?
IL POETA DELLA GRAPPA (Neive) Romano Levi produce grappa con un metodo tradizionale ed è rimasto l’unico al mondo. Le sue bottiglie si possono trovare in alcuni dei migliori ristoranti del mondo e l’ex cancelliere Schroeder è uno dei suoi clienti. Ma Romano non fa nulla per promuovere la sua attività se non dipingendo con le sue mani ogni etichetta: pezzi artistici e un piacere per i collezionisti.
MIACCIA MON AMOUR (Val Sesia) Andrea si è messo in competizione con il locale McDonalds lanciando sul mercato un cibo tradizionale chiamato Miaccia (una focaccia con formaggio fuso). Andrea non si accontenta e vuole esportare il suo commercio nel resto d’Italia. Per fare questo ha bisogno delle conoscenze delle tradizioni di montagna dei suoi nonni per proporre continue novità. Questi lo aiutano con entusiasmo, ma non lo comprendono fino in fondo.
IL RE DELLA DOLCEZZA (Torino) La fabbrica Leone è dolce e bella come le pastiglie che produce: un palazzo art-nouveaux che non si dimentica facilmente. Giovanni Monero, il proprietario, è nato nella fabbrica che ha ereditato dal nonno e che ora è obbligato a lasciare perché i locali non sono più adeguati. Le pastiglie Leone sono così famose e richieste che non ci sono alternative. Ma il signor Monero ha in serbo alcune idee per il nuovo stabilimento, dove porterà la «dolce» passione di 150 anni di attività.
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Costo al pubblico: contributo per la degustazione 5 euro
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Struttura delle serate
ore 20.00 – presentazione del tema della serata e del luogo in cui si è ospiti
ore 21.00 – aperitivo con degustazione di prodotti tipici locali
ore 21.30 – proiezione dei documentari
ore 22.30 – scambio di impressioni assaporando un dolce realizzato con materie prime locali
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