Santena, Ages, dura due ore l’assemblea dei lavoratori al palazzetto, via libera al sindacato per un accordo con la Belconn

Santena – 29 novembre 2010 – E’ durata oltre due ore l’assemblea dei lavoratori Ages. Durante l’incontro di stamattina, al palazzetto  dello sport ,sindacato e Rsu hanno presentato ai 370 lavoratori le tappe che porteranno all’acquisizione del ramo d’impresa con la nascita di una nuova ditta che assumerà 110 lavoratori e alla cessazione dell’Ages, che riguarderà gli altri 260. Dai lavoratori è arrivato il via libera a sindacato e Rsu a trovare un accordo con i dirigenti Belconn.

Enrico de Paolo, sindacalista Filctem Cgil, l’assemblea la riassume così: «Abbiamo presentato ai lavoratori tutti gli aspetti normativi, sia per chi andrà nella cessione di ramo d’azienda, sia per chi resterà fuori. Abbiamo poi concesso ampio spazio al dibattito con le domande presentate dai lavoratori. Responsabilmente, nonostante la non facile situazione che stanno vivendo, i lavoratori hanno posto le giuste domande e una serie di quesiti relativi alla situazione che si profilerà nelle prossime settimane. Abbiamo anche fornito una serie di informazioni relative alla futuro che attende la nuova ditta che nascerà dalla cessione del ramo d’azienda. Quella che stiamo percorrendo è comunque l’unica strada possibile; altre opportunità non ci sono date e gli operai hanno convenuto sulla necessità di proseguire la trattativa per chiudere la vicenda del commissariamento che va avanti da due anni e scongiurare il fallimento».

Il sindacalista prosegue: «Andiamo verso la cessione del ramo di azienda. Nascerà una nuova società che assumerà 110 persone. Il nome di questa nuova società lo sapremo quando sarà siglato l’atto notarile.  I restanti 260 lavoratori andranno in cessione dell’attività dell’Ages e questo permetterà al travagliato sito produttivo santenese di non fallire. Per i lavoratori vuol dire che riusciranno a recuperare qualcosa delle loro spettanze, oltre ad avere garantito il Tfr. Le 260 persone  coinvolte dalla cessazione dell’attività dell’Ages andranno in cassa, per un anno, poi – dopo una eventuale proroga – partirà la mobilità».

Enrico de Paolo aggiunge: «Oggi pomeriggio proseguiremo a oltranza la trattativa con i dirigenti della Belconn all’Unione industriale di Torino. Stamattina abbiamo spiegato ai lavoratori – che al palazzetto erano presenti praticamente al gran completo – che la normativa per le aziende in amministrazione straordinaria deroga dal mantenimento dei diritti acquisiti. Questo significa che i 110 lavoratori saranno assunti con i minimi contrattuali;  verranno mantenuti il livello, gli scatti di anzianità e il premio di produzione previsto dall’Ages. Nella nuova azienda non ci sarà più la mensa fresca, siamo riusciti a strappare un buono pasto e la mezz’ora di pausa mensa. Come abbiamo ricordato in assemblea, si tratta di cose che non erano affatto scontate».

«E’ evidente che non siamo ancora in grado di dare un giudizio fondato sul piano industriale – spiega Enrico de Paolo –.Per ora l’unica cosa che si può dire è che un piano industriale diversificato, e cioè non legato al solo settore automobilistico, rappresenta un aspetto da valutare positivamente».

Il sindacalista Filctem Cgil, chiude così: «Nel pomeriggio, anche con il mandato ricevuto dall’assemblea dei lavoratori, proseguiremo a oltranza con la trattativa sino a  che non arriveremo a chiudere. Una volta raggiunto un accordo il commissario straordinario riferirà al comitato di sorveglianza che comunicherà al ministero l’eventuale parere positivo sull’accordo trovato. Il commissario a questo punto trasmetterà il parere al Tribunale di Asti, che entro il 2 dicembre 2010 è chiamato a decidere sul futuro dell’Ages».

I giudici del Tribunale di Asti hanno due strade: decretare il fallimento dell’Ages o prendere atto della trattativa, in corso tra Ages e Belconn,  e rinviare la sentenza, in attesa che si arrivi all’atto notarile di costituzione della nuova società che occuperà 110 lavoratori.

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