Santena – 6 gennaio 2011 – Costanzo Ruella, cooordinatore dell’Associazione natura cascina Bellezza, presenta il progetto di ristrutturazione di cascina Lai che, nei giorni di fine anno, ha avuto il via libera dalla commissione edilizia.
Costanzo Ruella, coordinatore dell’Associazione natura cascina Bellezza onlus, qual è la notizia da riferire?
«Dalla commissione edilizia è arrivato il via libera al progetto di ristrutturazione di cascina Lai. Il travaglio di questo progetto è stato lungo e articolato. Ci abbiamo messo tre anni, ma finalmente ci siamo riusciti.In base al progetto recupereremo uno dei due fabbricati esistenti nell’area sita nelle vicinanza della borgata Luserna. In tutto questo tempo di attesa abbiamo dovuto rivedere e ritoccare il progetto. Rispetto all’iniziale ipotesi abbiamo invertito l’ordine di recupero dei due ruderi esistenti. Ora partiamo con il primo, per il secondo si vedrà. Il nostro intento è realizzare una sede per la nostra associazione. Questo progetto ci consente di tornare a casa: avremo una sede a Santena che ci servirà anche per gestire le cinque zone umide protette site nel territorio compreso fra i Comuni di Poirino, Santena e Villastellone. L’attuale nostra sede di cascina Bellezza ai Favari diventerà un presidio; ricordo che lì siamo in affitto».
Dunque dopo molti anni, l’associazione mette le radici in città.
«Sì, finalmente torniamo a casa. Entro pochi mesi saremo pronti con la struttura che sarà realizzata facendo ricorso a una buona dose di innovazioni tecnologiche all’avanguardia rispetto al rispetto dell’ambiente e al consumo energetico; sono previsti pannelli fotovoltaici e un impianto di fitodepurazione. Ricordo che si tratta di un investimento pari a 400mila euro, per ora realizzato grazie a fondi messi da privati».
Che cosa si farà in questi locali?
«Le porte saranno sempre aperte.Ci sarà un custode, ma soprattutto servirà come base per gestire le cinque aree protette che seguiamo come Associazione natura cascina Bellezza. In questi anni l’area è stata oggetto di un ampio ripristino naturalistico, che nel 2010 ha visto il suo coronamento e completamento grazie al contributo che l’Associazione ha ricevuto dalla Fondazione CRT, attraverso il bando Sapere Donare Insieme 2010. La rinaturalizzazione del sito in questi anni è stata perseguita con alcuni interventi: la pulizia e impermeabilizzazione con argilla di parte della peschiera che si presentava da anni asciutta e in degrado; la realizzazione di tre nuovi stagni per favorire la riproduzione del pelobate fosco; la sostituzione delle colture agricole con prati selvatici e spontanei; la messa a dimora di siepi, macchie arbustive e filari di alberi d’alto fusto tipici del nostro territorio; la realizzazione di sentieri e strade per agevolare la fruizione dell’oasi; la realizzazione di un capanno per il bird-watching».
Il via alla realizzazione di una sede non è l’unico progetto cui state lavorando.
«Naturalmente no. Stiamo gettando le basi per arrivare alla costituzione di una Fondazione cascina Bellezza, che sarà gestita dalla nostra associazione. Si tratta di un altro importante tassello del progetto naturalistico che da anni stiamo portando avanti e che realizzeremo a beneficio anche di questa città.Naturalmente mi auguro che prima o poi gli amministratori si rendano conto del lavoro che stiamo portando avanti a beneficio di tutto il territorio santenese e delle zone comprese tra Santena, Villastellone e Poirino».
Un progetto che ha anche riflessi occupazionali.
«Stiamo lavorando per costituire una cooperativa che assumerà alcuni giovani che presteranno la loro opera nelle aree naturalistiche che gestiamo.E’ un progetto ambizioso, grazie anche ai contributi della Regione Piemonte noi pensiamo di poter arrivare a occupare una decina di giovani».
Quanti sono i volontari che prestano la loro opera nell’Associazione natura cascina Bellezza?
«In primavera, quando si effettua il monitoraggio degli anfibi, possiamo contare su 30-40 persone. Un po’ meno quando si procede con gli inanellamenti dei volatili. Il nucleo storico fisso è costituito da una dozzina di persone».
Che lavoro avete portato avanti a cascina Lai sino a oggi.
«Nell’area sono stati avviati i monitoraggi faunistici che l’Associazione conduce anche nelle altre aree protette: il monitoraggio della migrazione degli anfibi e del pelobate fosco e i censimenti dell’avifauna. I dati ottenuti hanno confermato l’importanza del sito per la fauna e la necessità di proseguire nell’opera di salvaguardia. Fin dall’acquisizione dell’area, la presenza dei ruderi di Cascina Lai ha ispirato un progetto di ristrutturazione che potesse assicurare all’Associazione una nuova sede, alternativa a quella situata all’interno della Cascina Bellezza. E’ stato quindi redatto un progetto di ristrutturazione che prevedesse il recupero dei rustici esistenti e la realizzazione di un Centro studi per la biodiversità, dotato di magazzini, uffici, sala proiezione, aule per la didattica, laboratori e una foresteria a disposizione di volontari e ricercatori. Il progetto, dopo varie modifiche, è finalmente giunto in commissione edilizia a Santena lo scorso 20 dicembre ed è stato approvato. Noi contiamo di ultimare la struttura entro il 2011».
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